Resta ancora un po'
Dormii sul divano e stavolta lui non venne a prendermi.
Presi sonno verso le cinque del mattino perché la rabbia che provavo verso di lui non mi faceva chiudere occhio. Provarci con me dopo avermi praticamente sbattuto in faccia la sua scappatella? Ma davvero era così stupido?
E io che stavo quasi per cascarci....
Mi svegliai il mattino seguente con un gran mal di testa. In casa c'era silenzio, probabilmente dormiva ancora, e io ne approfittai per lavarmi e vestirmi nel modo più veloce possibile, così da uscire senza doverlo per forza incrociare. Cosa praticamente impossibile visto che quando entrai in stanza per prendere la mia roba, lui non c'era. Questa cosa fu positiva per me a dire il vero, anche perché potei fare le cose con più calma. Non mi importava sapere dove fosse o perché era uscito nel bel mezzo della notte, volevo solo andare a lavoro e prendere quell'appartamento.
Arrivai in negozio in perfetto orario ed April mi accolse a braccia aperte. Quel giorno decisi di mettere Max accanto a me, così da poterlo coccolare ogni volta che mi andava e la nonna di Cameron sembrò apprezzare questo gesto. Iniziava ad essere anche il mio preferito.
<<Hai poi trovato l'appartamento giusto per te?>> chiese la dolce signora quando ancora non c'era neanche l'ombra di un cliente.
<<Vado a vederlo oggi. Speriamo sia davvero quello giusto.>>
<<Come lo vorresti?>>
<<Mi basta un letto, un bagno e una cucina.>> scherzai.
Lei rise, facendo uno strano cenno con la mano prima tornarsene di là per dare da mangiare ai suoi amati uccellini.
La giornata filò liscia e Max restò tutto il tempo accanto a me ad accogliere i clienti col suo bellissimo musino nero. Ogni minuto che passava lo adoravo sempre di più.
A fine giornata mi seguii persino fino all'ingresso e mi diventò il cuore piccolissimo quando dovetti lasciarlo lì dentro, ma non potevo portarlo a casa di Cameron e io non avevo ancora una casa tutta mia.
<<Finalmente sei uscita!>> udii all'improvviso.
<<Zed!>> andai ad abbracciarlo. <<Pensavo che non saresti più venuto visto che non mi hai nemmeno mandato un messaggio tutto il giorno.>>
<<Scusami, ho avuto a che fare con cose scomode ma non sarei mai mancato al nostro primo appuntamento.>>
Mi imbarazzai in un primo momento, poi mi prese per mano, rompendo il ghiaccio.
L'appartamento distava cinque minuti a piedi dal negozio e quando arrivammo lì, un uomo calvo sulla cinquantina ci stava già aspettando.
<<Salve, lei dev'essere la signorina Cassie White!>> disse appena gli andai incontro.
<<E lei il signor Williams, molto piacere di conoscerla.>> dissi stringendogli la mano. <<Lui è Zed invece, un mio amico.>> sorrisi ad entrambi e si strinsero la mano.
Entrammo nel palazzo e prendemmo l'ascensore per salire al quarto piano. La casa in questione era la prima sulla destra e il signor Williams aprii la porta, permettendo a me di entrare per prima.
<<Wow...>> esclamò Zed, dando voce ai miei pensieri.
I muri erano di un Bordeaux brillante fantastico, la cucina era immensa e avevo a disposizione anche un isola. Man mano che scorrevano i miei occhi si deliziavano, la sentivo già mia. La stanza da letto era grande, forse troppo solo per me, ma per il resto non trovai nessun difetto in quella casa. C'era persino un balconcino carinissimo con un tavolino da aperitivo e due sedie. Lo adoravo.
<<Le piace?>> chiese impaziente il signor Williams.
<<È...fantastico.>> risposi sognante.
<<Sono contento della sua reazione, davvero. La casa ha tutti i comfort ed è vicinissima a tutti i servizi che le potrebbero servire come supermercati, farmacie e banche.>>
<<La prendo!>>
<<Sei sicura?>> chiese Zed.
