Capitolo 15
<Figlio, cosa, o per meglio dire, chi mi hai portato oggi?>
Chiede Re Uriel, in tono cordiale, a Sapphire
<Padre, l'ho trovato, l'oggetto di tante missioni e guerre. Ecco l'Evol!>
Risponde Sapphire guardandomi orgoglioso
<L'Evol?! Ne sei sicuro? Fammi dare un'occhiata>
Dice il Re venendo verso di me.
Si avvicina così tanto da avere il mio viso a pochi centimetri dal suo.
Mi esamina bene, molto bene, ogni particolare: prima gli occhi e poi passa alle orecchie.
È incredulo.
<Complimenti Sapphire, forse mi ero sbagliato su di te!>
Gli confessa il re
<Sì, è proprio lui!>
Dice soddisfatto
<Lei!>
Correggo io.
Non faccio in tempo a capire ciò che ho appena detto che Sappahire mi da uno spintone nella spalla, il punto in cui la freccia mi aveva colpito, e dove era rimasta conficcata.
<Ah!>
Urlo di dolore
<Sapphire sei stato tu, a colpirla con la freccia?>
Chiede il Re, diventando serio
<Sì, lei e l'umana stavano per uccidere uno dei nostri cavalieri>
Gli risponde lui, giustificandosi
<"Per uccidere"?!>
Ripete il Re
<Com'è possibile che un'umana e un Evol abbiano solo la possibilità di riuscire a prendere un'arma da uno dei nostri elfi guerrieri?>
Chiede stupito Uriel
<Beh, questo Evol l'ha disarmato con la spada che ha preso da lui, ma non sembra conoscere l'uso di questa; diciamo che è stata solo fortuna. Poi sono dovuto intervenire io sennò l'umana avreb...>
<Ah, quindi sa combattere?!>
Dice Uriel senza far finire Sapphire
<No padre, è solamente un Evol, sai bene come sono quelli di questa razza!>
Risponde lui
Scusa?!
<Bene!>
Esclama il Re Uriel.
Faccio un respiro di sollievo.
Sei salva.
<Una spada!>
Ordina il Re
Cosa?! No aspetta.
Forse non ci siamo capiti bene, io non combatto e non voglio neanche provarci.
Arriva subito un'elfo, vestito con una tunica bianca; ha gli occhi color ghiaccio, come quasi tutti qui, con in mano una spada.
Credo sia fatta tutta d'argento luccicante con decori azzurri e blu, è proprio bella.
Me la porge, ma io non la prendo
<Sua altezza, sono onorata di essere qui nel suo palazzo, ma credo che abbia sbagliato, io non so combattere.>
Dico io, più cordialmente possibile, o almeno ci provo.
<Hai disarmato uno degli elfi guerrieri, e mi vorresti dire che non sai combattere?!>
Mi risponde lui, in modo gentile
<Sì, ma io non sono una combattente, l'ho fatto solo per difendermi...>
Gli dico io
<Come avevo detto, sono tutti codardi>
Dice Sapphire voltandosi
Codardi?! Bene.
In un secondo afferro la spada, che tiene ancora l'elfo, e la punto alle spalle di Sapphire
<Codardi?>
Dico io in tono di sfida.
Non ci credo...
Sai come sono fatta, mi sfidi, bene, preparati a perdere.
Lui si gira incredulo e guarda suo padre; il Re sembra invece quasi soddisfatto della mia azione.
Sapphire estrae, facendo volteggiare, la sua spada, più grande della mia, ma fatta con lo stesso materiale.
Cosa stai facendo?! È andata...
Hai già perso in partenza.
Ci fissiamo intensamente senza dire una parola, fino a quando lui alza la spada e me la punta in faccia, ma io riesco a contrastarla con la mia.
Il contraccolpo mi provoca un forte dolore alla spalla; ricordo che la freccia è ancora lì, conficcata saldamente nella mia carne.
Le nostre spade si scontrano, provocando un rumore metallico fastidioso.
Ognuno di noi riesce a contrastare ogni colpo dell'altro.
Con un colpo secco riesco a far scivolare la spada dalla mano di Sapphire, non riesco ancora a crederci.
Così si fa, donna.
<Ti arrendi?!>
Domando io
<Mai!>
Risponde lui con un ghigno, afferrandomi la freccia dietro la spalla.
Non avrai mica intenzione di...
<Ahhh!>
Urlo.
Un colpo netto.
Un dolore acuto attraversa ogni parte del mio corpo.
Una scarica di energia che mi colpisce tutta in una volta.
Dallo shock faccio scivolate dalla mano, la spada, che cade sul pavimento.
Il tonfo è cupo, un rumore strano, quasi assordante.
La mie gambe cedono e mi ritrovo inginocchiata con gli occhi lucidi, davanti a quell'elfo, che ora odio più che mai.
La sua cattiveria, la sua maleducazione mi irritano, e mi scioccano.
Il sangue scende dal mio braccio, e dalla freccia appena strappata dalla ferita, ancora in mano a Sapphire.
<Ecco quello che ti meriti!>
Dice, mentre le lacrime scendono dalle mie guance senza controllo.
<Sapphire, cosa hai fatto?!>
Dice stupito Uriel
<La cosa giusta, e ora che soffra anche lei!>
Gli risponde Sapphire, guardandomi con disprezzo.
<Esci da questa stanza, ora!>
Ordina il Re
<Cosa?! Ma padre..>
Dice lui incredulo
<Quello che è successo a lui non è colpa sua!>
<Non è colpa sua...Non è colpa sua?!>
Urla avvicinandosi a me, sempre più furioso
<E di chi sarebbe la colpa? Lo hanno ucciso loro, sono stati loro. È stata lei!>
Esclama Sapphire con gli occhi lucidi
<Basta ora, vattene!>
Dice un'ultima volta Uriel
<...Sì padre>
Dice sconfitto Sapphire, guardandomi infuriato, allentandosi e uscendo dalla grande porta.
Sto iniziando ad avere paura di quell'elfo.
Non dirlo a me.
<Oh povera, tutto bene...>
Mi chiede il Re avvicinandosi a me
<Sì...Tutto bene>
Gli rispondo io singhiozzando, ancora confusa della sua strana gentilezza.
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✨NOTE DELL'AUTRICE✨
Hey guys, come state?
Spero vi piaccia questo capitolo.
Come vedete la storia si sta facendo sempre più intrigante; ci saranno personaggi nuovi e molte altre avventure.
Nuove verità verranno a galla, e la vita di Diamond sarà sempre più confusa.
Spero vi piacciano anche gli altri e ricordatevi, non tutto è come sembra.
Un bacione
_rebelfire_❤️
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