mandag-onsdag parte 2
Even si rivelò come uno bambino che faceva i capricci in preda alla febbre. Non fu facile dargli la tachipirina o lo sciroppo. Non conosceva proprio quel lato di Even. Fu molto stancante.
- Even, devi prendere lo sciroppo. Hai la febbre - disse Isak con il cucchiaio.
- lo sciroppo é amaro - disse Even sotto le coperte.
- é alla banana come piace a te - disse Isak invogliandolo.
Even usci la testa dopo un po e Isak glielo imboccò.
- visto. Era buono - disse Isak con un sorriso.
Il resto del tempo fu tranquillo venendo la TV e con le sue coccole.
1 marzo
Passarono solo uno giorno per ciascuno a letto con la febbre. Per cautela, evitarono di uscire tranne per scuola e si coprirono molto.
Quel pomeriggio era tranquillo e Isak e Even se ne stavano sul divano a fare i compiti e ogni tanto facevano il gioco per ogni risposta giusta ricevano un bacio, un succhiotto o leccare la panna via dal collo dell'altro.
Fare i compiti diventava sexy.
- ho risposto giusto. Quindi questa volta caro Isak devi... - disse Even aprendosi i pantaloni. -... Farmi... -
Isak capì subito per fortuna non c'era nessuno e si inginocchio per succhiarglielo ma all'improvviso la porta si aprì e i due cercarono di ricomporsi di fretta.
Even fece in fretta mentre Isak no e fece finta di cercare qualcosa per terra.
- Isak, che ci fa a terra? - chiede sua zia confusa.
- zia Anna! Che sorpresa! - esclamò Isak sorpreso.
- Zia Isak - disse un piccolo batuffolo carino.
- Kris! - esclamò Isak correndo ad abbracciarlo. - amore dello zio -
Insieme alla zia di Isak e Linn che aveva aperto, c'era un ragazzo della stessa età di Isak con il cellulare in mano e Even si avvicinò a vedere cosa vedesse. Era impegnato a giocare con Pokémon Go.
- ne hai tanti - disse Even stupito dalla collezione, mettendo una mano nella spalla.
Ma non ascoltava tanto e Even glielo tolse di mano.
- sto parlando con te - disse lui indispettito. - potresti rispondermi sai -
- non ti conosco, non mi piaci quindi non parlo con te - disse lui ostile riprendendosi il gioco.
Quel ragazzo gli dava sui nervi.
- Hans, non parlare così - disse la zia di Isak al figlio e poi si rivolse ad Even. - devi scusarlo. É un ragazzo un po difficile e non ha molti amici -
- con il carattere che ha, capisco bene che gli altri si tengono a distanza - disse Even di impulso.
Isak giocava con il piccolo Kris e poi Hans si avvicinò a loro.
- ciao, Hans - disse Isak con un sorriso.
Hans cambiò subito da ostile divenne dolce e abbracciò Isak.
- ciao, Isak. Sono contento di vederti. Mamma diceva che io e Kris restiamo da te per qualche giorno - disse lui felice.
Isak guardò la zia un po confuso.
- scusami, Isak. Mi hanno chiamato 10 minuti fa e devo partire per qualche giorno per lavoro. Se tu potessi ospitarli, sarebbe fantastico - disse la zia al solito suo.
- certo, staranno da me - disse Isak altruista.
Anna fece le raccomandazioni ai figli, diede tutti i recapiti ad Isak e le valigie e li saluto.
Isak avrebbe avuto la responsabilità dei suoi cugini per qualche giorno.
Even si trovò bene con Kris, era un vero amore e sembrava un Isak in miniatura. Even era così bravo con lui e Isak pensava ad un futuro in cui lui e Even si sarebbero sposati e avrebbero adottato bambini. Sarebbe stato un ottimo padre. Aveva una pazienza anche a spiegare le cose a Kris che domandava tantissimo.
- Kris conquista tutti - disse Hans seduto accanto ad Isak.
- anche tu sei speciale, Hans - disse Isak rassicurandolo.
- invece no. Mi odiano tutti - disse Hans triste.
- domandati il perché di ciò - disse Even con Kris a cavalluccio.
- Ecco lo vedi. Anche lui non mi sopporta - disse Hans scappando via nella stanza.
- potevi evitare, Even - disse Isak infastidito alla frase di Even.
- evitare cosa? Tuo cugino é antipatico. Io volevo solo far conversazione con lui e di tutta risposta mi ha risposto ostile - disse Even diretto.
- ma cosa dici? Hans é dolce - ribatté Isak.
- mi stai dando del bugiardo - disse Even offeso.
- conosco mio cugino, lui non é cosi. Adesso vado a vedere come sta - disse Isak allontanandosi.
Per due ore Isak non parlo con Even perché era chiuso in stanza con Hans. Lasciò un biglietto e se ne andò.
...
- mi dispiace se hai litigato con Even - disse Kris avvicinandosi a letto, dandogli il biglietto.
- le coppie lo fanno - disse Isak tirando le coperte per farlo entrare e prese il biglietto.
'Isak, sono tornato a casa. Quando ti sarai calmato, parleremo. Spero che tu apra gli occhi. Even'
Apra gli occhi??? Ma su cosa???
Non capiva cosa aveva Even contro Hans. Era così tenero come adesso che era sul suo petto e dormiva.
Si addormentò con Hans e Kris stretti a lui ma gli mancava Even.
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