Si dice che quando ami veramente una cosa o una persona sarai in grado di percepire la sua presenza anche ad occhi chiusi, semplicemente sentendo il suo profumo o il rumore dei suoi passi.
È difficile da capire o da spiegare ma quando ami con il cuore ogni cosa diventa più facile e più bella.
Mi trovo ancora in uno stato alquanto disastroso e l'unica cosa che mi distrae un po' dal mio stato vegetale e la voce di mio padre che mi racconta dolcemente un piccolo momento della sua giovinezza con mia madre.
"Ti ho detto mai di come ci siamo conosciuti io e tua madre?"mi chiede sospirando sapendo di non ricevere alcuna risposta.
"Era un giorno come questo sai? Pioveva e faceva freddo. Stavo andando all'università quando vedo correre come una forsennata la creatura più bella dell'universo..con i suoi lunghi capelli ondulati nonostante fosse bagnata dalla testa ai piedi."dice ridendo."mi andò a sbattere come una palla da bowling e cademmo entrambi a terra ritrovandoci faccia faccia a pochi centimetri dalle nostre labbra."dice in tono più calmo.
"Posso?"dice una voce.
Non so chi sia ma mi sento completamente all'erta, mentre il mio corpo è attraversato da tantissime scariche elettriche.
È come se avessi messo le dite all'interno di una presa elettrica.
Sento mio padre alzarsi e andare verso la porta per uscire.
"Certo."dice con voce triste.
Dopodiché richiudere la porta alle sue spalle.
Ora sono sola con questa strana persona e ammetto che non mi sento nemmeno un po' intimorita.
"Rosy.."sento sussurrare al mio orecchio dandomi una scossa al cuore.
Poco dopo sento delle labbra soffici e carnose posarsi sulle mie lasciandomi un bacio dolce.
Ma che diavolo sta facendo? Chiedo dentro di me, anche se devo ammettere che non mi dispiace nemmeno un po' anzi!
Sembra quasi ridarmi vita mi sento rigenerare, riaffiorare ed entrare di nuovo nel mio corpo.
Mi sembra quasi di essere invasa da un senso di tepore che mi stringe violentemente riportandomi alla realtà.
Apro con estrema fatica gli occhi accecandomi dalla luce appesa al soffitto, li richiudo per poi riaprili di nuovo e guardai intorno.
Mi accorgo solo ora di essere sola, fino a poco fa credevo che ci fosse qualcun altro in questa stanza con me ma invece ci sono solo io.
Com'è possibile? Forse mi sono immaginata tutto?
Provo ad alzarmi dal letto ma crollo su me stessa perché sento che il mio corpo non riesce a reggermi, è troppo debole.
Sento la porta della mia stanza riaprirsi.
"Rosy!"urla mio padre nel vedermi sveglia correndomi incontro."non ci credo ti sei svegliata!"dice con le lacrime a gli occhi."come ti senti? Pensavo non ti saresti svegliata più!"mi confessa continuando a piangere.
Provo a dire qualche parola ma l'unica cosa che mi viene fuori è una serie di mugoli.
È possibile che non sono in grado più di parlare? Mi sento oppressa e sconfortata talmente tanto da scoppiare a piangere.
Mio padre mi abbraccia cullandomi."no no..sh..non piangere..vedrai che supereremo anche questa..non ti preoccupare bambina mia. Ora chiamo un dottore vedrai che stai meglio."dice alzandosi e affacciandosi fuori la porta."c'è un dottore qui?! Vi prego mia figlia si è svegliata dal coma!"urla con agitazione.
In un attimo la mia stanza di riempie di dottori di ogni genere che mi circondano e mi visitano chiedendomi cose assurde del tipo di stringere la mano o di cacciare fuori la lingua.
Per quanto stupide possano sembrare riesco a farle a mala pena.
Mi sento come bloccata nel mio stesso corpo.
Mentre mi toccano e cercano di capire la mia funzionalità ripenso al bacio immaginario di prima che or ora mi sembra quasi un sogno.
Già deve essere proprio così, anche se quel bacio mi ha ridato la vita.