In Presidency
Noooo! Ora abbiamo storia! Che pizza! -esclama Charlotte, provocando una risatina da parte di Lorenzo.
Dimmi la verità, non sopporti la professoressa? -chiede il ragazzo, mentre le sue labbra lasciano spazio ad un meraviglioso sorriso.
La ragazza non risponde subito. E' come incantata da quella visione.
All'improvviso, comincia a sentire qualcosa nel suo stomaco. Che siano le famose farfalle, che vengono quando ti piace qualcuno? -pensa Charlotte.
No, non può essere. Lo conosco da pochissimo! -continua nei suoi pensieri.
Però lo deve ammettere. Ha un sorriso fantastico, che ingannerebbe chiunque. Per poi non parlare dei suoi occhi castani, tendenti al nocciola, che rapirebbero tutti coloro che abbiano il coraggio di guardarli. Così sta succedendo a lei.
Ormai non riesce più a distogliere il suo sguardo da quegli occhi, che trasmettono un senso di sicurezza e di felicità.
A malavoglia, sposta lo sguardo da quella "visione angelica", per poter ammirare i suoi capelli scompigliati. Quanto avrebbe voglia di toccarli e di sentire la loro morbidezza tra le sue dita.
Deve ammetterlo. Si è proprio innamorata.
I suoi pensieri vengono interrotti da Lorenzo, il quale, vedendo la ragazza incantata, decide di scuotergli una mano davanti al suo viso.
Charlotte sbatte le palpebre e scuote la testa, per poi rispondere alla domanda del ragazzo.
No! Non la sopporto per niente! -afferma, mentre un sorriso spunta dalle sua candide labbra e arrossisce un po'.
Buongiorno, ragazzi! -esclama la vipera, conosciuta anche come prof. Palmer.
Buongiorno? Come fa ad essere buono questo giorno, se devo sopportarvi per un'ora? -dice Charlotte, ma, sfortunatamente, lo fa ad alta voce, perciò la prof. la sente.
Cosa ha detto signorina Murphy? -chiede, mentre sulla sua faccia fa capolino un'espressione arrabbiata.
Niente prof! Scherzavo! -risponde la ragazza, cercando di essere il più credibile possibile.
Sicuro! In presidenza, SUBITO! -dice la prof. con un tono di voce talmente tanto alto che farebbe invidia agli acuti di Ariana Grande(lol).
Ok!...-si arrende Charlotte, mentre si alza dal suo banco a testa bassa e si dirige verso la porta, per poi uscire.
Si guarda intorno. Questa volta si è cacciata in un bel pasticcio.
Davanti a lei vede un lunghissimo corridoio, che sembra senza fine, e la cattedra dove, di solito, si trova la bidella.
Trovandosi nel primo piano, le tocca scendere le scale.
Si dirige verso la scrivania della collaboratrice scolastica , per poi girare a destra, in direzione di esse.
Comincia a mettere piede sul primo gradino, mentre pensa e ripensa varie volte a quello che le potrà dire il preside.
Ad ogni gradino, l'ansia e la paura cominciano a farsi sentire, fino a divorarla interamente.
Fantastico! Ho appena finito di scendere la prima rampa di scale e sono già in questo stato! -esclama Charlotte a bassa voce.
Per cercare di calmarsi, si siede sul davanzale della finestra che c'è davanti a lei, accanto ai fiori di plastica, che servirebbero per abbellire la scuola, ma che, ora, sono vecchi e impolverati.
La bidella viene pagata per pulire, no? E allora perché non lo fa? -si domanda la ragazza sbuffando.
Passano circa 5 minuti e lei si ritrova ad osservare il paesaggio fuori dalla finestra.
E' una bella giornata. Il sole splende e non c'è nessuna nuvola in cielo.
Essendo quasi primavera, nota le rondini che volano nel cielo, passando davanti al Colosseo, il quale si trova davanti alla scuola di Charlotte, per dirigersi verso l'Arco di Costantino e poi, da come può vedere la ragazza da lontano, appoggiarvisi.
Ritorna alla realtà, ricordandosi di dover andare in presidenza.
Scende dal davanzale e prosegue con la seconda rampa di scale.
L'ansia e la paura si sono scordati di lei, o almeno per un po', perché, non appena arriva davanti alla grande porta con su scritto Ufficio del preside, ritornano a tormentarla.
Si prende di un briciolo di coraggio e bussa alla porta.
Avanti! -esclama il preside Roberts con un tono infastidito.
Ehm...buongiorno! -dice Charlotte con un tono titubante, mentre osserva attentamente la stanza.
Al centro c'è la scrivania, dove sono presenti un sacco di scartoffie, che, evidentemente, servono al superiore per risolvere una qualche questione. Sul muro dietro la cattedra, sono appesi due grandi quadri, che raffigurano delle persone, probabilmente sono la famiglia.
Accanto ai dipinti, è presente una libreria a muro, la quale contiene principalmente libri sul lavoro della presidenza. Ad esempio: "Come rovinare la vita degli studenti -Volume 1(lol)".
Vicino alla porta, come a dare il benvenuto nell'ufficio del preside, c'è una pianta esotica. Si, perché la scuola è proprio un luogo del genere. -pensa Charlotte tra sè e sè, ma la voce del preside Roberts la distrae.
Cosa ci fa qui? -chiede il dirigente.
Mentre la ragazza sta per rispondere, la porta dietro di lei si apre in modo brusco, rivelando la figura della prof. Palmer.
Allora, vi spiego io la situazione signor preside. Questa ragazza mi ha mancato di rispetto, perciò voglio che abbia la punizione che merita. -afferma l'insegnante su tutte le furie.
Signora Palmer, si calmi! Non esagerate. -dice il preside.
Io? Sono calmissima! E ora dia una punizione alla signorina Murphy o vi farò perdere il lavoro. -conclude la prof. con un tono minaccioso.
Spazio scrittrice
Grazie per le 59 letture! ❤
Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo! Se è così, lasciate un commento o un voto.
Bella ragazzi! ❤
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