XV parte
Euridice e Cristina marciavano per la città a passo sostenuto,i due guerrieri inpacciati dall armatura e dal mantello arrancavano,ogni tanto la regina si voltava e rivolgeva graziosi sorrisi ad Attila,il re sorrideva con fierezza
-Vai Crimilde!io sono avvezzo a marciare con le mie truppe ,non temere per me!
Ildebrando al contrario era sempre più cupo e si muoveva di malavoglia
Arrivarono al cineclub delle guardie giurate,davanti all edificio era parcheggiato il Mercedes 3000 di Ago
Cristina apri una porta blindata,l aveva chiusa con cura tre giorni prima ,durante il suo onomastico,sali per una breve rampa e giunta sul soppalco indico a Euridice la tela dove si proiettava il film
Euridice guardo 'con attenzione:sembrava un film in bianco e nero degli anni trenta
Ma ben presto la sua attenzione fu distratta da una scena raccapricciante che si svolgeva in platea:una dozzina di uomo ubriachi o drogati si aggiravano vicino a un tavolo,dappertutto, chiazze di vomito e di feci,dal gruppo di derelitti si alzavano ancora fioche voci di soccorso
-Aiuto aiuto !grido 'Ago e sollevava speranzoso le braccia vedendo la sorella
Cristina non ci fece caso,era presa dalla pellicola,muta,che scorreva sulla tela ,spiego 'flebilmente a Euridice
-Guarda !devi fare attenzione,tra poco si aprirà una porta e i due protagonisti parleranno,tu,tu che leggevi sulle labbra di Lucio ogni sillaba pronunciata,tu devi dirmi cosa dicono!
Euridice in un primo momento la guardo 'esterrefatta ,poi memore delle cartelle ciniche di Glauco,lette di soppiatto, assenti 'alla richiesta,guardo',sillabo':
-quello che apre la porta dice,ciao Ago,perché mi punti contro una pistola?l altro gli dice,devi morire!allora il giovane sulla porta gli dice,ma cosa fai?io sono il marito di Cristina,il padre dei tuoi nipoti,l altro Ago ,spara,dicendo,Cristina e' mia lo è sempre stata!spara ancora,Silvestro cade a terra.
Cristina piange sconsolata
Oh Ago !come hai potuto?
Crimilde si dispera
Oh Hagen come hai potuto?
Euridice continua astuta
-adesso Ago parla si suoi uomini,dice
-Adesso il bottino e 'nostro!nessuno si può frapporre tra noi è dieci milioni di euro!
Cristina spirante di furore guarda le larve che barcollano nella platea si volge ad Attila e dice:
-Mio re ,mio sposo,affido a te la mia vendetta!così gli disse consegnandogli una lama
Attila non si fece pregate e si precipito 'nella sala inferiore
Cristina consegno'un coltello affilato ad Euridice
-Tu mi aiuterai!
Euridice la guardo 'esitando
-Cosa ci guadagno?altri anni di carcere ,l ergastolo?questa e ' una strage!
Cristina la rassicuro'
-Domani partirà un conteiner di mio fratello per l America Latina,Yucatàn,
Io ti darò dei documenti falsi,la potrai cominciate una nuova vita
Euridice,afferro l arma e scese la breve rampa,gli uomini debilitati dalle droghe e da tre gioni di digiuno non opposero resistenza,la mattanza fu spaventosa,il sangue allago'tutta la platea,Cristina aspetto' che Euridice sgozzasse suo fratello Ago,poi si allontanó seguita da un taciturno Ildebrando.
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