mandag - søndag parte prima
6 febbraio
Isak arrivò a scuola, era depresso perché Even si era stufato di lui e si vedeva già con qualcuno.
Magnus, Vilde e i suoi amici si avvicinarono a lui.
- Isak, dov'è Evak? - chiese Magnus stranito.
- non lo so. Ci siamo lasciati - rispose Isak triste.
- com'è vi siete lasciati? Voi siete gli evak. Non potete lasciavi - disse Magnus sconvolto come tutti i presenti.
- invece si, Magnus. Even si é stufato di me - disse Isak trattenendo le lacrime.
Per tutti la rotture degli evak era come fantascienza. Non era possibile.
- forse é stressato - disse Vilde per confortarlo. -
- non é stressato. Non mi ama più - disse Isak soffrendo e rassegnato alla realtà. - e potete vederlo con i vostri occhi -
Tutti si girarono e videro Even con una ragazza bassina molto bella con i capelli castani e molto allegra. Si tenevano per mano.
- ecco la prova. Even mi ha già sostituito - disse Isak scappando dentro la scuola.
Magnus aveva preso la rottura degli evak malissimo, era inconsolabile e disperato. Neanche i baci e dolci di Vilde furono da aiuto.
- non può essere - disse Magnus disparato.
- dai, micino, non fare così - disse Vilde non sapendo più cosa fare.
Sapeva quanto Magnus tenesse la coppia evak.
Fece una riunione dopo le lezione nel teatro con tutti gli amici di Isak e Even. C'erano anche Noora, Linn, Eskild e Rory.
- siamo qui perché gli evak si sono lasciati - disse Vilde con il microfono in mano. - so che non ve lo aspettate e nemmeno io -
- non possiamo permettere che stiamo separati - disse Magnus prendendo il microfono. - dobbiamo parlare con Even. Non puo finire così. Se non lo volete fare, lo farò da solo -
- calmati, Magnus. Anche a noi stanno al cuore - disse Sana all'improvviso.
- chi é con me? - chiese Magnus alzando la mano.
Tutti alzarono la mano e gridarono si. Agguerriti uscirono dalla stanza e seguirono Even a turni per vedere dove andava e cosa faceva. Le prime furono le ragazze.
- é entrato in un negozio di cd - disse Linn con il cellulare.
- é da solo? - chiese Noora di fronte alla caffetteria dove andava di solito.
- si - disse Linn vedendolo uscire. - si sta spostando -
Even si sentì osservato per tutto il tempo e l'improvviso entrò nella caffetteria e trovò Noora.
- ciao, Even. Che sorpresa - disse lei andandoci incontro. - siediti con me. Sono sola e non ci vediamo da un po -
- io veramente sono qui di... -
- non vorrai farmi mangiare da sola - disse Noora furba.
- posso restare per il tempo di un dolcetto - disse Even sedendosi, non riuscendo a dirle di no.
Even mangiava un dolcetto ma non diceva nulla e Noora prese la situazione in mano.
- come va con Isak? - chiese lei dopo un sorso di cioccolata calda.
- io e Isak ci siamo lasciati. Non te la detto? - disse Even stranito.
- no. Come successo? - chiese lei facendo finta di nulla. - siete una coppia perfetta -
- i sentimenti finiscono - disse Even mentendo.
Noora capi che stava mentendo.
- non finiscono da un momento all'altro, Even. Non é questo il motivo. Con me ti puoi confidare - disse lei spronandolo.
- é una trappola, vero? Tu lo sai. Vi manda Isak - disse Even vedendo Vilde fuori nascosta male. - ditegli che io ho fatto la mia scelta. Lui deve rispettarla invece di mandare i suoi amici a spiarmi -
- pensavo che fossimo amici - disse Noora delusa.
- gli amici non spiano altri amici. Ti ringrazio per quello che avete fatto per me ma ho chiuso con Isak e con voi - disse Even duro, dentro soffriva molto mentre scappava via.
