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Notte di sola andata


"Questo è l'evento che cambiò radicalmente la mia vita"

C'è una cosa che adoro particolarmente e rende unica la mia città nativa: il Carnevale.

Qui a Venezia, il famoso carnevale, dura un'intera settimana e colgano l'occasione per organizzare feste di varia natura. Molte di queste sono private, che portano la gente ha ballare in maschera con possibili dj set in location molto suggestive per la maggiore.

Il divertimento è una mia priorità da giovane universitaria, ed EVA è nata da tutto ciò.

Fine Febbraio.

Verso la fine del carnevale, di solito al venerdì si festeggia in modo ufficiale, ho trovato nella mia posta, una lettera, con sigillo ceralacca, il quale riproduce una maschera carnevalesca. Leggendo tale lettera mi invita alla partecipazione in Villa Liberty, una villa famosa lagunare per festeggiare il tanto atteso  "Carnival Party", organizzato presso la Villa Liberty, una famosa villa lagunare, spiegata per gli interessati nelle prossime righe.  Il contenuto di ciò è quello sopra appena riportato.

* "Villa Liberty, famosa qui a Venezia, è una dimora di fine '900, ora un hotel adibito a feste private. La burocrazia limita gli spazi per chi organizza serate a tema, ma una famiglia importante, storica, gestisce la dimora stessa e l'affitta per eventi mondani. Oltre allo spazio interni, vi è un giardino particolarmente ampio. Tutto contornato da siepi che rivolgono uno sguardo ai canali lagunari. In lontananza vi si scruta il mare e la stessa piazza S. Marco".

La Villa Liberty è stata adattata per la festa, ha ampie saloni sia per ristorazioni, semplice buffet e zone di ballo con cocktail, al suo interno un giardino con piscina lontano da occhi indiscreti. 

Forse da piccola ci sono entrata con i miei in questo luogo, è prettamente di alta borghesia, è caratterizzata visto che è anche un poco isolata e collegata solo da arrivi in gondola. 

Ovviamente accetto l'invito. Al suo interno c'è già il biglietto di auto-invito da pagare alla cassa Per la serata ho scelto di indossare un abito nero firmato Versace, il quale mette in evidenza il mio seno, ha uno spacco lungo la schiena, sul fondo s'intravede il mio tatuaggio che rappresenta 2 ali d'angelo. Il vestito arriva appena poco sopra le ginocchia e, per finire, ai piedi ho indossato una scarpa con tacco a spillo, dello stesso colore del vestito, con diamanti.

3 Marzo

Mi vesto in abito elegante, scendo dal mio appartamento, vado a prendere un taxi gondola, dicendo di portarmi alla Villa. Da lì a poco tra le viuzze e i canali ci ritroviamo questa imponente villa illuminata a giorno, dove si vedono dei fuochi accesi che indicano la relativa entrata. A garantire l'assoluta privacy e riservatezza dell'evento vi sono anche delle guardie del corpo.

Al mio arrivo vengo accompagnata alla cassa, dove vi presento il biglietto pagando l'ammontare dovuto. Mi consegnano un dono. Mi rammendano di indossarla al varcare del portone garantendo a tutti l'assoluto anonimato per l'intera serata.

Apro il dono, e vi trovo una maschera,color nera ossidiana, con punti luce, con una lacrima alla sua sinistra. È stato il mio battesimo di fuoco, quella sera è nata EVA.

Entro in villa, ho subito dinnanzi un lungo corridoio, vedo a lato una ampia zona ristorazione, a lato vi è una zona di solo buffet e relativi cocktail. A lato dei vini d'annata superbi, definiti, sono li che aspettano di essere presi e bevuti, vi vedo dell'Amarone e del Don Perignon. 

Durante la mia passeggiata nella sala ristoro vedo svariate persone di varia età e sesso. Ci sono sia single che coppie. Sono una delle più giovani della serata e non passo inosservata. 

