Who is she?
Quale miglior modo di schiarirsi le idee, se non ascoltando delle canzoni?
Prende le sue amate cuffiette dalle tasche, le attacca al cellulare e le indossa.
Avvia la playlist in modo casuale.
"If I could, then I would,
I'll go wherever you will go
Way up high or down low, I'll go wherever you will go
And maybe, I'll find out
A way to make it back someday
To watch you, to guide you, through the darkest of your days
If a great wave shall fall and fall upon us all
Then I hope there's someone out there
Who can bring me back to you"
Queste parole, tratte dalla canzone "Wherever you will go", la fanno riflettere meglio, effettivamente.
"se un'onda gigante dovesse cadere, e cadere su tutti noi
allora spero che ci sarà qualcuno lì
che potrà riportarmi da te"
Lorenzo... Lorenzo farebbe ciò, si farebbe riportare da me, ovunque io sia, pur di "salvarmi".
Del resto, è il mio supereroe, no?
Io stessa lo reputo tale. Allora, perchè ho voluto allontanarlo?
Solo per via del fatto che lui volesse sapere di quella stupida frase... così vera?
Sono stata una stupida, ma ho sentito il bisogno di proteggere ciò che non sa e non deve sapere nessuno.
Ma Lore? Di lui mi fido, ma non sono pronta a confidarmi per filo e per segno per cose che, tra l'altro, sembrano così idiote.
Cosa starà facendo ora? Oh, beh, sono sone le 14. Sarà appena uscito da scuola. -pensa Charlotte nella sua mente.
Beh, vorrà dire che continuerò a passeggiare per un po', tanto non ho ancora fame. -continua nella sua testa.
Pensando ciò, si avvia verso la strada davanti a sè, percorrendo ogni millimetro di marciapiede, con le mani infilate nelle tasche, mentre le canzoni continuano a scorrere indisturbate nelle sue orecchie.
A farle compagnia in quel momento, è la canzone "Let Me Love You" di Justin Bieber. La ragazza si ferma, si siede sul marciapiede e chiude gli occhi, per cercare di godersela il più possibile.
"Say go through the darkest of days
Heaven's a heartbreak away
Never let you go, never let me down
Oh it's been a hell of a ride
Driving the edge of a knife
Never let you go, never let me down
Don't you give up, nah-nah-nah
I won't give up, nah-nah-nah
Let me love you"
Let me love you... -canticchia Lorenzo.
Sarebbe tutto più semplice se si lasciasse amare o, in questo caso, voler bene da me, no? -pensa il ragazzo nella sua mente.
Si trova steso sul letto della sua camera, ad osservare attentamente il soffitto, come se da un momento all'altro potesse spuntarci l'angelico viso di Charlotte sopra.
Sospira rumorosamente.
Faremo pace, prima o poi? Non sopporto la nostra distanza! -si dice il ragazzo tra sè e sè.
Come spinto da un'improvvisa stanchezza, chiude gli occhi lentamente e, senza accorgersene, si addormenta, con le cuffiette nelle orecchie che, intanto, continuano a " far sentire la loro voce".
Passano le ore.
Lorenzo riapre delicatamente gli occhi, ancora intontito dal sonno.
Sbadiglia.
Che ore sono? -si chiede, sbloccando il display del cellulare.
Sgrana gli occhi non appena vede i numeri riportati sopra: 17 e 30.
Oddio! Ma quanto ho dormito? -si domanda tra sè e sè.
Menomale che per domani abbiamo pochi compiti, ora sarà meglio che mi metta a registrare... -afferma.
Si toglie le cuffiette dalle orecchie e si alza lentamente dal letto.
Nota qualcosa sulla sua scrivania: un piccolo libretto e un pezzo di carta adagiato sopra.
"Lore, ho trovato quest' agenda nella tasca dei tuoi pantaloni.
