Ekteskap Forberedelse parte 2
12 maggio 2020
Isak segui Even in una scorciatoia per arrivare alla strada di alcuni ristorante quando si ritrovarono nel paradiso in un giardino. C'era pieno di fiori, un gazebo con un tavolino nuziale con tanto di torta, le lucette dal gazebo agli alberi che creava una bella atmosfera, una piccola fontana, una privata jacuzzi in un gazebo chiuso con piante e fiori bellissimi. Era una cosa bellissima. Era ben fornito di accappatoi, acqua, frutta e champagne.
Tutti e due ne rimasero incantati e incuriositi dal resto, entrarono nel b&b e ti sentivi a casa con arredamento e profumi. Era il luogo perfetto. Parlarono con la proprietaria e avevano anche
mini burger di tutti i tipi e avevano fatto un tavolo iniziale con burger e bicchieri di champagne proprio come quel giorno in hotel. Ai segnaposti ci avrebbe pensato Even con le sue doti artistiche e non sarebbe mancata la scritta 'alt er love'.
Un messaggio arrivò al cellulare di Even.
Magnus: ehy, come va i preparativi? Serve una mano? Sono al locale in lavora Isak. Vi va di venire?
- Isak, Magnus ci chiesto se vogliamo andare al locale in cui lavori. A te va? - chiese Even guardandolo.
Isak cerco di essere di naturale possibile, non era facile per lui ma fece un sorriso.
- ma certo, andiamoci - rispose Isak mentre nel suo cuore c'era agitazione.
Non metteva piede là da quando era rimasto chiuso là e soprattutto era successo quel fatto orribile. Solo Jeremy sapeva di ciò perché era presente. Non aveva detto niente a nessuno e soprattutto ad Even. Non ci riusciva. Non voleva rovinare quel momento di felicità e si vergognava anche di quello che gli era successo. Si stavano per sposare e non voleva che quello che gli era successo lo condizionava.
Erano arrivati fuori al locale, il suo cuore e il corpo di Isak era tutto in agitazione e Even vide che lui era strano mentre entravano nel locale. Anzi era un po di giorni che non capiva che aveva. Isak non gli aveva mai nascosto niente. Era anche vero che lui non gli aveva mai detto di cosa era successo con Mikael e che aveva tentato il suicidio. Non voleva che lui sapesse quest'ultima cosa perché si vergognava di ciò.
Even raggiunse i divanetti dove c'era Magnus, Vilde, Sana, Yousef, Eskild e Rory ma Isak si fermò. Guardo il punto sul pavimento vicino alla cassa e non riusciva a respirare bene. Stava avendo un attacco di panico.
Gli altri ridevano e poi Sana si accorse che Isak stava per sentirsi male.
- Even, andiamo da Isak. Presto - disse lei preoccupata.
Even si allarmò quando vide Isak che stava per perdere i sensi, lo prese appena in tempo insieme a Sana e lo vedeva bianco in viso.
- Isak, come stai? - chiese lei preoccupata.
- Isak, cosa hai? - chiese Even mentre l'altro si abbandono contro il suo corpo.
Lo prese in braccio e lo portò ai divanetti, gli altri si erano già alzati e fatto spazio per Isak. Even le mise sul divanetto, chiese dell'acqua con lo zucchero e si mise accanto a lui.
- Isak, mi senti? - chiese lui preoccupato. - ma quando arriva l'acqua! -
- eccola - disse Yousef con un bel bicchiere in mano, andandola a prendere di persona.
- ecco qua, Isak. Bevi - disse Even alzandogli un po la testa e portando il bicchiere alla bocca.
Isak bevve tutta l'acqua, si senti già meglio e guardò Even dispiaciuto.
- mi dispiace di averti fatto preoccupare - disse lui prendendogli la mano. - e anche a voi tutti -
- ma cosa hai avuto? - chiese Eskild preoccupato.
- all'improvviso ho sentito un caldo e ho sentito qualche stringermi alla gola - disse Isak taccontanto omettendo il fatto che l'aveva scatenato.
Even lo guardò con le lacrime agli occhi e lo strinse a sé.
- ho avuto paura di perderti - disse Even a quel brutto momento.
- povero il mio even, ti ho fatto preoccupare ma ora sto bene. Tranquillo. Io non vado da nessuna parte - disse Isak accarezzando la schiena e la testa.
Dopo che gli animi di tutti e due furono tranquilli e arrivarono gli altro, la serata iniziò e gli altri in onore dei due futuri sposi fecero delle cose.
- chi sono gli evak?- chiese il cameriere con un foglietto
- siamo noi - dissero i due sorpresi.
- questo é per voi dai nostri amici - disse il cameriere annunciando la sorpresa.
Arrivarono camerieri che portarono vassoi di mini burger e poi vassoi con bicchieri e bottiglia di champagne.
- ragazzi, siete fantastici - dissero i due commossi.
