Tirsdag 16:30-Fregad 18:30 prima parte
Even passò i giorni successivi a chiedere scusa, a fare piccoli regali ai suoi amici e a preparare pranzi o merende o cene per loro. Nonostante gli altri gli avevano detto che non c'era bisogno, lui ne sentiva il bisogno e secondo il suo psicologo era meglio lasciarlo fare. Infatti Even aveva iniziato le sedute dal psicologo e Isak lo accompagnava come promesso. Nei primi giorni naturalmente Even guardò camminava per strada, aveva paura di veder spuntare Felix e il psicologo lo trovava normale e chiese ad Even di trovare qualcosa che lo rilassava. Tra pranzi e cene che preparava, Even si ritrovò che gli piaceva tanto cucinare oltre al disegno, lo rilassava molto e lo psicologo vedeva che questo lo aiutava molto così Even decise di iscriversi ad un corso di cucina.
Quel pomeriggio del 17 gennaio, isak aspettò Even fuori dal luogo del corso, il primo giorno per il suo ragazzo e lo vide uscire dal locale mentre salutavs gli altri ragazzi del corso. Even si accorse di lui e corse per baciarlo.
- non ti aspettavo - disse Even felice.
- volevo farti una sorpresa - disse Isak con un sorriso, prendendogli la mano.
- adoro le tue sorprese - disse Even intrecciando le dita.
- come andato il primo giorno? - chiese Isak interessato.
- abbiamo fatto la multekrem e i krumkake e mi sono venuti deliziosi, infatti voglio prepararla a casa. L'insegnante ha detto che ho molto talento - gli raccontò Even con molto entusiasta.
Era bello fare cose normali dopo quell'esperienza terrificante: andare a scuola, andarlo a prenderlo dopo il corso, parlare del corso o altro o come ora fare la spesa. Isak guardava Even correre con il carrello come un bambino per un attimo e sorrideva a quel gesto così innocente.
Isak e Even presero i camemoro o lamponi artici, la marmellata di camemoro, la melissa, estratto di vaniglia e panna per la multekrem cioè la crema di camemoro. Poi passarono agli ingredienti per i krumkake, erano dei dolci tipici norvegese che ricorda molto i waffle.
Isak vide il foglietto con gli ingredienti: burro, latte, farina, zucchero e uova.
- di questi non c'é bisogno di comprarli, sono a casa - disse Isak portando il carrello.
Even si fermò a guardare due tazze per la colazione. A loro piace bere il latte la mattine oltre tutto quello che di solito mangiavano.
- guarda queste tazze - disse Even come un bambino.
Una era azzurra e l'altra verde e portavano entrambe la scritta kardamomme.
- sono perfette - disse Isak ripensando al toast al cardamomo e la prima volta in casa di Even con un sorriso e un luccichio. - le prendiamo -
Even le mise nel carrello e andarono alla cassa. Sia Isak che Even volevano pagare ma quest'ultimo testardo non glielo permise, voleva pensarci lui. Allora Isak pagò le tazze in un'altra cassa.
Qualche minuto dopo...
- Isak, le tazze volevo regalartele io - disse Even salendo le scale del palazzo.
- Su Even, stai pagando tutto tu ultimamente. É giusto che paghi anch'io - disse Isak giustamente, avanti a lui.
- ma io lo faccio con piacere - gli spiegò Even arrivati al pianerottolo.
- lo so, é molto dolce e generoso ma... -
- ho bisogno di farlo, Isak - disse Even con una voce strana.
- non é ancora per quella faccende vero? Perché sai come la penso - disse Isak girandosi.
Even continuava a sentirsi in colpa per quello che era accaduto con Felix, la terapia lo stava aiutando in molte cose ma proprio quella non riusciva a superarla. L'aver trattato male Isak o fatto preoccupare. Quello non lasciava il suo cuore o la sua mente.
- Isak, non é facile sai. Mi sento tantissimo in colpa - disse Even con imbarazzo, posando la busta con le tazze e la marmellata a terra.
- ma non devi, Even. Io e gli altri non te ne abbiamo fatto mai una colpa perché non é colpa tua - disse Isak per l'ennesima volta. - e te lo ripetero all'infinito finché non ti entrerà in questa bella testolina -
- non so cosa ho fatto per meritarmi un fidanzato così paziente, dolce e premuroso - disse Even appoggiando la fronte alla sua.