Stavo per lavarli in quel momento, perciò ritieniti fortunato che me ne sia accorta in tempo. Comunque, io sono andata a fare la spesa. Baci
By Mamma"
Ah, giusto! Mi ero scordato del diario del padre di Charlotte.
Bizzara come cosa, dato che quando ho saputo che era rimasta orfana, su quelle scale della scuola, ero molto curioso di sapere dei suoi genitori, così da conoscere meglio anche lei. -dice Lorenzo a bassa voce.
Dopodichè, prende in mano il diario e lo apre sulla prima pagina.
"Nome: Peter
Cognome: Murphy
Nato a Roma
Il giorno di..."
La scritta qui è rovinata, come se qualcuno volesse occultare quest'informazione o eliminarla direttamente.
Credo che Charlotte sappia la data di nascita di suo padre, no?
Ah, giusto. Prima dobbiamo riappacificarci e poi, casomai, gliela chiederò. -pensa il ragazzo nella sua mente.
Gira delicatamente la pagina, come se avesse paura di strapparla con il solo sfioramento di dita.
Giorno 12 Mese 02 Anno 1998.
Caro diario,
oggi, come al solito, sono stato vittima di bullismo.
Mi hanno buttato lo zaino e la giacca fuori dalla finestra, per poi strattonarmi per un braccio e portarmi nel bagno, dove mi hanno lavato la testa con l'acqua del gabinetto.
Una doccia ci voleva proprio, se non fosse che l'avevo fatta il giorno prima...
Poi non parliamo delle solite prese in giro... sono sempre così monotoni questi bulli!
Nella mia classe, dove nessuno mi vede di buon occhio, però, c'è qualcuno, una ragazza, che prova una certa compassione per me.
Io le sono davvero grato, lei è l'unica a non potenziare le mie sofferenze.
Il suo nome è Jocelyn ed è una ragazza molto carina, sai?
Ha un pò di lentiggini che le adornano il viso, i capelli castani e gli occhi...
Oddio! Questi rappresentano la sua caratteristica fisica migliore.
Beh, come sai, io ho gli occhi castani.
Lei, invece, li ha di un azzurro intenso, nel quale ti ci puoi perdere e annegare.
Sono veramente magnetici, quegli occhi, te lo posso assicurare.
E' più bassa di me, infatti è alta un metro e 60 ed indossa degli occhiali da vista dalle lenti perfettamente rotonde, che aiutano a creare la "combo perfetta", insieme alle lentiggini leggere.
Beh, dai, ora basta parlare di lei, altrimenti potrei continuare per pagine intere e ti potresti stufare.
Però, ogni tanto te la nominerò sicuramente, in base alle circostanze che si porranno durante le mie giornate.
A presto, ciao."
Lorenzo lesse e rilesse la stessa pagina per almeno 10 minuti, ma a lui sembrava fossero passate ore intere.
Vittima di bullismo? -domanda, ancora incredulo.
E, soprattutto, chi è Jocelyn? La ragazza che le piaceva semplicemente oppure è stata lei stessa a diventare la madre di Charlotte?
Voglio saperne di più sul passato dei suoi genitori, questo diario mi sta ispirando curiosità già dalla prima pagina! -esclama il ragazzo, un po' divertito.
Però, mi servirà l'aiuto di Charlotte?... è giunta l'ora di provare a fare pace con lei, finalmente! -afferma Lorenzo.
Dopodichè, afferra il suo cellulare, che fino ad ora è rimasto sul suo letto e accede alla rubrica.
Scorre distrattamente i nomi dei suoi contatti per un po', quando trova quello che sta cercando:
Spazio scrittrice
Yeee, ho aggiornato. questo capitolo era pronto già da sabato, ma non ho avuto il tempo di pubblicarlo, sorratemi.
Beh, spero vi piaccia. Fatemelo sapere con un commento.
Ps: grazie per le 1, 2 k di letture.
Noi ci rivediamo in un prossimo capitolo, ciaoooooo. <3
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