Iris

Due giorni dopo siamo nei pressi di Sutro Baths, un luogo di San Francisco molto caratteristico.

Logan mi ha portata qui in un ristorante che cucina solo pesce, ed è tutto buonissimo.

Mi ha regalato un abito mozzafiato e mi sento bellissima con indosso questo splendido vestito.

Abbiamo mangiato con calma, godendoci ogni singolo momento della cena, ogni singola pietanza.

Il mio Mr. Dark ha mangiato tutto, perfino il dolce. Ha spazzolato il piatto della millefoglie con delizia, senza lasciarne nemmeno una briciola.

Sono fiera di lui, l'ho guardato attentamente mentre mangiava con gusto, e non credo ci sia visione più bella al mondo.

Dopo tutto quello che ha passato, voglio solo che stia bene. Che sia sereno, spensierato, felice.

«Vado a pagare il conto. Aspettami qui» dice Logan e io annuisco.

Mi guardo intorno estasiata, siamo in un posto incantevole e io mi sento una principessa per il modo in cui mi tratta e devo anche ammettere che lo splendido abito lungo con tanto di strascico, fa la sua parte.

Mi guardo in grembo, rimirando le paillettes del vestito che brillano, luccicano come fossero dei diamanti veri.

Sorrido perché mi sento felice, appagata.

Logan ritorna e quando è di fronte a me, mi allunga una mano per aiutarmi ad alzarmi.

«Andiamo, piccola. La serata non è finita qui» fa Logan, ammiccando e io lo guardo incantata.

«Dove stiamo andando?» chiedo e lui sorride.

«Sutro Baths. Il panorama non eguaglierà mai la tua bellezza ma...»

«Non essere smielato» lo prendo in giro e lui scoppia a ridere.

«Colpa tua. Mi hai fatto innamorare e mi hai reso ridicolo» dice, tenendomi ancora per mano e avanzando fino all'uscita.

«Sei un bel ridicolo, però» lo canzono e lui mi lancia un'occhiataccia.

«Non prendermi in giro, miss Rhoden, o niente sorpresa!» mi rimprovera e io lo guardo stranita.

«Credevo che fosse questa la sorpresa, insomma... la cena e l'abito costosissimo che mi hai regalato» esalo, sorpresa, ma lui scuote la testa.

«No. Ma basta domande, adesso!»

«Amore, vuoi farmi morire di curiosità!» mi lamento e lui sorride malizioso.

«Beh, tu mi fai morire di desiderio ogni volta che ti guardo quindi... direi che siamo pari!»

Scoppio a ridere e Logan mi trascina in macchina, aprendomi la portiera in maniera galante e allacciandomi la cintura.

«Grazie, Mr. Dark» sibilo, sottolineando le ultime parole, in maniera provocante, perché so che gli piace quando lo chiamo così e che impazzisce se lo dico in modo subdolamente allusivo.

«Non c'è di che, piccola Rhoden» risponde veloce come un lampo e richiude la portiera per entrare in macchina a sua volta.

Quando mette in moto, guida per pochi minuti perché il ristorante era molto vicino a Sutro Baths.

Mi aiuta a scendere dall'auto, visto che i miei vertiginosi tacchi si impigliano nel terreno.

Quando raggiungiamo la parte più panoramica del posto, noto che ci sono dei violinisti che sono pronti a suonare, a pochi passi da noi.

«Logan...»

«Siedi qui» dice porgendomi uno sgabello che sembra spuntato lì dal nulla.

«Che stai facendo?» chiedo, ma lui mi ignora, ordinando ai violinisti di iniziare a suonare.

Note inconfondibili risuonano e io non credo ai miei occhi.

È Let it be dei Beatles e i violinisti la suonano perfettamente, rendendo questo momento magico e perfetto.

«Log...»

«Stai in silenzio per cinque secondi» dice ridacchiando e io mi mordo il labbro, trattenendo a stento le risa e scusandomi con l'alzata di una mano.

«Questa canzone l'ascoltavo spesso da bambino, insieme a mia madre. Mi piaceva farlo, accoccolarmi a lei e lasciare che le note ci cullassero.

Per anni ho creduto che lei sarebbe stata l'unica donna della mia vita, e poi... e poi sei arrivata tu e hai stravolto ogni mia regola, ogni mia previsione sul futuro.

Questa canzone sussurra di "lasciar perdere", di lasciarsi scivolare addosso le cose, di... perdonare.

Ho perdonato molte persone nella mia vita: mia madre, mio padre. Ma c'era un'ultima persona che non riuscivo a perdonare, Iris: me stesso!

Non riuscivo a perdonarmi per aver permesso che mi facessero del male, non ci sono riuscito per trentadue anni.

E poi arrivi tu e la mia vita cambia.

Io mi sono perdonato, piccola Rhoden. L'ho fatto grazie a te.

Ho capito che merito di essere felice, lo merito molto più di quanto abbia mai immaginato.

E voglio esserlo con te.

Tu mi hai curato, piccola Rhoden, hai curato ogni mia singola ferita, mi hai reso un uomo nuovo. Mi hai curato con la tua dolcezza, coi tuoi sorrisi, col tuo corpo, col tuo amore.

Mi hai curato con ogni minima parte di te.

E io, voglio che tu diventi a tutti gli effetti una parte di me. Quella metà che credevo non potesse esistere al mondo, per uno come me.

Tu sei la mia, piccola, e io la tua. Siamo legati da qualcosa di così profondo che non so spiegare, da qualcosa che chiamare amore mi sembra... riduttivo!»

Una lacrima cola sul mio volto, per l'emozione, e non credo di essere stata così pienamente felice come in questo momento.

