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~37~

Cammino a piedi nudi sul morbido e verde prato di una strana foresta completamente ricoperta di alberi in fiore.
"Sono dei meli?"mi domando ad alta voce.
Mi avvicino ad uno di essi attratta dal buon profumo e stacco uno dei mille fiori per osservarlo meglio e passarmelo tra le dita.
È bellissimo.
Mi ricorda tanto uno di quegli alberi che avevamo una volta nel giardino dietro casa dove la mamma se ne prendeva cura amorevolmente.
"Sei qui."dice un sospiro nel vento.
Mi volto spaventata facendo cadere il fiore.
"Mamma.."dico interdetta.
"Rosy amore mio."dice allungando le braccia verso di me.
Un po' incerta mi avvicino a lei.
Sto sognando forse? Eppure sembra così reale..
"Non aver paura tesoro."mi incita lei.
Presa dal coraggio mi avvicino ancora di più fino a sfiorarla e poi abbracciarla completamente.
Stupida da quel contatto scoppio in mille lacrime.
"Mamma..!"urlo in mezzo al pianto."com'è possibile tutto ciò..non dovresti essere morta?! Io riesco a sentirti! Riesco ad abbracciarti!"
La vedo sorridere raggiante."piccola mia i sogni sono qualcosa di bellissimo e a volte sono davvero magici perché ci permettono di raggiungere cose,luoghi o persone che da svegli non ci è permesso."
"Quindi sto sognando?...sei davvero morta allora..."dico a me stessa anche se ormai è passato parecchio tempo dal suo incidente.
"Si purtroppo sono morta. Ma questo non vuol dire che io non ci sia, sono sempre stata al tuo fianco. Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni istante."
A sentire queste parole mi commuovo ancora di più."mamma non sai quanto mi sei mancata e quanto mi manchi ancora adesso! Pensavo che non avrei avuto modo di parlarti più.."
"D'ora in poi se tu me lo permetterai sarò presente in ogni tuo sogno. Solo se tu mi lascerai entrare."
Annuisco tirando su con il naso."cos'è questo posto?"
"Diciamo che è un luogo di attesa."
"Ma quindi tu non sei in paradiso? Insomma...come così viene affermato solitamente nella religione."
"No. Purtroppo non ne faccio parte."risponde distratta.
"Perché? Potrei chiedere a Mich di farti entrare."rispondo senza pensarci su due volte, in fondo lui è un angelo no?
"Come fai a conoscere Mich?"domanda preoccupata lei.
"è un mio grande amico..e da poco ho saputo che è un angelo attraverso Alex e.."mentre parlo mi interrompe.
"Aspetta Rosy..non sto capendo molto..tu come fai a sapere la vera natura di Mich e chi è Alex?"domanda lei.
"Alex è il mio ragazzo.."rispondo arrossendo."ma perché non lo sapevi? Non puoi vedermi...?insomma le persone morte non vedono ciò che fanno le persone vive?"chiedo un po' basita.
"No solo se fai parte del paradiso hai questo privilegio. Io ti sento, ti sono accanto ma non posso vedere e non posso intromettermi nella tua vita per questo che ci incontriamo in questo luogo di mezzo."
"Mamma ma questo è..è così strano! Fuori dal normale insomma!"balbetto stupita.
"Nulla è normale Rosy. Nemmeno il fatto che tu conosca Mich e soprattutto che ci fa sulla terra?"
"Io non ne ho idea..ma come fai a conoscerlo?"chiedo.
"È una lunga storia..."dice ma qualcosa di maggiore intensità attira la mia attenzione.
Una voce, una voce che pronuncia il mio nome più volte come a chiamarmi e poi una carezza sulla guancia appena percepibile.
"Mamma che sta succedendo?"domando sentendomi trascinare da qualcosa di molto forte,talmente forte da farmi volare verso una luce.

