Appuntamento con sorpresa
Ero pronta, non vedevo l'ora di passare una bella serata con il mio fidanzato.
Avevamo deciso di andare a cena fuori e avevo seriamente voglia di fare l'amore con lui.
Era qualche giorno che non lo facevamo dato che eravamo stanchissimi e ci addormentavamo appena toccavamo il letto.
Avevo optato per un vestito nero che mi stava molto ma molto bene e dei tacchi e avevo lasciato i capelli Ricci dato che mi piacevano.
Mi ero messa del rossetto rosso e del mascara.
"Ehi piccola, sei veramente una gnocca" ansimai mentre il mio fidanzato mi diede dei teneri baci sul collo stringendomi a se da dietro mentre mi stavo mettendo il mascara.
Lui ridacchiò baciandomi una spalla nuda.
"Hm hai la bocca aperta quando ti metti quel coso lì agli occhi" ridacchiai eccitata.
"Hm si, sennò non mi concentro" risposi alzando le spalle, lui cominciò a mordicchiarmi il collo annuendo mentre le sue mani mi strinsero i seni muovendo il bacino contro il mio sedere velocemente, gemetti fermandomi dal mettere il mascara.
"Voglio scoparti così veloce che non ne hai idea" mi disse con voce sexy, non vedevo l'ora che lo facesse ma dovevamo andare per forza.
"Più tardi lo puoi fare"
"Ed ora chi me lo tira giù il mio amico?" Risi strusciandomi a lui e mi strinse la vita.
"Sei proprio una vera monella, mi rendi eccitato e poi non me lo tiri nemmeno giù" lo baciai a stampo sorridendo e sculettano via.
Sentii Oliver ringhiare dal piacere e mi seguì.
Entrammo in auto, i suoi pantaloni neri erano rialzati e l'unica cosa che volevo fare era donargli piacere mentre lui lo donava a me.
Lui mi accarezzò una coscia facendomi rilassare ed eccitare al tempo stesso, sorrisi.
"Hai mai segato qualcuno in auto?" Chiese maliziosamente, mi mordicchiai il labbro inferiore annuendo, avevo fatto tante seghe in auto a Duke perché era sempre eccitato.
"E vorresti riprovare?" Chiese leccandosi le labbra e così mi avventai sulle sue labbra baciandolo con foga facendolo gemere forte.
Mi misi a cavalcioni su di lui, volevo fare sesso con lui perché mi mancava da impazzire.
Gli sbottonai velocemente la camicia e lui mi strinse il sedere baciandomi il collo, mi strusciai con forza ansimando, andavo così veloce che sentivo di star per scoppiare, sentivo il suo pene e lo volevo sempre di più.
Gli sbottonai i pantaloni e lui rise malizioso.
"Non credevo che tu fossi così maiala"
"Stai zitto e scopami" gli risposi gemendo al suo orecchio, lui ansimò tirandosi giù i pantaloni e i boxer con una mano, afferrò un preservativo dal cruscotto e scossi la testa.
"No, facciamolo senza" avevo troppa voglia e non potevo aspettare che se lo mettesse.
"Layla sono così eccitato che non riuscirei ad uscire prima di venire" mi disse baciandomi con foga alzandomi il vestitino velocemente.
"Quando stai per venire esci subito" lui rise.
"Quando si è così eccitati è troppo difficile amore" misi il broncio strusciandomi con foga.
Mi spostò gli slip mugolando e me lo infilò con forza dentro facendomi urlare di piacere.
"Ti amo così tanto" ammisi muovendo il bacino contro il suo velocemente facendolo gemere.
Le sue mani mi stringevano il sedere con forza e le mie mani accarezzavano il suo fisico.
Le nostre labbra si cercavano, si assaporavano.
I nostri denti si mordicchiavano con forza.
Sentivo la sua lingua dentro alla mia bocca.
Gemevamo e ci muovevano con violenza.
Era una posizione scomoda ma non mi fregava un bel niente, l'unica cosa positiva era che fossi insieme a lui e non volevo essere altrove.
Stavamo andando così veloce che sentivo i nostri respiri affannati, sentivo le sue dita stringermi il sedere, i fianchi.
