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Il grillo

<<E non ti ha chiamata?>>

<<Nessuna chiamata, nessun messaggio. Niente.>> sbuffai parlando al cellulare con Sam.

<<Sai, adesso che ci penso, c'è qualcosa che non mi quadra.>>

<<Che intendi scusa?!>>

<<Quella notte Cameron stava con noi al pub, è andato via ma nessuno del gruppo si è allontanato oltre lui. Quando Adam ha ricevuto la sua telefonata ha cambiato espressione ed è comprensibile ma sembrava esserci di più. Non ti sembra strano? Di solito scappa per proteggerlo, stavolta sembrava... Non lo so, spaventato?>>

<<Perché mai?>>

<<Non ne ho idea, ma devo scoprirlo. Ci sentiamo più tardi bimba, mi manchi.>>

<<Mi manchi anche tu.>> riattaccai e scesi dal letto.

Adam spaventato? Mi veniva difficile crederlo. Lui era sempre super protettivo con Cameron, ma ero fiduciosa, Sam avrebbe scoperto come stavano realmente le cose. Era una sua dote naturale.

Tornai da Hank e Brody, un po' sonnecchiante visto l'ora tarda.

<<Ancora sveglia?>> chiese con dolcezza la generazione più giovane.

<<Si, non prendo sonno.>> sibilai mettendomi su uno degli sgabelli.

<<Come mai?>>

<<Non lo so, so solo che la mia amica Sam parla parecchio.>> sbuffai in un risolino. <<Domani torno a casa, devo tornare a lavor, ma prima usciamo ok? Domani mattina andiamo a fare un po' di compere.>>

<<Ci sto! Sono stanco di vedere solo zio Hank e i tizi che fanno a botte qua dietro!>> alzò gli occhi indicando la porta che dava sul retro.

CAMERON

<<Dallas!>>

<<Sullivan!>>

<<Dove sei stato amico?>> mi abbracciò e tornò sul suo posto.

<<In giro.>> vaneggiai guardandomi intorno.

<<C'è qualche problema? Sembri preoccupato.>>

<<Niente di preoccupante.>>

<<Avanti, parla! C'entra la misteriosa ricomparsa del grillo in città?>>

<<Ne sei già al corrente quindi..>>

<<È un problema, ma ormai ha poca gente su cui contare da queste parti. Vedrai che resterà poco.>>

<<Credo che abbia già fatto abbastanza danni. Al sottoscritto.>>

<<Che genere di danni?>>

<<Un paio di sere fa stavo cazzeggiando al pub come al solito, c'era movimento, più del solito. Adam sembrava agitato, io non capivo perché ma poi mi è arrivata una telefonata. Mi ero appena liberato di una tipa che non si scollava, ero nervoso e ho risposto male. Dall'altra parte c'era un uomo che mi diceva che Adam doveva uscire dal giro oppure ci avrebbero fatti fuori entrambi. La tipa nel frattempo mi ha chiesto di accompagnarla a casa e ingenuamente ho accettato, quando siamo arrivati dove mi ha indicato c'erano dei tizi che ci aspettavano. Non ho visto i loro volti, uno l'ho picchiato, ma sono riuscito a notare soltanto il tatuaggio sulla mano di uno di questi. Era un piccolo teschio.>>

<<Cazzo!>> esclamò Igor <<Non dirmi che hai fatto cazzate Dallas!>>

<<Mi hanno minacciato, io avevo bevuto... Alla fine ho notato che anche quella donna aveva quel simbolo tatuato sul dorso della mano e ho inveito su di lei, dopo che uno di loro l'ha chiamata "amore".>>

<<Hai picchiato una cazzo di donna?!>> urlò.

<<No!!!>> risposi sbarrando gli occhi <<Cazzo, no! Come ti viene in mente? Me la sono semplicemente fatto davanti ai loro occhi.>>

<<Spiegato quell'occhio nero.>> rise, rilassandosi.

<<Smettila di fare il coglione! Adam è preoccupato.>>

<<Per cosa? Ti sei solo scopato una che prima ci aveva provato con te! Che sarà mai!>>

<<Si ma potrebbe essere collegata al Grillo secondo lui. Cioè, chi altro avrebbe fatto tutto ciò solo per minacciarmi?>>

<<Ti ha detto che doveva uscire dal giro. Adam in che giro si trova?>>

<<Lo sai com'è Adam, lui fa un po' qui e un po' lì. È già successo che si incasinassero le situazioni ma con gente meno pericolosa.>>

Sullivan mi guardò male e poggiò il bicchiere pieno di liquido ambrato con violenza sul tavolino di legno, dopodiché si avvicinò a me.

<<Dallas, ma hai paura?!>> chiese col viso serissimo di chi stava per tirarti un pugno.

<<Io non ho mai paura.>> risposi avvicinandomi di più.

<<Allora che cazzo di paranoie ti stai facendo?!>> urlò <<Cameron Dallas ha sempre uscito le palle! Esci queste palle avanti!>> urlò ancora e sentivo lo sguardo di tutti i presenti addosso. <<FORZA CAZZO!! ESCI QUESTE PALLE!>>

Mi allontanai, guardai i presenti e sorrisi maliziosamente verso Sullivan. Sentivo risalire il Cameron che mi ero lasciato alle spalle per Cassie.

<<Come vuoi!>> esclamai, tirando giù i pantaloni di fronte a tutti.

Sullivan iniziò a ridere divertito e fiero, gli altri alcuni si girarono, il resto brindava verso di me. Li avevo di nuovo tutti ai miei piedi.

Spazio autrice:

Ciaoooo❤️ sto aggiornando tipo due volte al mese, perdonatemi ma non riesco a fare meglio di così! Sto lavorando tanto e il tempo per scrivere è davvero poco però "OGNI TANTO RITORNANO."
Ho ricevuto parecchi messaggi tipo "ma chiudi la storia?", "ma è vero che non la continuerai?" NO RAGAZZI, NON CHIUDO UN BEL NIENTE😅 CONTINUERÒ A SCRIVERE E VI ROMPERÒ ANCORA CON LA STORIA DI CASSIE E CAM, ANCHE PERCHÉ CI TENGO TANTISSIMO.

Detto questo, vi saluto.  Grazie sempre 🌹💋

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