<<Tu non la prenderesti?>>
<<È sicuramente bellissima, ma è anche la prima che vedi.>>
<<Mi basta. La sento già mia.>>
<<D'accordo.>> sorrise.
<<Allora posso uscire il contratto?>> chiese fiero il signor Williams.
Annuii e continuai a guardare la mia nuova casa. Zed mi teneva per mano e io, anche se non riuscivo a capire perché, pensavo a Cameron. Non lo pensavo per quello che era successo quella notte ma perché non trovarlo a casa al mio risveglio mi aveva dato una strana sensazione.
<<Che c'è piccola?>> chiese Zed.
<<Come?>> mi svegliai dai miei pensieri. <<Nulla. Nulla.>>
<<Allora signorina White se per lei va bene possiamo procedere alla firma.>> tornò frettoloso il tipetto calvo.
Firmai qualcosa tipo sei fogli, ovviamente dopo averli letti tutti. Non riuscivo nemmeno a contenere la gioia perché era la prima casa tutta mia in diciannove anni di vita. Era già arredata quindi avrei dovuto solo prendere le poche cose che avevo da Cameron e potevo già viverci.
Quando il signor Williams, contento come una pasqua, ci lasciò da soli potei finalmente saltare sul letto per provare la sua comodità. Questo forse avrei dovuto farlo prima di firmare ma mi vergognavo.
<<Esito finale?>> chiese divertito Zed guardandomi saltellare.
<<È super comodo!>> annunciai ricomponendomi.
<<Adesso ti va se andiamo a prendere la tua roba e poi a cena?>>
<<Se non ti dispiace a prendere le mie cose voglio andare da sola, anche se non è stato il coinquilino perfetto si merita un saluto e un ringraziamento. Ma possiamo andare a cena, ho una fame da lupi!>>
Pensavo l'avrebbe presa un po' a male, invece capì e mi aprì la porta per farmi uscire.
Mangiammo in una pizzeria lì vicino e man mano che portavano cibo e bevande mi resi conto che avrei dovuto fare la spesa il mattino seguente perché in casa non avevo praticamente niente. Mentre Zed mi raccontava del suo ultimo anno di liceo io pensavo alle parole che dovevo dire a Cameron. Era scortese lo so, ma non era facile per me concentrarmi. Gli avevo già detto che sarei andata a vedere una casa ma non è la stessa cosa di dire "me ne vado". Credo sia la frase più triste del mondo, significa "ti lascio da solo", "arrivederci" o può significare anche "Addio".
<<Non mi stai ascoltando vero?>> mi toccò una mano Zed.
<<Scusami.>> abbassai lo sguardo.
<<Pensi a quando lascerai la casa di Cameron?>>
<<In effetti si. Comunque ci sono stata bene lì dentro quando lui scendeva col piede giusto dal letto la mattina.>>
<<Ti piace?>>
Quella domanda parve così scontata, così insensata e fuori luogo che l'acqua che stavo bevendo mi andò di traverso.
<<Cosa? No!>>
<<Sicura?>>
<<Zed, questo è il peggior appuntamento della mia vita lo sai? Non puoi chiedermi se mi piace un altro ragazzo se accetto di uscire con te!>> cercai di scherzarci su.
<<Allora stai dicendo che ti piaccio io?>> insistette.
<<Per quello che conosco di te si, possiamo dire che mi piaci.>> scrollai le spalle e il suo sorriso mi fece dimenticare tutte le mie preoccupazioni.
Una volta tornati indietro, mi lasciò esattamente davanti alla porta di Cameron e mi salutò con un bacio sulla guancia. Stavolta dovetti aprire io, non spuntò Cameron da nessuna parte.
<<Cam?!>> urlai. <<Sei a casa?>>
Controllai in salotto, nella sua stanza e persino in bagno ma niente, nemmeno l'ombra. Era già tardi e non volevo tornare a casa sola a notte fonda così gli scrissi un biglietto:
"Come già annunciato, sono andata a vivere nella mia nuova casa. Si trova poco lontano da qui quindi magari ci incontreremo ogni tanto, spero. Volevo aspettarti ma è tardi quindi prendo le mie cose, lascio le chiavi qui e ti auguro una buonanotte. -Cassie"
Ammetto che mi dispiaceva un po' però era affetto che proveniva solo da parte mia, gli ero solo d'intralcio lì e non potevo ignorare la cosa.