A lato ho delle persone che stanno parlando, altre mi osservano già. Osservando bene bene, in un angolo un gruppo di persone, sembra che stia sniffando qualcosa, può essere della droga. 

Distolgo lo sguardo dal mio piccolo, guardo negli occhi uno ad uno e sorrido e mi compiacio di quanto son felice di aver scelto di esserci. "Ci sono notti di sola andata" penso fra me e me.

Vista l'ora di cena, vado verso alla zona buffet, mi viene servito del prosecco, assaggio qualcosa, successivamente noto altre persone in maschera e sembra che vengo invitata ad sedermi su un divanetto con loro.

Ho passato una mezz'oretta in compagnia di una coppia matura di circa 50 anni, mi ricordano molto i miei per come parlano e per modi di fare. L'uomo per il suo sguardo fra gli occhi della moglie guardando sua mogli e un'altra giovane come me presente alla festa. Non ho un ricordo ben preciso di quello che è accaduto, anche se è impresso nella mente, il momento in cui la coppia si alza, si allontana, e io mi fermo lì con la giovane. Se fino a poco fa mi ha evitata ora è compiaciuta della mia presenza.

La ragazza, vestita anche lei in maniera impeccabile, mi si avvicina.

Prima mi scruta dolcemente e dopo mi bacia sulla bocca. Io non so spiegarmi cosa è successo, ma non ho rifiutato quel suo gesto. É una serata folle, una gran prima volta e così è stato. Ricordo che la sua mano si è fermata sopra il mio vestito. Sono così rilassata che allargo, quanto basta, le gambe così lei ragazza riesce a spostare il vestito ed esplorare la mia intimità. Successivamente fa scivolare un dito, nel mio sesso, ha spostato leggermente lo slip, mi aveva toccato sfiorando le parti giuste. Non ero mai stata toccata da un'altra ragazza, ma non mi dispiacciono le sue attenzioni. Da lì a poco mi ritrovo a baciarla, ad accarezzarle i suoi capelli, a massaggiarle delicatamente la schiena, fino a scendere nella scollatura del suo lungo vestito, là dove si intravedeva parte esterna del gluteo e dove io conclusi la mia corsa. Ho passato 2 ore in sua compagnia, in un gioco di mani quasi innaturale, eppure non trovo, oggi ancora le parole per definire la mia prima volta con una donna. Poco dopo lei si alza, mi sorride ed insieme ci allontaniamo. Una serata ricca di conoscenze, attrazione e trasgressione.

"Perchè i limiti? Che bello vivere senza"

Camminando lungo un'altra sala, sorseggiando il vino rimasto, mi sono trovata in una sorta di harem, un odore d'incenso ha offuscato quasi la visuale. Avvicinatami alla zona, ho trovato la chiave di volta del party di Carnevale, la definisco così; dopo quello che è appena accaduto, vedo sui divanetti molte persone nude, tra cui coppie scambiste che si divertivano senza compromessi. Il vino è nel corpo, ho anch'io esagerato, e ricordo solo di ritrovar lì la giovane ho appena conosciuta; lì a con le gambe aperte, contemplata e provata da ogni sorta di persona presente. Mi ha indicato di raggiungerla. Da lì a poco, mi sono spogliata anche io, ho fatto cadere al suolo il mio vestito di Versace, che non è passato inosservato, come non è passata inosservata nemmeno la mia maschera. È stata indossata da

tutti, ma la mia è stata al centro di ogni sguardo. Lì nuda, lì in mezzo all'orgia, lì al centro dei piaceri visivi, carnali, lì ho visto molte persone, sia quelle conosciute prima ed altre ancora no. Mi sono trovata a mio agio, mi sentivo una loro figlia, una loro sorella, una loro amica.

