Una ragazza Normale
9 marzo
Una nuova giornata ha inizio. Il sole, filtra dalla tenda, illuminando i nostro corpi, nudi, uno accanto all'altro, nella nostra naturalezza.
Sono le ore 8 mi sveglio, apro gli occhi "che serata che è stata, che totale relax, che sfogo fisico senza precedenti, quanto mi piaccio..." sorrido tra me e me, nello stesso momento con la coda dell'occhio guardo i 2 corpi ancora dormienti.
E' difficile, ammetto, che dopo una serata così, oggi svegliarsi nudi, non vi è ancora quella voglia che ci ha legati la sera prima... eppure è accaduto in modo così del tutto normale. Osservo il dormiente, proprietario di casa, Tom e poi Julia e ammicco tra me e me "eppure siamo solo conoscenti, intimi...ammettiamolo".
Ho trovato in queste persone persone a cui devo la piena fiducia, spero di essere ricambiata, non solo carnalmente...
Da li poco pure Tom e Julia si svegliano, mi sento quasi osservata. Mi avvio verso la sala, dove avevo lasciato i miei averi e vestiti. Una volta pronti ci si trova in cucina.
La colazione londinese che propone Tom, è una semplice colazione a base di thè con biscotti, che ci offre sia a me che a Julia. Oltre a questo, sul tavolo, vi sono biscotti, confetture, dell'uovo, della pancetta. La colazione tipica inglese. L'enorme vetrata li vicina, è illuminata a giorno dal prima luce del sole, appena sorto.
La totale tranquillità che vige nella cucina è la stessa calma con cui la sera prima si è fatto sesso tutti insieme... solo poi osservo Tom "Grazie di tutto..." poi guardo Julia negli occhi, e non accenno ad alcuna parola. Le nostre mani, involontariamente, li vicine al tavolo si toccano, e la mia va sopra le reciproche loro.
Ci si prepara per la nuova giornata alle porte, chi lavora e chi parte.
Come siamo arrivate, ce ne andiamo.
Usciamo dall'appartamento. Prendo il telefono e chiamo il taxi. Intanto che scendiamo con l'ascensore, ci si osserva, ci si guarda, ci si scruta ben oltre ai nostri vestiti, ormai ci si conosce così intimamente, che siamo andate ben oltre, siamo diventate persone personali. Ammicco a Julia sotto voce "in tè ho trovato una persona di cui mi posso Fidare, ti voglio davvero bene" Julia mi sorride, si avvicina e mi bacia sulla bocca. "Credo che ti basti come riposta", lei prosegue.
Usciamo dal palazzo, il traffico è già molto elevato in città. Saluto Julia con la mano. Lei si allontana.
Da lì a poco il taxi arriva, e mi riporta in hotel.
Durante il tragitto, seppur breve il mio pensiero recita "Eva è diventata una lei normale?!..."
Manco il tempo di darmi la risposta e arrivo là dove risiedo.
Entro nella hall, i primi che incontro, che si stanno avviando verso la sala ristorazione sono i miei, che son scesi dalla stanza, da poco svegli e in procinto di andare all'ultimo giorno di lavoro londinese.
Mamma, poi papà mi guardano un pò lì notando la mia eleganza, rendendosi che sembro per esser le 8 del mattino circa, fuori luogo.
"uella di prima mattina, già sveglia? come siamo eleganti..."
"a dir il vero rientro ora, dalla serata di ieri, ho dormito da amici che ho conosciuto..."
"ieri sera avevamo pensato male... tranquilla" mi sorridono.
Vado con loro alla sala ristorazione, dove ordiniamo un caffè seduti su un tavolino lì a lato. Stamane non vi è molta gente in hotel. Solito viavai.
Da li a poco la bella giornata stata fino ad ora lascia spazio a qualche nuova grigia di troppo. Solito clima londinese, del resto.
Durante questo che può esser considerato uno dei pochi momenti tranquillo con i miei...
mamma accenna una puntualizzazione "non è da te esser così rilassata a termine una serata di quel tipo, una serata che fa rima quasi sempre con conoscenza e divertimento" tra me e me penso.. "e ora... " io proseguo "è stata una serata davvero rilassante, ho rivisto amici di vecchia data, mi hanno dato ospitalità, vi era anche Tom, il ragazzo che ci ha pagato da mangiar ieri al Paradise." Mamma "ah pensa, ringrazialo ancora, è stato davvero gentile." "gentile o meno, è di famiglia davvero benestante, non si fa certo problemi ad offrimi qualcosa, in fondo credo che gli piaccio." mamma rimane silenziata da queste parole, papà conclude "ebbrava la mia piccola, che si vuole costruire una nuova vita..." "Cari genitori la mia vita già la ho, ho trovato in Tom, una persona davvero fidata per vari motivi, e quando sono qua, a Londra so' che di lui mi posso fidare."