Quando la mia borsa fu pronta diedi un ultima occhiata a quel bellissimo appartamento da single immaturo e mi avvicinai alla porta. Quando la aprii trovai Cameron seduto sulle scale.
<<Va...tutto bene?>> chiesi guardandolo immerso nei suoi pensieri.
<<Certo. Perché non dovrebbe?>> si alzò e avanzò per entrare in casa.
<<Sei ubriaco?>>
Barcollava e il suo modo di parlare era uguale a quello che aveva mio padre la sera.
Ogni sera.
<<Non sono ubriaco.>> si avvicinò al tavolino della cucina e prese il bigliettino, dopo che lo lesse lo stropicciò e lo buttò per terra.
Fu un colpo al cuore.
<<Senti io me ne vado.>> quando guadagnai la porta però sentii un tonfo.
Tornai indietro quasi correndo, col cuore in gola per lo spavento. Lo trovai seduto a terra, probabilmente mentre si rialzava dopo essere caduto. Spazientita posai per terra la mia borsa e lo aiutai a mettersi a letto.
<<Dove si trova questa casa?>> chiese mentre gli toglievo la maglietta.
<<Qui vicino.>>
<<Qui vicino dove?>>
<<All'angolo fra il negozio di tua nonna e la pasticceria rosa.>> sbuffai.
<<Stai andando a dormire lì quindi? adesso?>>
<<Si Cameron.>>
Tolsi anche i suoi pantaloni e lo aiutai a mettersi sotto le coperte.
<<Perché ti sei ridotto così?>> chiesi.
<<Ho perso una scommessa.>>
<<Che tipo di scommessa?>>
<<Non credo tu voglia davvero saperlo.>>
<<Fa come ti pare!>> alzai le mano al cielo.
<<Che fai adesso?>> chiese vedendomi prendere la borsa.
<<Sto andando a casa mia. Non posso andarmene a notte fonda da sola in giro per Brooklyn.>>
<<È già notte fonda. Resta qui.>>
<<Sono le undici.>>
<<I malviventi ci sono anche alle dieci.>>
<<Non capisco, mi tratti sempre male e adesso che finalmente tolgo il disturbo cerchi di trattenermi.>>
<<Io non ti sto trattenendo...>>
<<Ciao Cameron.>> alzai gli occhi al cielo.
<<D'accordo...>> sbuffò. <<Forse voglio trattenerti qui con me.>>
<<Questo è evidente. Quello che non capisco è perché?!>>
<<Non lo so perché cazzo!>> urlò. <<Resta solo stanotte. Domani te ne andrai nel tuo stupido appartamento e farai quello che cazzo ti pare con Zed o con chi vuoi tu!>>
<<Che c'entra Zed?>>
<<Me lo ha detto che uscirete insieme da oggi.>>
<<E anche se fosse che ti importa?>>
<<Sei proprio una stupida.>>
<<Dovrai essere più gentile se vuoi che resti stanotte.>>
<<Non pregherò nessuno.>>
Presi un bel respiro lungo e cercai di calmarmi, dopodiché tolsi i pantaloni e mi infilai nel suo letto insieme a lui. Sarei rimasta un ultima notte.
Spazio autrice:
Buongiorno bellezzeeeee❤️❤️ e buona Domenica 😜
Innanzitutto GRAZIE mille per i complimenti e le visualizzazioni, giuro che anche se non sono un milione mi rendono estremamente felice!
Per questione di lavoro (faccio la tatuatrice) non sempre posso aggiornare ogni giorno ma almeno 1/2 capitoli a settimana ve li assicuro sempre!
Potrei chiedervi di pubblicizzarmi con i vostri amici? Sarebbe un sogno per me arrivare a più gente possibile con la mia storia. Soprattutto perché mi sta tremendamente a cuore! ❤️
Un bacio grande e grazie ❤️❤️❤️
~Serena
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