Lo muoveva così veloce che lo sentivo tutto.
Venni urlando di piacere e così lui mi fece alzare e subito dopo venne ansimando.
Ero seduta sul volante, lui ansimò accarezzandomi l'intimità facendomi gemere.
"Ho dei fazzoletti e delle salviette nella borsa"
"Menomale, io non li ho" rispose ridendo, lo baciai a stampo velocemente e sorrisi afferrando la borsa che avevo messo dietro e lui mi tirò uno sculaccione fortissimo facendomi sobbalzare e urlare di piacere.
"Hai un culo spettacolare" mi disse, sorrisi e gli porsi i fazzoletti, ci pulimmo alla meglio e poi usammo le salviette.
Gli avevo bagnato tutte le gambe da quanto fossi venuta, mi scusai e lui scosse la testa mordendomi il labbro inferiore, sorrise.
"Non scusarti mai con me per questo" sorrisi.
"Mai?" Mormorai dolcemente, scosse la testa.
"Mai."
Entrammo dentro il ristorante mano nella mano e ci guardammo intorno per cercare una cameriera che ci portasse al nostro tavolo.
"Non vedo l'ora di mangiare" mi disse ridendo.
Ridacchiai annuendo, avevo una fame.
"A chi lo dici" ammisi, ci avvicinammo ad una cameriera, appena lei si girò restò pietrificata e anche Oliver dato che mi strinse la mano molto forte e così per il dolore che mi aveva procurato e mi accoccolai a lui, gli baciai una guancia.
Non sapevo perché quei due si erano pietrificati e volevo assolutamente scoprirlo.
Erano andati a letto insieme?
Si conoscevano?
Quella donna era veramente stupenda, aveva degli occhi neri da mozzare il fiato in gola.
"Salve, noi avremmo prenotato un tavolo" le dissi, lei sembrò accorgersi di me e appena mi guardò fece un sorriso forzato annuendo.
"Si, vi porto subito al tavolo" e si incamminò.
Oliver però non si mosse, era bloccato e con le labbra schiuse, mi misi davanti a lui, gli accarezzai una guancia e lui finalmente mi guardò negli occhi abbassando il viso.
"Che succede amore?" Domandai con calma, anche se la gelosia si era impossessata di me.
"Niente" mi disse stringendo i denti e si incamminò da solo, sospirai e mi morsi il labbro inferiore per non cominciare ad urlare dato che ci ero rimasta veramente malissimo.
Mi incamminai dietro di lui e appena ci mettemmo seduti, Oliver guardò il menù.
"Cosa posso portarvi da bere?"
"Per me una Coca-Cola" ordinai e lei annuì, guardò Oliver ma lui non la degnò nemmeno di uno sguardo, ordinò una birra, un antipasto di pesce, un primo a base di pesce e infine ordinò un secondo a base di carne ed uno a base di pesce.
Aveva ordinato tantissima roba ed era un segno che fosse nervoso e irritato da qualcosa.
Sospirai e ordinai un primo a base di pesce, mi era passata sul serio la fame.
La signora annuì e se ne andò via velocemente.
Oliver prese il suo cellulare e non mi guardò.
Mi stavo veramente innervosendo e così presi anche io il mio telefono e andai su Instagram.
"Quella era la mia matrigna" sobbalzai facendo quasi volare il mio cellulare, mi sorprese che mi avesse rivolto la parola, lui sospirò.
"Matrigna?" Domandai deglutendo, annuì e non mi disse più niente dato che arrivò il suo antipasto e le nostre bibite, la ringraziai e lei mi sorrise andandosene via.
Versai la lattina di Coca-Cola nel bicchiere.
"Si, lei è stata la mia matrigna. È stata con mio padre per qualche anno" mormorò alzando le spalle, anche se ero arrabbiata con lui lo capivo il perché non volesse parlarmi della sua famiglia e così mi avvicinai a lui e gli accarezzai una guancia posando le labbra sulle sue, non mi parlava molto della sua famiglia perché forse aveva paura che potessi scappare, ma non sarei mai scappata perché lo amavo da impazzire ed era l'unico uomo che volevo.