Tutti avevano i bicchieri e li alzarono per il brindisi.
- agli evak - disse il bel gruppo.
- e a tutti voi - dissero i futuri sposi.
- alt er love - dissero tutti insieme prima di fare cin cin e bere.
Even e Isak si imboccarono i mini burger a vicenda.
Fu una serata all'insegna dell'amore, dell'amicizia e dell'allegria.
Isak guardo tutti i suoi amici e le coppie che si erano formate da anni e anche quelle nuove: Yousana cioè Sana e Yousef.
Erano una coppia molto bella e adorabile. Avevano credo differenti e la loro storia aveva trovato ostacoli per la questione che lui non era musulmano ma alla fine all'amore vero aveva vinto.
- così all'asilo manca un assistente - disse Yousef raccontando a Sana. - e sta venendo difficile trovarne uno. Mi sembra così assurdo. I bambini sono le creature più pure e belle del mondo. Donano una gioia infinita e fanno passare ogni tristezza. Non potrei immaginarmi senza di loro per questo ne vogliono -
Isak senti la cosa, forse era quello che faceva per lui e cosi si allontanò un attimo dagli altri.
- mi piace quando parli con tanta passione del tuo lavoro e dei bambini. Sui sette bambini ne parleremo - disse lei innamorata e poi le venne un'idea. - perché non lo chiedi a Vilde. Lei é brava. Ha fatto un gruppo alle superiore: quello delle coccole -
Nel frattempo Isak era da Jeremy.
- ho trovato un nuovo lavoro di mattina quindi non verrò più qui - cominciò lui all'amico.
- ma Isak, tu sei portato per questo. É il tuo mondo - disse Jeremy a stella notizia inaspettata. - se é per quello che é successo... -
Isak gli tappò la bocca.
- non dire nulla - disse Isak guardandosi intorno. - hai promesso che non ne avremo parlato. Ho preso la mia decisione quindi rispettala -
Isak gli tolse la mano e se ne andò deciso. Vide Yousef vicino e si avvicinò.
- Yousef, ho sentito che cercate un assistente all'asilo. Io sarei disponibile
- disse lui deciso. - amo i bambini -
- ma tu lavori di notte, Isak - disse Yousef stranito - e so che fai anche un secondo lavoro. Io ti sono grato per la tua disponibilità ma ti verrebbe stancante -
- ho lasciato questo lavoro. Voglio dedicarmi la sera e la notte al mio futuro sposo. Il lavoro in caffeteria é quasi finito. Era per arrangiare un po - disse Isak spiegandogli. - e sentendoti parlare prima, ho sentito che era destino -
- vieni domani alle sette per la prova - disse Yousef con un sorriso.
- grazie, Yousef - disse Isak sperando che lo avrebbe aiutato a superare tutto.
Isak e Yousef avevano un bel rapporto.
Sana si avvicinò al proprio ragazzo mentre Isak tornava dal suo.
- pensavo che lo avresti detto a vilde - disse Sana sentendo senza volerlo la conversazione.
- volevo dirglielo ma Isak mi sa che ne ha più bisogno. Ho letto nei suoi occhi qualcosa. Ha un problema - disse Yousef molto attento. - voglio aiutarlo e poi ricordo che mi hai detto che é bravo con i bambini -
- sei molto dolce. In effetti il quasi svenimento di prima é strano - disse Sana riflettendoci. - e anche in questi giorni c'era qualcosa che non andava. Pensavo che era una mia impressione ma adesso me lo stai confermando anche tu -
- forse con l'aiuto dei bambini e la mia vicinanza, si confiderà - disse Yousef guardando Isak.
- so che riuscirai nel tuo intento. Sei bravissimo con le persone - disse Sana con molta fiducia.
Yousef prese Sana per mano e la portò in un un punto soltanto da occhi indiscreti e la baciò . Sapeva che lei era riservata sulle effusioni in pubblico e la rispettava.
13 maggio 2020
06:00
Isak si svegliò con un buon profumo, aprì gli occhi e vide Even baciarlo.
- buongiorno, mio futuro sposo. Ecco una bella colazione per il futuro assistente nell'asilo- disse Even molto attento.
- non sono ancora stato preso ma sei dolcissimo come sempre - disse Isak guardando l'ora e il vassoio.
Oggi era il suo giorno libero, Even avrebbe potuto dormire e invece si era svegliato presto per fargli la colazione.
Fecero colazione nel letto, si baciarono anche e quando stava per trasformarsi in qualcosa di più, Isak lo fermò. Non riusciva a smettere di pensare a ciò.
- hai ragione, devi andare a lavoro - disse Even dandogli un ultimo bacio - su vestiti e conquista tutti i bambini -
Even gli diede un piccolo schiaffo affettuoso sul sedere e lui sussulto.
- Isak, tutto bene? - chiese Even stranito.
- si, mi hai sorpreso - disse Isak mentendo senza guardarlo in faccia. - tutto qui. Vado a vestirmi -
Even era confuso.