Apro gli occhi di scatto mentre Alex non smette di accarezzarmi e chiamare il mio nome.
"Finalmente ti sei svegliata era ora! È molto tardi sai e se non intendi arrivare tardi in aula ti conviene alzarti e lavarti o altrimenti lo faccio io!"dice maliziosamente.
Richiudo gli occhi stanca rotolandomi su un lato emettendo dei mugoli.
"Ancora un po'..."proteso nascondendo la testa sotto il cuscino.
Lui senza pensarci su due volte mi solleva e mi trascina pesantemente verso il bagno, facendomi sedere a terra nella doccia.
"Lo hai voluto tu!"dice ridendo dopodiché chiude la cabina e apre il rubinetto dell'acqua regolando la temperatura.
Ancora immersa nel sonno non mi accorgo dove sono fino a quando un getto d'acqua calda non mi bagna tutta facendomi solbazzare spaventata.
"Cazzo Alex!"urlo infuriata.
"Ti avevo detto che era tardi e che se non ti fossi svegliata ti avrei lavata io quindi ora zitta e subisci!"
"Cosa?! No! Fammi uscire!"urlo ancora riparandomi dal getto che è bello che puntato verso di me.
Lo sento ridere divertito."Stronzo!"continuo io.
Tra uno schizzo e l'altro riesco a liberarmi dal suo mirino asciugandomi il viso con le mani dopodiché passo a guardare i miei vestiti completamente fradici.
"Mmh...sei molto arrapante così sai?"mi dice serio guardando fisso la forma della mia maglia completamente aderente sui seni.
Arrossisco imbarazzata coprendomi la parte superiore con le braccia, o almeno ci provo, ma Alessandro è più veloce di me tanto da afferrare i miei polsi e poggiarli incrociati sulle piastrelle sopra la mia testa.
"Cazzo Rosy...non puoi nemmeno immaginare l'effetto che mi fai.."sussurra vicino il lobo del mio orecchio mentre preme la sua parte più sensibile sul mio stomaco.
Cavolo quanto è duro!
Mi mordo il labbro involontariamente eccitata e arrabbiata allo stesso momento.
"Alex...non fare così...non so per quanto ancora posso resisterti.."lo supplico.
Sento la sua pressione su di me sempre più forte.
"Non resistermi Rosy."
A quelle sue parole tanto provocanti lo bacio sensualmente, giocherellando con la sua lingua, facendo dei cerchi prima lenti poi più veloci.
Questo bacio è la prova schiacciante che muoio dalla voglia di averlo ora più che mai.
Come leggendomi nel pensiero mi prende in braccio e mi riporta in camera ancora gocciolante mi posa sul letto fregandosene di bagnare le lenzuola.
Inizia a togliermi i vestiti di dosso e decido anche io di fare lo stesso mentre non smettiamo di baciarci e morderci le labbra e il collo.
Una volta completamente nudi mi sembra quasi di impazzire di fronte al suo organo così grande e duro.
"Ti va di assaggiarlo?"domanda Alessandro senza un minimo di imbarazzo.
Colta dall'eccitazione del momento mi chino dinanzi a lui e affondo la mia bocca sul suo genitale, succhiando e leccando con la stessa voracità e passione che avevo riservato sulle sue labbra.
Stupito della mia bravura ansima tenendosi vicino alla sbarra del mio letto con gli occhi chiusi, diventando sempre più duro nella mia bocca fino a toccare la gola, eccitato al massimo mi allontana da lui facendomi girare, per poi penetrarmi con una forza pazzesca spingendosi dentro di me sempre più dentro.
Urlo per il piacere e la goduria sentendomi un po' come quelle attrici porno ma strafregandomene perché in tutta la mia vita non ho mai provato piacere così bello.
"Piccola...ti amo!"mi dice tra una spinta e l'altra.
"Anche io ti amo Alex. Sempre amato!"rispondo ansimando mentre entrambi ci avviciniamo insieme al culmine.
Esce improvvisamente schizzando il contenuto del suo genitale sulla mia pancia.
"Scusa..!"dice molto imbarazzato.
Scoppio a ridere per la sua reazione e per farlo sentire meglio tocco con le dita quella sostanza appiccicosa e la gusto.
"Mmh niente male!"
"piccola!"esclama sollevato come un bambino.
Rido ancora e poi lo abbraccio.

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