IL MOMENTO TANTO ATTESO
AGOSTO, VILLA MALFOY
In una stanza poco illuminata seduto su un grande letto a baldacchino circondato da spesse tende di velluto, c'è un ragazzino di 11 anni, capelli d'argento e occhi azzurri come l'oceano.Draco stringeva con entrambe le mani la lettera di ammissione alla scuola di Stregoneria e Magia di Hogwarts. Sul volto comparve un sorriso sghembo, ma allo stesso tempo si sentiva preoccupato, i palmi che cominciavano a sudare.
Era stato preparato fin da bambino a questo grande momento, il momento di far valere il suo stato di Purosangue, di portare alto il nome della famiglia Malfoy.
"Draco scendi! C'è la colazione!" Narcissa chiamò il figlio dal grande salone, mentre il loro elfo domestico Dobby disponeva sul lungo tavolo di marmo nero una straordinaria quantità di pietanze deliziose.
"Mia Signora." Si inchinò l'elfo in modo così teatrale che la punta del suo lungo naso toccò quasi il pavimento. Narcissa lo liquidò con un gesto della mano, senza nemmeno guardalo, in un baleno Dobby sparì con un pop. In quello stesso istante Draco varcò la soglia della stanza, la lettera ancora in mano, ormai l'aveva letta una decina di volte.
"Tuo padre è già uscito, ti accompagnerò io a Diagon Alley a prendere le cose che ti occorrono." Disse sua madre mentre tagliava una grossa fetta di torta alla melassa e gli versava un bel bicchiere di succo di zucca.
Draco fece solo un cenno con la testa limitandosi a fare colazione in silenzio, senza mai guardare sua madre.
"Vado nella mia stanza a prendere una cosa, poi possiamo andare." Disse posando le posate d'argento sul piatto vuoto. Narcissa alzò lo sguardo, i loro occhi si incontrano, fece un sorriso e poi come in un sospiro aggiunse "Siamo molto fieri di te Draco, vedrai, non ci deluderai, in fondo sei un Malfoy, una delle Sacre 28, tutti ti ameranno."
A quelle parole il ragazzo non seppe rispondere e le sue viscere si attorcigliarno, fece un gran sorriso e tutto fiero lasciò la madre per salire al piano di sopra.
Si guardò allo specchio, i suoi capelli brillarono alla luce del sole che filtrava dalla finestra, il piccolo elfo aveva già rifatto il suo letto e la stanza appariva immacolata, il baule aperto per terra in attesa di essere riempito.
Draco raccolse la lista delle cose da comprare per la scuola e scese le scale di corsa.
"Bene, possiamo andare allora." Disse in tono solenne Narcissa avviandosi verso il grande portone d'ingresso.
All'esterno l'aria era calda, il sole splendeva alle prime ore della mattina illuminando così il grande parco di Villa Malfoy, dove una decina di pavoni bianchi camminavano assopiti sull'erba perfettamente tagliata.
Narcissa prese per mano Draco e insieme costeggiarono le late siepi che portavano fino al cancello in ferro battuto.
Il ragazzo si sentiva euforico, di lì a poco avrebbe comprato la sua prima bacchetta, e tutte le cose necessarie per cominciare l'anno scolastico, sapeva già, o almeno in parte, quale fosse il suo destino, diventare un Serpeverde come i suoi genitori prima di lui.
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