~6~
Un prato immenso si estende davanti a me, mentre la vastità di un cielo azzurro mi sconvolge completamente. Uno stormo di uccelli volteggia libero, il profumo di lavanda mi invade le narici.
In tutta la mia vita non mi è mai capitato di vedere simile purezza.
Mi guardo indietro e rimango pietrificata nel vedere uno scenario completamente diverso e terrificante.
Il cielo è buio e il prato è secco e stepposo, in lontananza vedo una strana figura incappucciata
avvicinarsi sempre di più, mi allontano iniziando a correre ma inciampo su qualcosa.
Una mela.
"Eve"sento sussurrare nel vento, rimango per qualche secondo ascoltare un silenzio innaturale.
Dopodiché un urlo agghiacciante mi trapana i timpani.
Mi sveglio di soprassalto in prenda agli spasmi respirando a fatica, il rumore del macchinario accanto al mio letto non smette di squillare forte come un allarme.
Poco dopo un paio d'infermieri entrano preoccupati nella mia stanza controllando la mia situazione.
"Signorina riesce a respirare?"mi chiede un infermiera.
"Si.."rispondo ingoiando un bicchiere d'acqua al mio fianco.
"Aveva il battito cardiaco accelerato ora per fortuna sembra che si sta riprendendo."dice l'altro infermiere.
"Come ti senti?"mi chiedono.
"Sto bene..davvero.."rispondo contro voglia.
Vorrei tanto che la smettessero di riempirmi di domande e mi lasciassero riposare, sono già abbastanza sconvolta per l'incubo appena fatto.
La porta si spalanca di colpa lasciando entrare mio padre con un aria sconvolta e preoccupata.
"Tesoro mio! Che è successo?!"
"Nulla papà..solo un brutto sogno.."rispondo.
"Sei sicura che sia solo questo?"mi chiede.
Annuisco silenziosamente.
"Ti va di parlarne?"mi chiede accarezzandomi i capelli.
"No vorrei tornare a riposare.."
Lui mi guarda dopodiché accenna un sorriso lasciandomi finalmente sola con me stessa.
Chiudo gli occhi ma dopo qualche secondo li riapro. Mi sembra quasi di rivedere quella figura incappucciata e di sentire quel urlo.
Mi alzo dal letto e mi avvicino alla finestra alzando le tapparelle per lasciare che il sole entri con prepotenza.
Apro la finestra e respiro a pieni polmoni l'aria fresca.
"Stai cercando di calarti giù dalla finestra?"dice una voce scherzosa dietro di me.
Mi volto di scatto spaventata lanciando un urletto.
"Scusa! Non volevo spaventarti!"mi dice ridendo Austin.
"Avresti potuto bussare!"rispondo arrabbiata.
Lui mi guarda serio."è una giornata no?"
"Da cosa si capisce?"chiedo.
Lui mi guarda e mi squadra."si capisce quando una donna è nervosa."
Mi siedo sul letto e mi avvolgo la coperta in torno al petto.
"Perché sei qui?"so di essere scortese ma mi ha spaventata entrando così all'improvviso.
"Ero passato per sapere se ti andava più tardi di mangiare qualcosa insieme nella mia pausa pranzo."mi confessa.
Ci penso un po' su e alla fine accetto in fondo ho bisogno di distrarmi.
"Allora a più tardi!"dice salutandomi."Ah Rosy fuori c'è un ragazzo che vorrebbe vederti, che faccio? Lo faccio entrare?"mi chiede.
Un ragazzo? Chi potrebbe essere?!
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