Garvin sorrise con un cenno ma l'altro non si mosse dalla soglia.
"Garvin, sul serio, che sta succedendo? Mi lasci per vivere un anno in un castello e adesso vengo chiamato perché la persona che ti ha commissionato questo assurdo lavoro è morta precipitando nella sua stessa proprietà"
Garvin sorrise, il suo Marco, il suo orso gentile. Anche se gli aveva spezzato il cuore era corso da lui. Ma cosa poteva dirgli?

"Credo sia folle che tu abbia buttato via la tua esistenza per un amico che non credo ti abbia mai davvero apprezzato..." Proseguì Marco dall'alto dei suoi due metri di altezza. "Ma adesso che questo delirio ha avuto un fine, potrai tornare alla tua vera vita..."
Garvin sorrise e si voltò verso Émer seduto sotto la coperta che i soccorritori gli avevano dato. Se ne stava stretto giocherellando con il bottone. Cercando invano di raggiungere la mente dell'amato.
"Non importa che il lavoro sia finito, non posso lasciare Émer in questo momento. Ha perso qualcosa di molto importante e, devo restargli vicino. Il resto non ha alcuna importanza, è accaduto per colpa mia, perché non ho voluto credere..."
Marco imprecò e puntò l'indice contro Émer "Eri un campione olimpico, avevi dei sogni e... Hai deciso di buttare tutto per? Un vigliacco che non potrà mai e poi mai amarti nello stesso modo in cui lo ami tu?"
Garvin rimase ad osservare Émer "Non ha importanza..."


Émer chiuse gli occhi, aveva ripetuto quello che era successo ai soccorritori, alla polizia e adesso se ne stava seduto stretto a quella coperta infeltrita cercando di dare un senso a quel vuoto che sentiva nel petto.
Gli aveva detto di amarlo e poi si era lasciato andare. Lo aveva fatto per proteggerlo, come anche Garvin ma nessuno dei due aveva tenuto conto di quello che davvero desiderava.
Era stato fatto per amore ma non riusciva a non sentirsi tradito. Gli aveva aperto il suo cuore e Cáel aveva scelto di sparire.
Garvin gli sedette accanto.
"Em... so che non vuoi sentirtelo dire ma... Lui non tornerà. Lo hai visto svanire, lo abbiamo visto svanire..."
"Non conoscerò mai tutta la sua storia, non saprò come ricordarlo..."
Sentiva il bottone nella sua mano.
Garvin gli prese la mano "Em guarda..."
Il filo rosso splendeva ancora legato al suo dito. "Em... Se il filo rosso non è sparito vuol dire che il vostro legame resiste, da qualche parte Cáel esiste ancora ed è connesso a te..."





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