"Si lasciarono perché lei lo voleva solo per i soldi e lui lo scoprì e ci rimase così male che.." non continuò perché la cameriera ci portò il primo, la ringraziai facendola andare via.
Continuai ad accarezzare la guancia ad Oliver.
"Scusa Layla ma non voglio parlarne" mi disse.
Annuii, ci ero rimasta male ma non potevo prendermela con lui perché non volesse parlarmi dei suoi genitori.
Cominciai a mangiare il primo ed era squisito.
La cena la passammo in silenzio, non aveva voglia di parlare ed io non volevo obbligarlo.
Appena finimmo di cenare lui si alzò e si mise la giacca di pelle, non mi aspettò neppure e andò a pagare, così sospirai e lo seguì.
Pagammo la cena, lui per se ed io per me.
Volevo pagare tutto io ma non volevo che discutessimo per qualcosa di simile dato che era veramente nervoso.
Appena uscimmo lui mi prese per mano e mi diede un veloce bacio a stampo.
"Andiamo a casa, okay?" Chiese stanco, annuii.
"Certo tesoro, andiamo pure a casa"
Io e Oliver cominciammo di nuovo a camminare ma restai in silenzio per quasi tutto il tempo dato che non volevo discutere con lui.
Non sapevo cosa dire e non sapevo nemmeno come aiutare il mio fidanzato in quel momento difficile è imbarazzante per lui.
La situazione era veramente brutta, l'unica cosa che potevo fare era stargli accanto e quando voleva parlarmene io ci sarei stata.
Il viaggio fino a casa fu stressante per tutti e due ma cercai davvero di migliorare la situazione ma era molto difficile dato che non voleva parlarmi e non voleva nemmeno tenermi la mano, ma cercai di tirarlo su con della musica ma non ci stavo riuscendo.
"Non ho voglia di ascoltare della musica, spegni immediatamente" E così sospirai facendolo e rimasi zitta per tutto il tempo.
Lui sospirò prendendomi la mano e me la strinse dolcemente.
Appena entrammo a casa me ne andai in camera mia per potermi cambiare, avevo gli occhi lucidi perché mi stavo preoccupando per il mio fidanzato che non voleva parlarmi.
Forse lo avevo deluso perché non sapevo nemmeno come comportarmi in una situazione simile, mi tolsi il vestito e mi struccai.
Andai a farmi una doccia veloce e mi cambiai con una maglia gigante dei Queen e degli slip.
Tornai in camera mia e trovai Oliver che stava guardando una nostra foto che avevo sul comò.
Gli sorrisi avvicinandomi e lo abbracciai da dietro, lo sentii subito rilassarsi.
"Mi piace questa foto" mi disse prendendomi le mani e me le baciò delicatamente, annuii.
Si girò verso di me e mi guardò negli occhi.
Abbassai velocemente il viso dato che avevo gli occhi lucidissimi.
"Ehi.. cosa c'è?" Chiese Oliver sollevandomi il mento e così lo guardai dritto negli occhi.
"Mi dispiace per il casino che ti ho procurato" risposi mordicchiandomi il labbro inferiore.
"L'unico casino è quello che ho dentro appena mi baci, Layla" rispose baciandomi a stampo.
"Oliver.." mormorai con gli occhi lucidi.
"Layla, ti amo e mi dispiace per essere stato uno stronzo a cena e anche dopo"
"Non sei stato uno Stronzo..." lui mi diede un bacio sulla fronte stringendomi forte in un abbraccio meraviglioso che mi riscaldò il cuore.
"Non piangere mai, io sono qui con te"
"Lo so Oliver ma ho avuto paura che tu te ne andassi perché non sono riuscita a sollevarti"
"Quando sono nervoso mi arrabbio molto ma tu sei l'unica che mi fa calmare, non dubitarne"
Sorrisi avvicinandomi alle sue labbra di nuovo, lui sorrise e mi diede un bacino a stampo.
"Ancora" borbottai di nuovo, lui sorrise baciandomi a stampo di nuovo.
"Ti amo tantissimo Oliver, sono seria"
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