Amami se ne hai il coraggio
Sentivo le mani calde del mio ragazzo sulla mia pelle, mi stava accarezzando con dolcezza avendo paura di svegliarmi ma dato che stavo così bene tra quelle braccia non volevo aprire gli occhi perché era l'unico posto sicuro.
"Buongiorno bella addormentata nel bosco" aveva capito che fossi sveglia, così sorrisi e gli diedi un bacio sul collo, lui mi accarezzò i capelli baciandomi la fronte.
"Hm zitto Oliver, ho ancora sonno"
"Non vai in università?" Chiese divertito, sgranai gli occhi alzandomi di scatto e facendolo gli tirai una testata così forte che mugolò di dolore e così mi scusai scoppiando a ridere mentre lui si tamponò il naso con la mano, mi avvicinai scusandomi rimanendo seria dato che gli stava sanguinando il naso ed era solo colpa mia.
"Stai tranquilla, vestiti che è tardi Layla"
"Mi dispiace tantissimo Oliver" mi scusai cercando di fare qualcosa per lui, ma lui scosse la testa e mi fece un sorriso.
"Stai tranquilla, va tutto bene" lo guardai a disagio, non sapevo se fosse serio o meno.
"Sei sicuro di stare bene Oliver?" Chiesi mordicchiandomi il labbro inferiore con gli occhi lucidi, lui annuì baciandomi la fronte.
"Si amore, mi hai solo tirato una testata, mi fa un po' male il naso ma tutto apposto eh!"
"Mi dispiace tantissimo!! Non volevo! È che ho un esame importante e appena me ne sono ricordata ..." stavo gesticolando e lui rise.
"Baby sto scherzando! Non sono arrabbiato"
"Sicuro?" Lui annuì baciandomi a stampo accarezzandomi una guancia con le nocche.
"Vai a sciacquare il viso" gli dissi premurosa.
"Si, tu stai tranquilla" mi disse roteando gli occhi divertito e se ne andò in bagno.
Ero proprio una vera frana, speravo davvero di non avergli fatto tanto male perché mi dispiaceva moltissimo per lui.
Afferrai un pantalone di tuta nero della Nike è una felpa dello stesso colore e marca, poi mi infilai le pantofole e corsi in cucina per preparare la colazione, dato che se la meritava.
Mi stava anche scoppiando la testa perché non avevo studiato un bel niente per quell'esame e avevo molta paura di non passarlo.
Guardai l'ora, avevo tempo per mangiare, avrei preso la moto di Oliver, me la sarei fatta prestare e speravo davvero che acconsentisse.
Non avevo tempo per prendere la macchina, ero in un ritardo gigantesco e avrei fatto molto prima con la moto e poi dovevo ammettere che la sua moto era meravigliosa.
Era una Kawasaki Ninja H2R nera, l'aveva comprata da poco dopo aver fatto un incidente stradale in cui aveva rotto l'altra moto che aveva.
Portai i pancake a tavola e il succo di arancia.
"Ehi bellezza, che outfit meraviglioso" mi disse il mio fidanzato facendomi sorridere, lo guardai avvicinandomi a lui e poi controllai il suo naso, lui mi sorrise dolcemente attirandomi a se stringendomi in un meraviglioso abbraccio che mi riscaldò il cuore.
"Sto bene Layla, non è la prima volta che mi faccio male al naso. Non preoccuparti" indossava un paio di jeans chiari e una maglia a maniche corte bianca, i suoi capelli neri erano cresciuti un po' e quindi avevano una vita tutta loro, lo guardai negli occhi.
"È solo colpa mia, mi dispiace moltissimo" mi diede un bacio sulla fronte e scosse la testa.
"Non farti mille seghe mentali adesso eh, se vuoi fare qualche sega il mio cazzo non dice no
"Stupido" risposi alzando gli occhi al cielo ridendo e così ci mettemmo seduti.
"Grazie mille per aver preparato la colazione"
"Te lo dovevo" mormorai piano, lui mi diede un bacio sulla tempia, mi accoccolai a lui e sorrisi.
"Amore?" Lo chiamai dopo aver bevuto un sorso di succo, lui mi guardò con le labbra sporche di nutella e così ridacchiai baciandolo.
"Sbrodolone" lui sorrise baciandomi con foga.
Mi misi velocemente sopra di lui, a cavalcioni.
"Mi presti la tua moto per andare?"