Cosa stava succedendo al suo Isak?
Passava da momenti in cui era dolce e solare ad altri in cui sussultava come adesso o quasi sveniva come ieri o sembrava assente in quali pensieri.
Lui diceva che non era nulla ma era impossibile.
Isak si mise una maglietta bianca e un jeans, gli diede un bacio e gli auguro buon riposo mentre lui buona giornata.
- non scordarti della lavatrice e di annaffiare i fiori in salotto - disse Isak fuori la porta. - per il resto, tranquillo. Faccio io la spesa e il tutto. Tu riposati -
Eccolo il suo Isak.
Forse era solo un periodo un po stressante. Avrebbe indagato in questi giorni.
- aspetta, Isak. Il cestino con il pranzo - disse Even correndo da lui con i piedi nudi. - eccolo. Buon primo giorno -
- il pranzo? Ma non dovevi. Questo è il tuo giorno libero. Sei un incredibile, tesoro - disse Isak prendendo il cestino bel fornito e baciandolo.
Poi si accorse dei piedi nudi.
- Even, non devi camminare in questo modo nelle scale. Ti prenderai qualcosa. Su vai dentro -
- si, mamma - disse Even prendendolo in giro.
Erano i soli Isak e Even e la loro vita domestica.
6:45
Isak arrivo all'asilo, era in anticipo e vide Yousef con una maglietta bianca, jeans e un grembiule verde e passava il pennello con la vernice sulla panchina.
All'asilo era bellissimo, molto colorato e con un grande giardino dove giocare.
- ciao, Isak - disse Yousef poggiando il pennello sul barattolo. - cestino del pranzo. Even incomincia il ruolo di maritino -
- ciao, Yousef. Si, oggi poteva dormire eppure si è svegliato. Mi ha preparato la colazione e il pranzo - gli racconto Isak con gli occhi brillanti.
Yousef lo portò in giro per l'asilo ancora vuoto, gli mostrò tutto e arrivarono alla cucina.
- qui prepariamo i vari pasti e merende ai bimbi. Tutto salutare e di qualità - disse lui mostrandogli il frigo.
- anche tu hai preparato il pranzo a Sana - disse Isak vedendo un contenitore grande con scritto 'Sana'.
- si, glielo porto più tardi - disse lui con un sorriso.
Yousef lo portò nella stanza del personale cosi da fargli mettere il grembiule verde e diede una targhetta con scritto 'Isak'.
Si prepararono ad accogliere i bambini, tutti salutavano Yousef con grande affetto e la mamme invece si mettevano a parlare. Era molto amato. Si vedeva e sorrideva mentre i bimbi lo guardavano curiosi.
- chi sei tu? - chiese una bimba attaccandosi alla sua gamba.
- Miriam, sai che non devi fare così - disse la madre e poi si giro verso di lui. - la scusi. Tu sei un nuovo insegnante? -
- sono Isak e sono in prova come assistente. Non si preoccupi- disse Isak con un sorriso e poi si rivolse alla bimba. - ciao, hai proprio un bel nome e sei anche molto carina. Ti va di farmi vedere il tuo armadietto? -
La bimba si staccò dalla sua gamba e lo prese per mano per fargli il suo armadietto colorato.
Yousef guardò Isak come era naturale con i bimbi infatti ebbe subito successo in classe mentre cantavano e facevano lezione. Era contento di vederlo così, sembrava il solito Isak e poi accade una cosa. Un bambino arrivò a seconda ora con il suo papà. Loro andarono ad accogliere quel bambino di cui Isak fu conquistato subito ma quando Isak strinse la mano all'uomo, qualcosa scattò in lui.
Era paralizzato come quella sera mentre quel rapinatore entro nel locale con la pistola puntata su di loro. Il tocco e la voce di quell'uomo erano le stesse. Ora poteva dare un volto dietro alla maschera. Yousef si rese conto che qualcosa nell'anima di Isak stava accadendo e intervenne.
Qualche minuto dopo...
Isak si stava riprendendo da un altro attacco di panico e Yousef gli era vicino.
- non pensavo di ritrovarlo qui o di rivederlo più. Non avevo visto il suo volto perché era coperto dalla maschera - disse Isak piangendo. - ma quel tocco e quella voce mi hanno fatto scattare -
- cosa ti ha fatto quell'uomo? - chiede Yousef preoccupato del peggio.
- mi ha violentato - disse Isak per la prima volta dopo giorni.
Yousef portò l'amico a sé per confortarlo. Era veramente terribile e non si aspettava una cosa del genere dal padre di Kit. Un uomo amato da tutti.
Fuori all'asilo, l'uomo era al telefono e guardava Isak.
- ora puoi attuare la terza parte del piano - disse l'uomo con un sorrisetto.
- si, parlerò con Even - disse Jeremy dell'alta parte.
- li divideremo e Isak sarà nostro - terminò l'uomo.
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