Da lì a poco, noto che 2 uomini mi guardano con un'aria libidinosa, sento che mi desiderano; sfiorano i miei capezzoli, facendoli indurire subitaneamente, altre mani erano già li nel mio turgido e voglioso pertugio. La coppia mi scruta, mi osserva e poi ammicca con lo sguardo il desiderio che proviamo per entrambi. Anche la ragazza mi si avvicina e sorrise, ha toccato le mani dei 2 ragazzi, ha toccato all'interno del mio corpo. Mi sono bagnata e senza accorgermene, ho provato un piacere immenso. La ragazza osserva i 2 e sottovoce afferma "Ve la lascio ..."

Quello che ricordo è che uno di loro ha un accento straniero, l'altro palesemente veneto. Ricordo il loro fisico eccezionale, insomma, ben messo. Mi sono trovata in mezzo a loro, nuda, bagnata in ogni angolo e pertugio. Non ho mai avuto una doppia penetrazione in vita mia, e probabile per questo di tutto quello che è avvenuto, ricordo poco e nulla. Ricordo ripeto il loro imponente fisico e i loro peni, tutto il resto è volato via. Dopo che si è conclusa l'orgia, si è festeggiato con un brindisi. La coppia di signori, ora nudi accanto a me, mi guardano e ammiccarono a bassa voce "Cara sai che sembri nostra figlia..." Quelle parole sussurrate mi hanno stordito, colpito come un pugno allo stomaco, ma i giochi non sono certo fermati. Sono travata ancora fra di loro, li osservo, le loro mani mi toccano, sia nella parte alta e bassa, io non resto a guardare.

"Non avevo mai fatto nulla con persone mature, di una certa età, considerando che non avevo mai fatto sesso con più di uomo e non avevo mai baciato e toccato un'altra donna"

La donna esperta senz'altro, mi tocca come se conoscesse ogni lato del mio corpo, anche il marito fa lo stesso, toccando con mani il sesso, bagnato e gemente. Notano che i miei capezzoli sono ancora così duri e eccitati, che loro stessi ammiccano qualcosa a bassa voce. La donna non ha un fisico come il mio, leggermente decadente, sotto regna una piccola foresta, di folto pelo, ma ben ordinata; lui si presenta da lì a poco in compagnia di un possente amico tra le gambe, che fa la mia gioia. Quello che ricordo è che la donna ha fatto sdraiare il marito sul divanetto, e mi ha indicato di sedermi sopra di lui. Ho accolto il suo membro dentro di me, ero ancora così bagnata che non mi fece per nulla male, mi è tanto tanto, immensamente. Gli ho rivolto la schiena, lui la contemplò, ha messo le sue mani sul gluteo e mi ha scopato per bene. L'altra donna mi tocca i capezzoli, già turgidi, e con le mani accarezza il viso, coperto dalla maschera. A fine amplesso, mi ha fatto alzare, lì osservai con molta attenzione e andai via in assoluto. Prima di uscire, recupero nella sala i miei vestiti e fuggo via.

Alle 4 mi trovo nella zona giardino con piscina per l'ultimo brindisi e festone. Siamo così caldi, che pur essendo marzo, il freddo, leggermente pungente non si sente.  A questo brindisi di fine serata, ci ho partecipato, ma a causa d dall'alcool in corpo, dalla voglia e da altro, ricordo solo di essermi ritrovata nuda in mezzo a tante e tanti altri, ricoperta da nettare di vari uomini, intimamente desiderata prima e sessualmente dopo. Sorrido a tutto ciò che si muove dinnanzi a me, mi sento "puttana", lo devo ammettere, son attratta dal mondo e da tutto ciò che vive.

All'uscita dalla piscina, sempre nuda e così calda, che non ho sentito freddo, sebbene fosse quasi l'alba. Alzai gli occhi al cielo, c'erano delle stelle e io ho indicato la mia.

Al rientro, là dove ho lasciato i vestiti, nella borsa ho trovato una busta con un assegno, firmato con una sigla. È una serata unica nel suo genere e stile. Allegata nella stessa busta ho visto un foglietto con su scritto poche e semplici parole: "Non importa quanto mi sei costata, ma quello che ora sei diventata, benvenuta EVA"




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