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Capitolo 5

POV Caitlin

Passò qualche giorno dalla cena e tutto sembrava tornato alla normalità. Jesse e il Dottor Wells sarebbero rimasti ancora qualche giorno con noi, fino a Natale.
Già, Natale. Come sempre avremmo festeggiato a casa di Barry e Iris, ma dopo quello che stava succedendo non ero proprio sicura di volerlo fare…
-Tutto bene Snow? L’orario di lavoro è finito, dovresti andare a casa-.
Mi riscossi dai miei pensieri e scossi la testa. -Dobbiamo trovare quel metaumano, prima che faccia altri danni-.
-Danni? Ha distrutto qualche albero al giardino pubblico, ci sono stati metaumani che hanno fatto molto peggio-.
-Lo so, ma sono comunque danni. La natura va rispettata!- dissi cercando di tirarmi fuori da quella situazione.
Lo sentii sospirare e si sedette accanto a me. Lo guardai e vidi che stava parlando seriamente.
-Ascolta, mi sembra strano farti questo discorso, dovrei farlo a Jesse dato che è mia figlia, ma… non nascondere quello che provi, d’accordo? Ti farai solo del male-.
Stavolta fui io a sospirare: potevo fidarmi di lui? Sì.
-Ecco… è un periodo difficile-.
-È coinvolto anche Allen per caso? La tensione tra di voi la sera della cena era molto evidente-.
-Sì, c’entra anche lui… anzi riguarda proprio lui-.
Fece una faccia sorpresa. -E di cosa si tratta? Ti ha fatto qualcosa?-.
Scossi la testa. -No è che… prometti di non dirlo a nessuno? Nemmeno a Jesse-.
-Promesso-.
-Ecco… Barry ha scoperto che Iris lo sta tradendo con un altro uomo e mi ha chiesto di fingere che ci sia qualcosa tra di noi per farla ingelosire. E prima che tu lo chieda, io e Julian ci siamo lasciati, per questo ho accettato-.
-Capisco… Beh, questo spiega tutto, compresa l’insistenza di Allen per accompagnarti a casa quella sera-.
Annuii. In quel momento mi sentii più leggera, l’aver parlato con qualcuno mi aveva aiutata a liberarmi da una parte di quell’ansia che mi aveva travolta in quei giorni.
-Grazie per avermi ascoltata- dissi sorridendo.
-Grazie per esseri aperta. Ora ti vedrò meno tesa almeno- disse sorridendo a sua volta -Ti va una tazza di caffè?-.
-Volentieri-.

POV Barry

Schivai a destra e a sinistra. Poi saltai, schivando nuovamente.
-È tutto qui quello che sai fare?- urlai nel magazzino apparentemente abbandonato.
Non l’avessi mai detto. Qualcosa mi colpì la caviglia destra: una freccia.
-Ok va bene, mi arrendo- dissi togliendo la freccia.
Un uomo avanzò verso di me. -Credo che dovrei rigirarti la frase: è tutto qui quello che il mitico Flash sa fare?- disse ridacchiando.
Risi. -E invece il famoso Green Arrow attacca alle spalle? Non è leale-.
-In combattimento nulla è leale- disse offrendomi una mano per alzarmi. -Guarito?-.
Annuii. -Grazie per aver accettato di allenarmi un po’-.
-Beh hai bisogno di qualcuno che te le dia di santa ragione no?- e rise, posando il suo arco una volta tornati al suo nascondiglio.
-È così che la vedi? Bell’amico che sei!- dissi ridendo.
-Qualcuno doveva pur dirlo- e scoppiammo in una risata fragorosa.
Il rumore di tacchi rimbombò per la stanza e una figura femminile fece la sua comparsa.
-Si può sapere cosa avete da ridere voi due?- disse Felicity.
-Nulla, cose da uomini-.
-Immagino… Comunque Caitlin sta venendo qui, mi darà una mano ad esaminare alcune cose. Volevo solo avvertirti nel caso ti venisse voglia di fare pazzie-.
-Ricevuto. Bene, io devo tornare al Municipio, ci si vede Barry-.
E uscì dalla stanza, non senza dare prima un bacio a Felicity.
-Allooora, che succede tra te e Caitlin?-.
Sussultai. -Che intendi?-.
-Ho visto che c’è tensione tra di voi, quindi deve per forza essere successo qualcosa-.
Ma aveva qualche potere soprannaturale o cosa? Come faceva a saperlo?
-Non so di cosa tu stia parlando…-.
-Oh sì invece, le ho viste a quella cena tutte le occhiate che vi lanciavate. So riconoscere quel genere di occhiate-.
-Che intendi dire?-.
-Vi scambiavate occhiate da gente innamorata. So riconoscere quegli sguardi, quando era appena tornata Sara ne lanciava un sacco ad Oliver-.
-E tu eri gelosa- dissi cercando di cambiare argomento.
-Sì… cioè… Non stiamo parlando di me ora! Quello che voglio dire è che se lei ti piace devi dirglielo prima di peggiorare le cose-.
-Lo terrò a mente-.
Un altro rumore di tacchi si fece più vicino e poco dopo comparve Caitlin.
-Eccomi! Barry, come mai qui?-.
-Oliver mi ha dato qualche lezione sul campo. Comunque ora devo tornare in centrale, ci vediamo!-.
E me ne andai. Perché da quando avevo parlato con Felicity di Caitlin mi sentivo diverso? Perché vedevo le cose in modo diverso?
Con questi pensieri feci la cosa che mi faceva rilassare di più: correre.

Note:
Ecco un nuovo capitolo!
Fatemi sapere che ne pensate con un commentino se vi va ☺
Bye

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