"Ti accompagno io a scuola, stai tranquilla"
Mi disse stringendomi fortissimo i fianchi baciandomi con foga il collo, gemetti.
"Sei sicuro?"
"La smetti di chiedermelo ogni volta? Sei la mia fidanzata e ti voglio accompagnare perché ti amo" rispose mordendomi il collo, così sorrisi stringendomi fortissimo a lui.
Appena finimmo di mangiare, gli dissi che andavo a lavarmi i denti e lui sorrise baciandomi a stampo e mi prese a sacco di patate facendomi scoppiare a ridere.
"Oliver! Ho appena mangiato!" Lui rise correndo in bagno, mi fece mettere seduta sul lavandino e mi passò lo spazzolino.
Lo ringraziai baciandolo a stampo e sorrise.
Cominciammo a lavarci i denti, faceva le facce buffe facendomi tossire perché ridevo.
"Mi fai morì così! Smettila amore!" Mi diede un bacio a stampo stringendomi fortissimo, gemetti baciandolo con foga.
Eravamo prontissimi ed eravamo mano nella mano, mi diede un bacio sulla fronte.
"Vuoi andare in moto?" Annuii saltellando, lui rise annuendo e prese le chiavi e poi mi prese per mano di nuovo.
Appena scendemmo da casa andammo verso la sua moto meravigliosa, era così bella ed era così stupendo, mi faceva innamorare di più.
"Mi fai guidare?" Sapevo che avrebbe detto di no, ma volevo davvero guidare quella moto.
Scosse la testa mordendomi il labbro inferiore.
"Dai, ti prego" mormorai con gli occhioni, lui roteò gli occhi baciandomi a stampo e mi passò le chiavi della sua moto, gli saltati addosso baciandolo con passione facendolo gemere.
Dopo essermi messa il casco salii sulla moto, era davvero una bomba ed era più pesante della mia e infatti non riuscivo a tenerla in piedi, Oliver salì dietro di me e me la tenne lui.
Lo ringraziai e mi accarezzò i seni.
"Ora stai buona amore eh, tanto ti tengo pure io da dietro" annuii mordendomi il labbro inferiore e andammo.
Guidare quella moto fu uno dei sogni più belli del mondo, era fantastico, sentivo di poter toccare il cielo con un dito.
Era veramente spettacolare, era difficile portare i nostri chilogrammi ma lui mi stava aiutando dato che era molto più forte di me ed era abituato a portare la sua moto.
Fermai la moto e lui la tenne ridendo dato che stavamo per cadere.
"Siamo ancora vivi, è un passo avanti" mi disse divertito, ridacchiai e mi disse di scendere che avrebbe tenuto lui la moto per non farla cadere e appena scesi mi tolsi il casco mentre lui mi guardò negli occhi profondamente.
"Toglimi il casco e baciami; ti prego" non me lo feci ripetere due volte che tolsi velocemente il casco per poi posare le labbra sulle sue.
Oliver era andato via da qualche minuto perché lo aveva chiamato Martin che aveva bisogno di un passaggio e dato che era uno dei suoi migliori amici era andato via dopo avermi abbracciata e detto che mi sarebbe venuto a prendere dopo le lezioni.
Tracy non c'era, quindi rimasi sola ad ascoltare la musica sorridendo mentre pensavo al mio bellissimo fidanzato con gli occhi chiusi.
"Layla." Sobbalzai sentendo la voce di Duke e appena aprii gli occhi deglutii per quanto fosse messo male, aveva gli occhi spenti e aveva davvero un viso cadaverico.
"Duke! Che diavolo ti succede?"
"Sto così male senza di te, mettiti con me" avevo il cuore in mille pezzi per lui, non lo amavo e volevo solo che se ne rendesse conto.
"Ti prego torniamo insieme" scossi la testa.
"Non voglio tornare con te." Lui mi guardò male, i suoi occhi erano velati di odio nei miei confronti ed era io pieni di rabbia e dolore.
Se ne andò via e non lo fermai, ci stavo male perché avrei voluto che capisse quanto ci tenessi a lui ma non lo amavo.
Stavo aspettando Oliver da quasi dieci minuti e non vedevo l'ora di vederlo, volevo stare con lui e basta e passare una bella giornata.
Appena si fermò davanti a me, mi porse il casco non spegnendo nemmeno la moto, urlò per sovrastare il rumore:
"Mettiti il casco! Ti porto a fare un giro" annuii mettendomi il casco e salii sulla moto stringendomi fortissimo a lui.