Alle ore 10 rientro in stanza, mi denudo, mi metto a letto. Alle 13 mi sveglio, lascio la stanza libera.
Il cielo fuori è coperto, ma qua e là bagliori solari passano oltre...
Appunto.. Tutto nella Normalità.... Siamo a Londra dopotutto!
Un pomeriggio in Spa
Una volta svegliata, intanto che attendo l'ora del rientro in Italia, a Venezia, decido di passare nella Spa dell'hotel.
Visto che ho l'ascensore, appena fuori dalla stanza, comodo, decido per comodità, di mettermi comoda, un costume a 2 pezzi, di color nero, composto dalla parte alta di un reggiseno a fascia e dalla parte bassa di un slip brasiliano. Prendo con me l'accapatoio e il relativo asciugamano numerato.
Una volta salita nella Spa, di lusso, mi ritrovo dinnanzi un piano dedicato al relax totale, fisico e mentale, come se ne avessi bisogno dopo ieri sera, ma questo è un benessere diverso. La prima cosa che vedo all'ingresso dei camerini, è l'obbligo di far ogni tipologia nudi, come prevede la sauna.
Nei camerini, noto che non sono sola, ogni persona, di diverso anche sesso, è nel sua totale tranquillità, si denuda, e si mette come faccio io, il proprio asciugamano sul proprio corpo, coprendosi il proprio sesso, io nascondendo aimè la mia femminilità, che amo tanto.
Una volta avviata e arrivata alla zona dedicata, vi trovo un bagno turco ed acqua calda, che si può tarare alle varie temperature. Stanze, dove si può inalare respirando spezie, che aiutano la respirazione corretta, e come percorso conclusivo in merito vi è anche la sala, con il sale rosa.
In queste stanze saluto, giusto per correttezza le persone presenti, di varia età e sesso. Tutto nella norma, un pomeriggio da persone normali, senza interessi ultimi o fini, anche se lo ammetto tra me e me "la voglia stamane era ancora tanta da replicare alla serata appena trascorsa...."
Arrivata poi con l'invito di un signore, che conosce molto bene, sto mondo delle Spa, lo seguo e mi porta nella zona dedicata alle saune, vi trovo sia quella ad alta e bassa umidità. Aiuta molto a rilassarmi, oltre ad equilibrare la pressione del cuore. Fuori dalla sta zona vi vedo dei lettini, ed a lato , spostate delle docce.
Il mio corpo vuole, il mio corpo desidera, IO voglio.... eppure... non trovo persone o il momento adatto, devo far il tutto di una necessità virtù, ammettiamolo.
Alle ore 15.30 prendo nella zona ristorazione, dedicata alla pausa, un thè caldo. Mi siedo comoda, con il mio asciugamano che copre il mio seno e parte delle mie gambe, lasciando, lo ammetto, intraveder parte del mio sesso, involontariamente... ma non faccio molto caso.
Sorseggiando il thè, noto, osservando che vi è anche una zona dedicata ai messaggi, di vario tipo. Tutti richiedibili, con relativo addebito sulla relativa stanza.
All'improvviso dalla zona massaggi, esce una figura femminile, molto giovanile, se vogliamo attraente, orientale, che si distingue dalla massa inglese ed europea, è vestita con abiti succinti, una sorta di legghins e canottiera leggera, rigorosamente neri ed attillati.
I miei occhi, ancora prima quelli di uomini, li con me, in pausa, contemplano le forme graziose della fanciulla orientale, ed sorridono ai presenti ed ammicco sotto voce "Difficile che passi inosservata"
Si avvicina a noi che stiamo sorseggiando, a me in primis, e prosegue "se desiderate un messaggio, anche veloce, sono libera" . "Io sono qua nel mio ufficio, in caso fatevi sapere".
La guardo negli occhi mentre parla, poi guardo gli altri presenti..."a tutti piace è innegabile, ma non quanto me, quanto ad Eva"
"Sono attratta dal suo fisico, attratta dal fascino orientale ed attratta dalla suo esser normale"
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