- meriti tutte le cose più belle, Even - disse Isak accarezzando il suo naso con il proprio.
- anche tu - disse Even prima di baciarlo contro la porta.
L'altra busta della spesa cadde a terra ma per fortuna non c'era nulla di fragile e si baciarono appassionatamente.
Dopo qualche minuto entrarono dentro tutti spettinati e in disordine e Eskild immaginava cosa avevano fatto, leccandosi le labbra.
- ragazzi, ci date alla pazza gioia - disse Eskild sul divano.
Per com'erano conciati sembrava che avevano finito di far sesso ma era stato una lunga sezione di baci bollenti e toccatine sotto la maglietta.
- non é come pensi - disse Isak appoggiando la busta in cucina.
- perché non vieni qui e racconti tutto al tuo guru - disse Eskild curioso.
- non sei il mio guru - disse Isak ancora con quella storia.
- non lo vuoi ammettere ma io sono il vostro guru, Isak - replicò Eskild. - quindi dettagli -
- te lo dico io, guru - disse Even appoggiando la busta e mettendosi su divano comodo accanto ad Eskild.
- Even, ci ti metti anche tu - disse lui con uno sguardo. - sappi che lo assecondi, finirà per crederci veramente e c'è lo ritroveremo ovunque -
Even lo ignorò e si mise a parlare con Eskild, il loro rapporto era molto bello e vedere che i propri amici erano diventati anche i suoi era una cosa fantastica.
- e tu? Com'è va a ragazzi? - chiese Even guardando il cellulare sul divano con una chat aperta.
- niente di serio al momento. Solo bollenti avventure - disse Eskild prendendo il cellulare. - ma mi sta bene così. Non tutti hanno la fortuna di voi Evak -
- una persona così unica come te non resterà single ancora per molto. Arriverà presto, me lo sento - disse Even sicuro.
Finita la chiacchierata con Eskild, si mise in cucina e Isak guardava il suo ragazzo con il grembiule con la scritto ' bacia il cuoco' all'opera.
Isak lo ammirava mentre montava la panna con lo zucchero e la vaniglia e il sedere di Even si muoveva a ritmo di musica. Appena fu montata, Even la assaggiò con il dito e poi lo immerse di nuovo e lo portò alla labbra di Isak e lui le dischiuse per assaporare la panna in modo sexy e Even portò Isak sul tavolo della cucina e lo baciò. Fu un bacio zuccherato dalla panna montata ma che si fece bollente, le gambe andarono intorno ai fianchi di Even e volarono magliette anche ma il rumore di una porta li riportò a rimettersele ma scambiate e riprendere il dolce.
- birichini - disse Eskild guardando le magliette dei due diverse da prima.
Era una cosa che facevano spesso ma di solito Isak non si metteva il grembiule. Non era lui a cucinare.
Isak arrossi che Eskild aveva capito tutto. Era la stessa cosa quando Magnus aveva detto che gli sarebbe piaciuto vederli mentre scopavano.
18:30
Even e Isak mangiavano la multekrem con le krumkake in camera loro.
Si imboccavano la multekrem a vicenda con i cucchiaini o con le dita e riempivano i krumkake con essa. Erano due dolci natalizi e molto deliziosi. Si scambiavano baci mentre li gustavano per poi stare abbracciati per tutta la durata del film. Ne avevamo proprio bisogno di momenti cosi.
Onsdag 20:00
18 gennaio
Even, Isak e Mark entrarono in ristorante italiano per ringraziarlo di tutto, Even parlava con cameriere per un tavolo per quattro poiché c'era con solo anche Eskild. Era un po in ritardo forse il lavoro o per la fine di un incontro hot.
Dopo dieci minuti lo videro entrare dalla porta e scontrarsi con un ragazzo con capelli rossi e gli occhi verdi molto carino.
- scusami, andavo di fretta. Ti do un mano da alzati - disse Eskild con un sorriso e porgendogli la mano.
Il ragazzo lo guardò, arrossi e scappò via. Quella reazione era così curiosa. Cercò di fermarlo per ridargli la tavoletta di cioccolata al latte che gli era caduta a terra ma era scomparso e raggiunse gli altri.
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