"Emily!"la rimprovera mio padre appena entra in stanza seguito da Austin.
Lei si alza di scatto dal letto e si ritira in un angolo della stanza.
"Posso parlarti un secondo?"chiede verso la mia amica.
"Certo. Rosy torno subito."mi informa mentre esce fuori con mio padre.
Che sta succedendo? Perché all'improvviso mi sento esclusa?
"Allora Rosy. Tu e la tua amica avete deciso un piano di fuga?"mi chiede Austin con il suo solito sorriso divertente.
Scoppio a ridere ."ehm..diciamo che per qualche ora potrò definirmi libera!"rispondo felice.
Sarà bello uscire all'aria aperta e prendere un po' di sole, sono stanca di queste pareti bianche e di questo maledetto letto.
"Fai bene te lo meriti sai?!"mi dice in tono gentile.
"Quanti anni hai?"chiedo all'improvviso cogliendoli di sorpresa.
"Quanti anni mi daresti?"mi chiede curioso della mia risposta.
"Uhm...20?"chiedo mordendomi le unghie.
Lui scoppia a ridere con una risata fragorosa.
"Che c'è ho azzeccato?"chiedo seria.
Lui mi guarda ancora ridendo."Dai fai sul serio? Ne ho 25."mi confessa.
"Caspita..sei vecchio!"dico credendo di averlo detto a voce bassa.
"Vecchio io?"mi domanda fingendosi arrabbiato.
"Scherzo scusa!!"
"non la passerai così liscia eh!"mi dice incrociando le braccia al petto.
"Come posso farmi perdonare?"chiedo.
"Poi ci penserò e ti farò sapere!"
La porta si apre cogliendoci di sorpresa.
"Bene tesoro andiamo ho voglia di provare il gelato che fanno qui al bar su!"dice entusiasta Emy.
Austin viene verso di me avvicinandosi con la sedia a rotelle e aiutandomi a salirci sopra, accogliendomi in un caldo abbraccio.
La mia migliore amica nel vedere questa scena inizia a sorridere come una pazza e a lanciarmi certe occhiate.
Cavolo chissà ora che penserà!
"Bene mi raccomando non mangiare troppo gelato!"mi dice sussurrando.
Rabbrividisco al tocco della sua voce vicino al mio orecchio.
"Bene ora la prendo io!"dice Emy prendendo il controllo della sedia a rotelle.
"Ci vediamo dopo papà!"lo saluto con la mano mentre usciamo.
"Stai attenta!"mi risponde.
Accenno un sì con la testa.
Una volta fuori la mia stanza la mia migliore amica inizia a tempestarmi di domande come era previsto.
"Chi è? Quanti anni ha? Ti piace ? Cavolo hai visto quanto è sexy?!"mi chiede a raffica."Dai che palle che sei non tenermi sulle spine!"dice con il broncio mentre siamo in ascensore.
Le persone presenti ci guardano come se fossimo delle aliene chissà mai perché.
"No. Non mi piace..siamo solo amici."dico seria ed è la verità.
"Dai ma si vede come ti guarda!"
"Mi guarda come si guarda ogni paziente!"dico urlando leggermente.
"Ceeeerto! Oddio ci pensi a letto quanto cazzo è figo con quel suo camice bianco!! Mmhh.."dice con la bava alla bocca.
Inutile dire che ormai tutti ci guardano disgustati, finalmente però possiamo uscire e scappare dalle occhiatacce indiscrete.
"Mio Dio ma sei pazza?! Hai visto come ci guardavano tutti?!"rispondo sconvolta.
"Sti..cosiddetti..sinceramente!"
La guardo preoccupata."invece di pensare a Mich!"dico senza pensarci su due volte.
Lei si ferma di scatto come se un fulmine l'avesse presa in pieno."Aspetta..tu ricordi Mich?!"mi chiede.
"Sì certo!"
"Quindi il tuo vuoto di memoria..interessa solo quei due ragazzi..uhm interessante.."dice borbottando tra sé.
Loro chi?!
Nel frattempo siamo giunte a destinazione ovvero al bar del l'ospedale.
"Che cosa ti prendi?"mi domanda.
"Uhm..magari una coppetta con cioccolato bianco e frutti di bosco!"
"Okay ottima scelta! Allora anche io prenderò lo stesso tuo!"risponde deliziata.
Dopo aver pagato, decidiamo di uscire all'aperto nel giardino della struttura per goderci in santa pace il nostro adorato gelato.
"Uhm..non puoi capire Mich quanto era in pena per te!"
La guardo sorridendo."Davvero? Che carino."
"Mi sembra ovvio! Sai un giorno di questi lo porto qui così può finalmente salutarti!"
"Si magari mi sembra un ottima idea!"rispondo felice.
Mi fa piacere sapere che si è preoccupato per me, ho sempre avuto la certezza che fosse un bravo ragazzo ma ora più che mai mi stupisco.
"Rosy.."mi chiama la mia amica.
"Si?"
"Mi sei mancata davvero.."mi dice con un velo di tristezza.
"Anche tu.."