Un parco
«Ti sei fatta male?»
Selena riaprì gli occhi lentamente, la nuca le faceva malissimo. Era in palestra, quella in cui si era iscritta perché Davide ci andava.
Sapeva tutto di lui: in che bar andasse, quale palestra frequentasse e come passasse i pomeriggi al parco, a passeggiare in mezzo agli alberi e alle aiuole colorate.
Per questo aveva scelto quella palestra, anche se, da quando ci andava, doveva ammettere che quei fastidiosi rotolini stavano lasciando il posto ai fianchi veri e propri.
Ma un minuto prima si era incantata a guardarlo sollevare pesi sulla panca, a due passi da lei, e aveva messo in fallo un piede sul tapis roulant, così era caduta rovinosamente sulla schiena, battendo la testa.
Attraverso le ciglia riconobbe la sua espressione preoccupata, insieme al suo odore, un mix di muschio e sudore, e alla sua voce, una carezza per le orecchie.
«Mhm...» mugugnò, incapacitata a spiccicare parola: era la prima volta che le parlava direttamente e il cuore le batteva a mille.
«Riesci ad alzarti?»
«Sì...» ci provò e lui le tese la mano per aiutarla.
Le sorrise: «Che botta!»
«Già...» Che figura, anche! Selena si accorse che si stava esprimendo a monosillabi. Forse il destino le stava dando una chance e lei avrebbe dovuto coglierla. Ma come?
«Io sono Davide» le porse la mano.
Si rimangiò il commento sul fatto che lo sapesse già: «Piacere. Selena».
«Sicura di stare bene? Possiamo andare a fare due passi e vediamo come va il tuo equilibrio» le propose inaspettatamente.
Solo in quel momento Selena si accorse che non le aveva ancora lasciato la mano. Ci si aggrappò con tutta la speranza che aveva nel cuore. «Volentieri».
Un'ora dopo, Selena e Davide si erano docciati, cambiati e stavano passeggiando nel parco; lui si era offerto di portarle il borsone, mentre lei continuava a martoriarsi le mani per il nervosismo.
«Davvero, è incredibile!» continuò Davide: «Abbiamo gli stessi gusti musicali, ci piacciono gli stessi libri, abbiamo le stesse passioni e frequentiamo gli stessi posti!» Si sedette sotto un albero e lei lo imitò: «Dove sei stata fino a ora?»
Selena decise di buttarsi e scoprire se il destino le avesse finalmente passato buone carte: «Ti va di ascoltare una canzone?»
Lui rimase leggermente stupito dalla sua richiesta, ma accettò. Selena prese il telefono dal borsone e condivisero gli auricolari.
Sono come tu mi vuoi e t'amo come non ho amato mai.
Io sono la sola che possa capire tutto quello che c'è da capire in te.
Forse se baciassi me, forse capiresti meglio che io sono la sola che tu possa amare.
Non lo vedi che sono a due passi da te?
Non sai quanto bene ti ho dato e non sai quanto amore ho sprecato, aspettando in silenzio che tu ti accorgessi di me, per capire quello che già sai, che sono come tu mi vuoi.
La voce di Mina dichiarò a Davide l'amore di Selena.
Lui la baciò e finalmente la vide, a due passi da sé.
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Il prompt era questo:
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