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Fregad 06:15

13 gennaio 06:15

Even si svegliò con lacrime per l'esperienza vissuta, gli incubi non lo lasciavano in pace e Isak lo avvolse con sue braccia.
- sono qui, Even. Non sei più in quella casa e lui non può farti del male - disse Isak dolcemente. - é nella clinica, tranquillo. Non lo vedrai più -
- sembrava così reale - disse Even singhiozzando sulla sua maglietta. - Volevo morire al pensiero che lui mi avrebbe toccato. Un ragazzo che non eri tu -
- So che é terribile quello che stava quasi facendo e ci vorrà tempo per dimenticarlo. Io ti starò accanto e ti aiutero. Verrò dal psicologo con te e tutte le visite con la dottoressa. Non ti lascerò mai più solo - disse Isak rassicurandolo. - e poi pensa la cosa positiva:  l'abbiamo fermato in tempo e rimandato dove era rinchiuso. Grazie soprattutto all'aiuto dell'ex di Eskild - lo confortò Isak ricordando l'accaduto.
- lo dobbiamo ringraziare in qualche modo. Ha fatto tanto - disse Even anche lui ricordando.

Qualche ore fa...

Isak non riusciva a star in casa, aveva un brutto presentimento e andò da Eskild.
- mi dai il numero del tuo ex? - chiese Isak in uno stato di agitazione.
- certo, Isak. Pensi che sia successo qualcosa ad Even? - chiese Eskild osservando il suo amico.
- si, Eskild. Ho paura di perderlo - disse Isak appoggiandosi a lui.
- fidati di me, Isak. Non lo perderai. Me lo sento, fidati - disse Eskild confortandolo.
Isak si fece forza e chiamò l'ex di Eskild, Mark. Seppe da lui che se ne andato da ore quindi non sapeva nulla di Even in quel momento.
- non sa nulla - disse Isak disperato.
Eskild prese il cellulare e disse: - Mark, tu potresti farci entrare in casa? -
Isak mise l'orecchio vicino al cellulare e senti la sua risposta: - Felix si fida di me quindi ho le chiavi. Di norma non lo farei ma lo faccio solo perché sei tu e perché il tuo amico é preoccupato. Incontriamoci fuori da Felix -
Così Eskild guidò verso casa di Felix velocemente, il cuore di Isak batteva all'impazzata per l'agitazione mentre era sul sedile e Eskild cercava di rassicurarlo per tutto il tragitto.
Arrivarono a destinazione, Isak scese subito dalla macchina e raggiunse Mark. Entrarono dal retro della cucina e Isak sentì la voce di Even dall'altra parte 'ti prego, Felix. Non voglio' e la risposta di Felix 'ti ho detto di spogliati'.
Sapeva che non avrebbe dovuto lasciare lì. Si sentì tremendamente in colpa per averlo abbandonato al suo destino. Avrebbe dovuto portarlo via, anche se voleva dire che Even fosse arrabbiato o l'avrebbe odiato. Se solo avesse fatto, a quest'ora non sarebbe in pericolo.
Guardò fuori dalla cucina e trovò davanti alla scena agghiacciante, il suo Even a terra che si toglieva la maglietta piangendo e Felix con il coltellino contro la sua pancia.
- bravo, il mio Even. Ora i jeans o forse meglio che li tolga io. Mi sto annoiando - disse Felix con una mente disturbata. - voglio giocare con il nuovo giocattolo presto -
Felix mise un attimo il coltellino a terra per sbottonarsi i jeans per la voglia di avere Even. Era distratto e Even girò la testa verso il coltellino e vide Isak e il suo sguardo si illuminò. Il suo Isak era venuto a salvarlo. Era felice ma si sentiva in colpa per il modo in cui l'aveva trattato e temeva che gli succedesse qualcosa. Felix era pericoloso. Even avrebbe voluto dire ad Isak di andare via da lì, non gli importa se fosse successo qualcosa a sé stesso ma lui non doveva essere ferito. Avrebbe voluto prendere quel coltellino ma era paralizzato.
Felix sta per avvicinare il suo membro al viso di Even, era così preso che non si accorse della presenza di Isak.
