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Tirsdag 16:30-Fregad 18:30 seconda parte

Fregad 08:00
19 gennaio

Even e Isak stavano andando a scuola ma erano troppo presi a baciarsi sull'autobus per accorgersi che aveva passato la loro fermata.
Arrivò di un messaggio lì riporto alla realtà.

Mark:
Grazie per ieri, ragazzi. Siete molto dolci e divertenti. Alla prossima uscita o festa però pagò io. 😉

La serata era stata molto bella, si erano divertiti tantissimo e Mark era una compagnia molto divertente e si fecero tante di quelle risate.
Isak e Even scesero dal pullman per prenderne un altro, erano nella stessa strada del ristorante italiano e videro da lontano qualcuno che conoscevano.
- Eskild!!! Cosa ci fa qui? - esclamò Isak sorpreso. - di solito lavora a quest'ora -
- non ne ho idea. Sembra che aspetti qualcuno fuori dal ristorante di ieri - disse Even osservandolo bene.
I due si misero dietro un albero a spiarlo.
- non si muove da lì - disse Isak perplesso. - si guarda intorno solo -
- ha qualcosa in mano - disse Even osservandolo più attentamente. - guarda -
- si ma non capisco che cosa sia - disse Isak cercando di capire meglio.
Eskild la prese con due mani e Isak e Even capirono.
- la tavolette di quel ragazzo rosso - dissero nello stesso istante sottovoce
Eskild aveva sempre con sé la tavoletta al latte e sotto c'era un nome 'Rory' e aveva fatto ritorno al ristorante con la speranza di vederlo ancora per restituirlo ma era lì da mezz'ora e ancora nulla. Decise di andarsene. Sarebbe tornato in un altro momento.
Isak e Even decisero di seguirlo e si ritrovarono fuori dal suo posto di lavoro così andarono a scuola.

15:00

Even e Isak erano nella saletta di attesa della dottoressa per un semplice controllo e c'era anche Eskild seduto accanto con loro.
- tu che ci fai qui? - chiese Isak confuso.
- cosa ci faccio io qui e me lo chiedi pure. Mio ingenuo Isak, ormai dovresti saperlo. Sono il vostro guru quindi é giusto che vi accompagni - disse Eskild molto convinto.
- Eskild, tu non sei... -
Isak non riuscì a finire la frase ricorrente perché dalla porta uscì il ragazzo ieri sera.
- voglio la mia tavoletta, zia - disse il ragazzo alla donna.
- Rory, te ne ho comprata una prima - disse la donna cercando di calmarlo.
- non é la stessa. Ho scritto il mio nome su quella. Voglio la mia - gridò Rory.
Eskild portò una mano dentro la tracolla e la uscì per avvicinarsi a lui per ridargliela.
- tieni, l'ho trovata ieri sera dopo che ci siamo scontrati -disse Eskild porgendogliela dal lato del nome. - sono tornato due volte oggi al ristorante nella speranza di ridartela -
Rory la prese e lo bacio Eskild. Una reazione non si aspettava ma neanche Isak. Di solito si diceva grazie mentre Rory aveva dato un bacio ad Eskild.

16:00

La visita era andata bene e adesso
Isak e Even erano a casa del primo, stavano cercando di fare i compiti ma era più interessanti a guardare Eskild che non rispondeva ai messaggi di uno sconosciuto. Strano. Lui era sempre pronto ad incontrare gente.
- Eskild! - lo chiamò Isak avvicinandosi a lui.
Non risponse.
- Mio guru - tentò Isak sicuro di attirare la sua attenzione.
Incredibile ma non funzionò neanche ciò.
- sta male. Non ci sono altre soluzioni - disse Isak a quella reazione, avvicinandosi a lui.
- invece penso che centri Rory e quel bacio - replicò Even sottovoce, portando Isak nella stanza.
Even aveva fatto centro e lui capiva la reazione di Rory, era veramente innocente e faceva quello che si sentiva di fare proprio come lui. Anche il dettaglio che Rory voleva proprio quella tavoletta e secondo lui non era solo per la malattia ma anche perché lo collegava all'incontro con Eskild. Voleva di sicuro rivederlo.
- secondo te, Rory ha avuto un colpo di fulmine con Eskild proprio come te con me? - chiese Isak alle conclusioni del suo ragazzo.
- secondo me si e non ci vorrà molto che Rory non attiri l'attenzione del nostro amico o almeno penso - disse Even sicuro.