"Tutto bene baby?!"
"Parti per favore! Non voglio pensare a nulla!"
Lui non se lo fece ripetere e partì, andava veloce ma non avevo paura, stavo davvero da Dio in quel momento, non avevo nemmeno paura di cadere o altro, perché mi fidavo.
Era l'unico con la quale sarei salita pure su un aereo pilotato da lui dato che era l'unica persona della quale mi fidassi così ciecamente.
Appena parcheggiò lo sentii prendermi una mano delicatamente mentre con l'altra teneva ferma la moto, mi accarezzò le nocche.
"Tutto apposto? Scendiamo un po'? Facciamo una bella passeggiata in riva al mare" sorrisi annuendo e gli strinsi la mano.
"Va bene tesoro, allora scendi pure" annuii di nuovo e lui mi lasciò la mano.
Scesi togliendomi il casco, lui appena mise a modo la moto scese togliendosi il casco.
Era perfetto.
Mi diede un bacio sulle labbra stringendomi.
"Stai bene?" Annuii baciandolo di nuovo a stampo, lui mi accarezzò la schiena.
Passeggiammo mano nella mano sul lungomare senza parlare per quasi un'ora, non c'era molto freddo e l'aria era veramente perfetta, era come se fossi davvero in paradiso mentre il sole accarezzava i nostri volti facendoci credere di essere Dei.
"Ti va di sederci su una panchina?" Domandò dolcemente baciandomi la tempia, annuii.
Appena ci mettemmo seduti, mi strinsi a lui.
Cominciò a darmi dei bacini sui capelli.
Non sapevo se dirgli della discussione che avevo avuto con Duke, non volevo farlo stare male e non volevo che pensasse che mi piaceva.
"Mi dici perché sei così triste Passerotto?"
"Non sono triste, sono solo un pochino stanca"
Risposi alzando le spalle e lo baciai a stampo.
Lui dopo essersi staccato dalle mie labbra guardò davanti a se, mi accarezzò una guancia.
"Lo noto che sei triste invece e vorrei sapere il perché, lo sai che siamo fidanzati e per prima cosa siamo amici, puoi confidarti con me"
"Te lo dico ma prometti di non arrabbiarti"
Gli dissi ma lui non disse niente, sospirai e cominciai a parlare di ciò che fosse successo, di quanto mi avesse fatto male vederlo triste così e di quanto mi avessero fatto male le sue parole anche se erano dette in un momento brutto.
"Tu lo ami?" Mormorò stringendo i denti, gli girai il volto e scossi la testa, sapevo di tenerci ma non lo amavo.
"L'unica persona che amo sei tu, Oliver" Stavo piangendo, lui mi strinse le guance con amore.
E così ci baciammo con una passione incredibile in mezzo alle mie lacrime e come ogni volta che fossi con lui, fu un momento in cui mi sono sentii veramente protetta e desiderata, sicura e complice.
In quel momento mi sentii veramente una cosa sola con lui.
Avevamo deciso di cenare in un piccolissimo ristorante che era risultato uno dei migliori.
Eravamo sdraiati sulla sabbia mano nella mano a guardare le stelle e non stavamo parlando.
"Mi dispiace che tu sia triste per Duke"
"Stai tranquillo Oliver, tengo a lui e non posso negarlo ma lo vorrei solo come amico" lui annuì baciandomi la fronte.
"Comprendo ciò che intendi" mi disse baciandomi una guancia, sorrisi imbarazzata.
Oliver mi guardò intensamente e posò una mano sul mio mento mentre il mio respiro si faceva corto e il battito cardiaco irregolare.
L'unica cosa che feci fu fissare le sue labbra desiderando solo che si unissero presto alle mie in un solo secondo.
Oliver era una calamita perfetta per me e quando le nostre labbra si unirono il mondo si fermò lasciandoci da soli.
"Come ti sta il naso?"'chiesi ansimante, lui mi strinse forte a se e sorrise.
"Stai zitta e non pensare al mio naso, baciami e basta" mi rispose ridacchiando.
Angolo Autrice
Cari gentili lettori (scusate ma ho appena finito di guardare Bridgerton ahahah) come state? Che mi raccontate di bello?
La storia vi sta piacendo?!
Cosa ne pensate dei nostri due beniamini?😜
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