- stai lontano dal mio ragazzo - disse Isak ad alta voce, prendendolo alle spalle.
Even guardava Isak tenere Felix e ebbe paura che finisse male. Aveva un terrore.
- il coraggioso Isak! Sei entrato nella tana del lupo cattivo per prendere il mio Even ma non te lo permettero. Te ne sei andato quindi non hai diritto di tornare qui. Even é mio. É soltanto mio - disse Felix con gli occhi da pazzo. - non lo porterai via da me -
- tu sei malato, Even non é tuo e mai lo sarà. Devi vedere la realtà: Even é il mio ragazzo e tu hai bisogno di cure - disse Isak trattenendolo mentre Felix cercava di svincolarsi. - e tra poco verranno a prenderti -
Stava bluffando, sapeva che era pericoloso ma forse avrebbe messo in fuga Felix a quelle ultime parole.
- Pensi che io ci creda - disse Felix ridendo, svincolandosi dalla sua presa.
Isak fini a terra e Felix continuo a parlare: - sei da solo con quel traditore di Mark. Vieni fuori da lì, traditore. Lo so che ci sei, ho dato soltanto a te le mie chiavi -  camminando per la stanza e buttando delle cose a terra- mi fidavo e tu mi hai tradito. Abbi il coraggio di farti vedere -
Isak si avvicinò ad Even poiché Felix era occupato ad andare verso la cucina. Even subito si aggrappò ad Isak disperatamente come se fosse la sua boa nel mare.
- mi dispiace, Isak - disse Even piangendo.
- tranquillo, Even. Non é colpa tua - disse Isak rassicurandolo.
Lui lo prese in braccio per portarlo fuori da lì, trovò Eskild con un camioncino di una clinica e un uomo. Era il padre di Felix e gli infermieri della clinica si occuparono di tutto. Eslikd e Mark avevano cercando il numero telefonico della vecchia casa di Felix e su internet lo trovarono e da li avevano scoprendo che Felix era scappato da una clinica psichiatrica.
Il padre di felix li ringraziò per averlo chiamato, Felix sarebbe stato curato bene questa volta e con queste parole, Isak e Even si sollevarono un po.
Adesso erano in macchina e guardavano Felix sedato dagli infermieri che veniva portato nel camioncino.
Quell'esperienza tremenda era finita.
Even si girò verso Isak e gli disse: - mi mi aveva detto che non saresti tornato ma io ero sicuro che non potevi lasciarmi. Mi dispiace se ti ho trattato male. Non volevo. Sono stato stupido, mi sono fatto manipolare e mi dispiace tantissimo. Potrei mai perdonarmi -
- non hai nulla di cui devi farti perdonarti, Even. Non é colpa tua. Devi togliertelo dalla testa - disse Isak accarezzando il suo viso.
- non merito il tuo perdono. Ti ho fatto preoccupare, ti ho spinto e ti ho detto quelle parole e tu sei di nuovo qui per me. Mi hai salvato. Sei il mio eroe, Isak - disse Even appoggiando la fronte alla sua.
- se non fosse stato per Mark o Eskild, io non sarei potuto arrivare qui e il padre di Felix non sarebbe mai arrivato con quelli della clinica. Loro sono gli eroi, non io - disse Isak sottovalutandosi.
- non é vero. Hai affrontato Felix, potevi essere ferito ma l'hai fermato. Per me sei il mio eroe - disse Even prendendo il suo viso tra le mano. - mi hai salvato ancora una volta -
Even e Isak si baciarono mentre la macchina partiva e Eskild li portava lontano da quel quartiere e Mark era accanto a lui.
- é bello che nonostante l'esperienza, si danno baci - disse Mark incantato da quell'amore.
- sono gli evak. Non potrebbe essere altrimenti - disse Eskild guidando ma guardando dallo specchietto.

Presente

- non mi fidero più di ragazzi estranei.  Non farò le stesso errore - disse Even naso contro naso.
- e io ti proteggero sempre - disse Isak baciando.

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