18:30

Il campanello suonò e un attimo dopo,
Isak mise in pausa il gioco e si alzò dal letto. Dopo i compiti lui e Even si erano messi a fare una partita ai videogiochi e stava vincendo lui.
- mi raccomando, non imbrogliare - disse Isak scherzando raggiungendo la porta.
- per chi mi hai preso. Sono offeso - disse Even mettendo il broncio.
- oh fai lo l'offeso - disse Isak tornando un attimo indietro. - un bacino e passa tutto -
Even si evitò il bacio e continuò a fare il finto offeso.
- lo so cosa vuoi - disse Isak conoscendolo bene.
Isak scese verso il suo collo.
- continua - disse Even con un sorriso.
Isak prese a fargli il solletico, Even cercò di fermare quelle mani birichine e finì in una lotta di cuscini che terminò in bellissimo bacio.
Dopo quel momento, Isak apri la poeta di camera sua per vedere chi era il visitatore e c'era Eskild all'ingresso con Rory. Even aveva ragione.
- che ti avevo detto - disse Even con uno sguardo di trionfo, riportando Isak dentro la stanza.
- ma io volevo guardare - disse Isak con il broncio.
- non si spia o origlia alle conversazioni private - disse Even spingendo sul letto con uno sguardo.
- i bravi bambini non lo fanno -
- ma io non sono un bravo bambino - disse Isak leccandosi le labbra.
- allora dovrò punirti, bambino cattivo - disse Even girandolo mentre gli sfilava i jeans.
- si puniscimi - disse Isak con un espressione calda.

Qualche minuto dopo...

- quando hai detto che volevi punirmi, pensava a qualcos'altro - disse Isak nella vasca insieme a lui.
- la punizione sta nel fare il bagno insieme ma non mi devi toccare, Isak - disse Even con gli occhi chiusi e la mani sui bordi della vasca, totalmente rilassato.
- non puoi dire sul serio, Even - disse Isak incredulo a quella frase.
- per questo si chiama punizione - disse Even aprendo gli occhi un attimo e sorridendogli. - ora goditi il bagno, la schiuma e me -
- é sleale, Even. Mi fai quegli sguardi apposta. Vuoi che ti salto addosso - disse Isak rimproverando.
- io provocare ma Isak, cosa vai a pensare. Forse sei tu a volermi saltare addosso. Ti capisco, se potessi lo farei anch'io a me stesso - disse Even con quella voce sensuale.
Se continuava così, non avrebbe resistito.
Isak cercava di mantenere nella sua posizione ma era difficile. Poi Even si era messo a toccarsi davanti a lui, a gemere a bassa voce e a dire il suo nome.
Come far impazzire il proprio   fidanzato in abili mosse di Even Bech
Næsheim. Avrebbe potuto scrivere un libro, secondo Isak.
Isak aveva tentato ma lo fermò così con la propria prese a toccarlo con molto ritmo.
- oh si Isak - disse Even chiudendo gli occhi e lasciandolo fare.
- mettiti sul bordo - disse Isak fermandosi.
Even si alzò e sedete su bordo della vasca con le gambe aperte, la bocca anche e gli occhi chiusi. Era un vero spettacolo. Isak iniziò a leccarlo e poi glielo prese in bocca. Even portò una mano alla sua testa per accompagnare il ritmo. Even cercava di non gemere troppo ma la bocca di Isak era sempre così fantastica. Cercava di tenere la bocca chiusa, si morse anche il labbro ma gli era impossibile trattenersi. Avrebbero dovuto scusarsi con Eskild, Rory e chi c'era in casa ma in quel momento Even era troppo occupato a godere.

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