Linn lo fermò subito.
- Even, aspetta! -
- che cosa c'é? - chiese Even freddo.
- ti va di fare due tiri a pallone - disse Linn sincera.
Even accettò, erano al parco e si divertivano a tirare il pallone. Di tutti Linn era quella che più lo portava capire. Anche lei viveva momenti di depressione.
- non mi domandi nulla? - chiese Even stranito.
- se vuoi parlare, sono qui altrimenti possiamo giocare - disse Linn sincera.
Even e Linn giocarono e poi si misero sulla panchina.
- grazie per non avermi domandato nulla. Mi é piaciuto giocare con te - disse Even con un sorriso. - e per quanto riguarda la mia rottura con Isak é giusto così. Siamo diversi. Non avrebbe funzionato a lungo andare -
- ma diversi non é un male e poi lui ti ama cosi tanto - disse Linn subito. - e anche tu lo ami. Stai soffrendo, lo vedo nei tuoi occhi -
- no, ti sbagli. Io sto bene - disse Even deciso ma si vedeva che non era così.
Linn stava per parlare ma Even la salutò e se ne andò. Grazie a quel pomeriggio, Linn aveva scoperto che Even soffriva per quella rottura. Era la stessa ferita negli occhi di Isak.
Linn si incontrò con Noora e Vilde per le novità e quest'ultima informò Magnus.
- lo sapevo. Even non poteva smettere di amare Isak - disse Magnus felice, correndo da Isak.
Li trovò sul letto depresso con la testa sotto il cuscino.
- Isak, alzati. Even ti ama, non é vero che ti ha lasciato perché é stufo - disse Magnus togliendogli il cuscino.
-Magnus, fattene una ragione. So che é dura ma é così - disse Isak rassegnato. - no, Linn ha detto... -
- Magnus, non voglio sapere nulla. Voglio restare da solo - disse Isak soffrendo. - vai via -
- ok, vado via ma io non mi arrendo. Tu e Even tornerete insieme - disse Magnus deciso, uscendo da quella stanza.
Isak scoppiò a piangere contro il cuscino. Non tocco quello blu, era quello di Even e c'era ancora il suo profumo.
8 febbraio
Even era sdraiato nel divano dello studio del suo psicologo e si sfogava del fatto che gli amici suoi e di Isak stavano facendo di tutto per farli tornare insieme.
- Even, la scelta é tua ma sai che loro hanno ragione - disse il dottor Willasen guardando come soffriva.
- ma che vita gli posso offrire? - chiese Even preoccupato.
- Even, finché vedrai la tua malattia come un ostacolo e non accetterai la tua malattia, sarai un limbo eterno e sarai infelice - disse lui preoccupato. - tu devi cercare di vivere con più serenità e non preoccuparti del futuro-
- come faccio? Ho paura di rovinare tutto - disse Even fragile.
- non si può vivere nella paura altrimenti ogni cosa che ti si proporrà di fronte ne avrai paura. La paura blocca la vita - disse lui. - come va il tuo corso? -
- mi sono fermato. Non riesco a fare nulla - disse Even sincero.
- perché non riesci a far nulla? - chiese lui premendo su ciò.
Even lo sapeva quale la risposta ma non voleva dirla.
- Even, voglio che tu rifletta bene perché hai smesso di fare cosa più ti piace - disse il dottor Willasen. - il corso e il disegno sono le due cose più importanti per te -
- posso stare senza queste cose - disse Even sdraiandosi.
- allora senza cosa non puoi stare? - chiese il dottor premendo su quel tasto.
- non voglio più fare terapia. Voglio andarmene. Non mi sta aiutando - disse Even alzandosi all'improvviso.
- io ti sto aiutando ma tu metti un muro - disse il dottore a quell'atteggiamento.
- É stato uno spreco venire qua - disse Even uscendo dallo studio.
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