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Capitolo 25

È mattina, purtroppo.
Non avrei mai voluto che venisse giorno, è sempre così ma oggi più delle altre volte.
Perché da oggi si cambia tutto.
Vado in cucina, Claudio sta preparando la colazione come al solito, però sembra strano.

-Tutto bene?- gli chiedo spaventandolo, non si era accorto della mia presenza.

-È difficile adattarmi a questa situazione.
Mi sento un estraneo...-
Come posso dargli torto?
Ha ragione, lui non c'entra niente con tutto questo.
Però probabilmente può essere utile averlo con noi.

Darren entra in cucina barcollando, ha delle occhiaie ben visibili e sbadiglia ad intervalli di 30 secondi, a quanto pare non ha dormito molto.

-Dormito bene?-

-Una meraviglia!- mi risponde in modo palesemente ironico -ho pensato tutta la notte a come potresti agire.
Hai detto di voler vedere tua madre, no?
In questo caso hai bisogno d'infiltrarti nell'azienda di Arturo senza farti vedere, di conseguenza bisogna fare il lavoro più banale ma anche complicato, ossia bloccare ogni singola telecamera, per farlo però abbiamo bisogno di un computer e sopratutto di un esperto in questo campo.-
Non ci vuole tutta la notte per un piano del genere, probabilmente avrà fatto anche altro, ma non credo sia il momento per cose del genere.

-Adriano!- esclama Claudio.
Mi ero dimenticata della sua esistenza, per tutto questo tempo le uniche persone che avevo in mente erano Darren, Arturo e Claudio.
Per fortuna Claudio si è ricordato di lui, probabilmente avremo una buona probabilità che accetti l'incarico.

-Pronto, Adriano?- dice Claudio appena inizia la chiamata, ha il vivavoce così tutti possiamo sentirlo.

-Qualcosa di lavoro immagino- risponde Adriano, sempre sbrigativo come al solito.

-Intuitivo come sempre.
Quando potremmo venire a casa tua?-

-Non è intuitivo, ormai mi chiami solo per quello.
Comunque puoi venire quando vuoi, anche adesso.-

Con i gesti comunico qualcosa a Claudio e lui dice subito -tra venti minuti io ed Amity saremo lì.
Porteremo anche un'altra persona se non ti dispiace.-

-Ho capito tutto, vi aspetto.-
Come ha fatto a capire?
O l'ha detto tanto per?
Possibile che sappia sempre tutto?
Qui qualcosa non mi torna...

-Tu devi essere Darren- esclama Adriano girandosi con la sedia, ha capito tutto veramente.
Eppure... non ricordo di avergli detto il suo nome... che l'abbia letto da qualche parte.
Oppure, la cosa più ovvia... è che Claudio gli abbia parlato dei fatti miei, però prima al telefono ha detto che lo chiamava solo per lavoro, oppure era una finta?
Non sono per niente tranquilla adesso che ho scoperto che c'è qualcosa che non quadra...

-Sì, sono io- risponde solamente Darren, non sembra per niente contento, come se lo fosse stato in questi ultimi tempi... però ha una faccia strana, sembra irritato da qualcosa.
Devo chiederglielo senza farlo notare agli altri due.

-Riusciresti a bloccare le telecamere di un'azienda?
Dobbiamo infiltrarci e non vogliamo essere scoperti- chiede Claudio con gentilezza.

-Il verbo con cui hai iniziato non è di mio gradimento, comunque... sì, dopotutto riesco a fare qualsiasi cosa col mio computer.
Qual'è il nome dell'azienda?-
Ecco una cosa di cui ho ignorato l'esistenza prima di venire qua: il nome dell'azienda.
Come ho fatto a non pensarci subito?
È la cosa più importante conoscere il luogo dove si sta andando, a quanto pare sono stata troppo frettolosa.
Però adesso che ci penso... Darren lo sa di sicuro il nome dell'azienda, dopotutto ci ha lavorato, non direttamente ma lo saprà comunque.
Guardo Darren facendogli capire che è lui che deve rispondere, lui però rimane in silenzio, mi avrà capita almeno?

-Darren...- dico notando che non apre bocca -solo tu sai il nome dell'azienda... perché io non ne ho la più pallida idea.-

Lui rimane ancora in silenzio, sembra che sia in un altro mondo, un mondo tutto suo.
Gli schiocco le dita davanti alla faccia per cercare di farlo tornare alla realtà, lui mi prende la mano e la stringe, a quanto pare non era incantato... però poteva farlo capire in un altro modo.

-Ho molto tempo libero oggi, ma non ho voglia di stare tutto il giorno qui solo per sapere il nome di un'azienda- dice Adriano alzandosi dalla sedia, non l'ho mai visto in posizione eretta, iniziavo a pensare che non potesse camminare -io me ne vado al bagno, vorrei avere il nome per quando torno.-
Penso sia una fortuna il fatto che se ne sia andato, così posso tranquillamente chiedere a Darren cosa c'è che non va, Claudio è ancora con noi ma questo al momento è irrilevante.

-Lui sa già il nome dell'azienda- dice Darren senza che gli chieda nulla.
A questo punto non mi stupirei se lo sapesse già, ma sarei curiosa di sapere come ha fatto a capirlo, e anche come fa Darren a sapere che Adriano è a conoscenza di quest'informazione.

Come se mi avesse letto nel pensiero, Darren indica una cartella, il nome che c'è scritto sulla cartella mi è familiare:
F.O.S.T.
Future of science, technology.
È il nome di una delle aziende più conosciute riguardo le tecnologie più avanzate, specializzata sopratutto sui macchinari.
Credo sia l'azienda per cui lavora Adriano.
So che di recente l'azienda ha annunciato in una rivista abbastanza nota di voler espandersi in più categorie sempre riguardanti la scienza.
Qualcosa riguardante la biologia... biochimica nello specifico.

Adesso ho capito tutto anche io, in ritardo ma meglio tardi che mai.
Adriano ha sempre saputo tutto sin dall'inizio solo perché anche lui faceva parte di questo gioco infernale, forse indirettamente ma è coinvolto lo stesso.
Non possiamo chiedere a lui, potrebbe tirarci un tiro mancino e mandare all'aria tutto.
Se solo l'avessi saputo prima... no, probabilmente anche se l'avessi saputo non avrei migliorato di molto la situazione, purtroppo non sono brava a cambiare piano in corsa.

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