«Perciò, in questo splendido luogo, così poetico, così vasto, immenso e infinito come il nostro amore, voglio chiedertelo. Voglio chiedertelo per bene, stavolta» dice e si inginocchia per terra.

Porto le mani al viso, quando prende dalla tasca della giacca un cofanetto che apre sotto ai miei occhi e che mostra un anello bellissimo che luccica molto più del mio vestito.

«Dio, Logan» esalo, spostando gli occhi dall'anello a lui.

«Vuoi sposarmi? Vuoi farmi l'onore di diventare mia moglie? Vuoi concedermi la tua mano e promettermi che presto diventerai la mia piccola missis Dark?» chiede e io scoppio a piangere, buttandomi addosso a lui e ripetendo una sfilza di sì, fino allo sfinimento.

Logan ride di felicità e mi abbraccia forte, per poi prendermi la mano e infilarmi l'anello.

«È meraviglioso, Logan» dico, mentre lo fa.

«Ti piace?»

«Da morire» dico e lo bacio, prendendo il suo viso tra le mie mani.

Quando le rimetto in grembo e guardo quell'anello non mi sembra ancora vero.

Non importa il valore monetario, ma quello che rappresenta.

Questo anello è una promessa, la promessa di una vita insieme.

E allora capisco che sono pronta. Sì, sono prontissima per diventare la signora Dark.

***

Logan

Arriviamo a casa mia, Iris non ha spento quel sorriso nemmeno per un istante.

Sono davvero contento di averla resa felice. Non desidero altro dalla vita.

Quando saliamo e apro la porta del mio attico, non mi dà quasi il tempo di accendere la luce che mi salta addosso, baciandomi dappertutto.

«Piccola Rhoden, siamo euforiche o sbaglio?» chiedo ridendo.

«Sei stato così dolce e romantico che... adesso ho bisogno di avere il mio Logan passionale e violento» dice ammiccando e si morde il labbro in una maniera così sexy che mi fa letteralmente girare la testa.

«Ai suoi ordini, piccola Rhoden» sibilo e la bacio con violenza.

Se mi vuoi violento ti darò pane per i tuoi denti, tesoro!

«Ahhh.»

Iris geme e io la costringo a voltarsi per toglierle il vestito.

È così bella e le sta così bene che quasi mi sento un mostro a sfilarle di dosso quella meraviglia.

Ma siccome la mia piccola Rhoden, nuda, è una visione, fanculo il vestito, voglio godermela appieno!

Quando è completamente svestita, la prendo in braccio e la porto nella mia stanza.

La butto sul letto con forza e lei sorride. Mi fa eccitare perché so che le piace quando divento così passionale!

Mi sfilo velocemente i vestiti e, per poco, non straccio la mia camicia, nella foga di rimanere nudo come lei.

Quando lo sono completamente, mi fiondo sul suo sesso e glielo torturo con la mia lingua abile.

Iris geme e si contorce, finché non viene gridando il mio nome.

Mi disseto dei suoi umori, e siccome ho deciso che stasera la mia futura moglie avrà più di un orgasmo, le spalanco di più le gambe, entrando in lei con prepotenza.

«Dio...» ansima lei, per l'attrito.

Ringhio anch'io e spingo forte dentro di lei, veloce, avanti e indietro, ad un ritmo persistente e forsennato.

Iris urla, scalpita, si passa le mani tra i capelli per quanto è sconvolta dal modo in cui la sto facendo godere.

Ho avuto tante donne nella mia vita, me ne sono portato a letto tante, ma non ho mai amato guardare nessuna godere come faccio con lei.

Vivo per darle piacere e per vederla venire. Non c'è cosa più bella, non ci sarà mai.

Quando esco da lei, Iris sembra frustata, ma la faccio distendere su un lato, per mettermi a coppa dietro di lei e scoparla ancora.

La penetro di nuovo, con la stessa foga di prima e lei urla, urla, urla.

«Mi stai facendo impa... ahhhh... mi stai facendo impazzire, Logan! Ahhhh» urla ancora e io sorrido perché il mio obiettivo era proprio questo: farla impazzire.

Quando la giro a quattro zampe, dopo un tempo infinito a entrare dentro e fuori di lei in quella posizione e dopo averle regalato un secondo orgasmo, Iris sembra stremata.

La cosa non mi ferma, anzi, mi eccita solo di più.

La possiedo da dietro, beandomi della visione della sua schiena sensuale e del suo sedere perfetto.

Le tiro i capelli per portare la sua testa dietro, più vicina a me, e baciarla.

Le nostre lingue si incontrano e all'ultima stoccata, veniamo insieme, urlando rispettivamente i nostri nomi.

Quando ci siamo entrambi svuotati, Iris si accascia e io faccio lo stesso.

Ci accoccoliamo l'uno di fronte all'altra, prendendoci le mani e guardandoci.

Le poso un tenero bacio sulla fronte e poi mi porto la mano sinistra alla bocca, baciando il dito dove tiene l'anello.

Iris sorride dolcemente e poi esala piano:

«Ti amo, Mr. Dark.»

«Ti amo anch'io, piccola Rhoden.»

E la accarezzo ancora, mentre lei chiude gli occhi al mio tocco. E quasi non mi sembra vero che questa meraviglia qui, questo angelo disteso al mio fianco, questa splendida creatura... presto diventerà mia moglie!

C'è poco da fare, in un modo o nell'altro la musica accompagna ogni mio capitolo.
Allora, perché non lasciarvi questa splendida versione di "Let it be"?
Ascoltatela se vi va!
P.s. Questo ragazzo è spettacolare 😍😍

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