Cinema
Camminai lentamente per quella stradina, mi piaceva l'aria che aleggiava in quel posto. Pensavo alle parole di Cameron e al fatto che di lì a poco avrei rivisto Hank. Chissà come se la passava.
Controllai il cellulare un paio di volte, aveva detto che ci saremmo sentiti "più tardi" ma niente, il solito Cam. Che poi non capivo nemmeno perché mi importava..
Quando arrivai nel portone di casa mi ricordai di non avere le buste della spesa in mano. Avrei voluto rompere qualcosa dal nervoso. Ormai il negozio era chiuso e non potevo di certo disturbare April per prendere quei sacchetti, ma come potevo fare?
Per un attimo mi venne in mente che sarebbe stata un ottima scusa per andare a casa di Cameron, poi però mi venne in mente il volto di Zed e cacciai via quell'idea del tutto insensata dalla mia testa.
Arrivata sul mio pianerottolo decisi fra me e me di ordinare una pizza a domicilio e qualche bottiglia d'acqua, così da poter passare la notte senza morire disidratata. Per fortuna almeno la tv non lasciava a desiderare, così avrei potuto guardare le mie serie tv preferite in pace. Impiegai tre secondi ad ordinare una capricciosa con tanto formaggio filante, nel frattempo andai a fare una doccia.
I pensieri scorrevano insieme all'acqua e dopo aver risciacquato i miei capelli biondi da tutto lo shampoo che gli avevo buttato, sentii il campanello suonare.
Uscii quasi di corsa, senza nemmeno preoccuparmi di asciugarmi e indossai l'accappatoio. Presi i soldi in fretta, urlando un "un attimo!" forzato mentre cercavo di non far cadere la borsa per terra per via delle mani bagnate e alla fine, dopo una specie di lotta, andai ad aprire.
<<Scusi per l'attesa..>> alzai un attimo gli occhi, porgendogli i soldi ma quel fattorino non sembrava affatto un fattorino. <<Cameron?>>
<<Cinque dollari? Direi che valgo un po' di più!>> ridacchiò entrando in casa.
<<Ma che ci fai qui? Anzi, come fai a sapere pure la porta?>>
<<Sei nuda?>> chiese ignorando le mie domande e guardandomi bene.
<<Ero sotto la doccia, pensavo fossi la mia pizza.>> alzai gli occhi al cielo. Era sempre il solito.
<<Pizza e ragazza nuda è il sogno di qualsiasi ragazzo! Ho appena deciso di restare qui a cena.>>
Dondolai la testa a destra e a sinistra ridacchiando. Era un mascalzone ma non potevo nascondere il fatto che mi faceva piacere vederlo nella mia nuova casa.
<<Va bene per la pizza, ma vado a vestirmi.>> risi.
<<Uffa!>> borbottò.
Tornai in bagno e iniziai ad asciugarmi, sentivo il cuore battere a due mila dentro il petto. Non riuscivo a non pensare al fatto che lui era di là, a casa mia, e che era venuto di sua spontanea volontà probabilmente perché voleva passare del tempo con me. Non riuscivo a togliermi quel sorriso ebete dalla faccia.
<<Sto morendo di fame!>> dissi tornando in salotto.
<<È già arrivata! Devi solo sederti a mangiare.>>
Lo trovai seduto sul divano intento a smanettare col telecomando, con la pizza fumante davanti.
<<Qui ci sono i soldi. Non l'ho sentito nemmeno suonare.>>
<<Lasciali pure lì, stasera offro io!>>
<<No, una volta acquisita la mia indipendenza direi che non posso farmi offrire la prima pizza nella mia prima casa.>>
<<Certe volte fai discorsi davvero strani.>> corrucciò le sopracciglia. <<Comunque ormai è fatta! Mi sono reso conto che avrei dovuto farlo prima.>>
<<Cosa? Offrirmi la pizza?>>
<<Offrirti qualcosa... Uscire con te. Insomma, ti ho decisamente trascurata per tutto il tempo e capisco che è anche per questo che te ne sei voluta andare da casa mia.>>
Lo guardai per qualche istante con aria sognante. Davvero Cameron si stava comportando in quel modo con me? Stavo dormendo? Era un sogno?
<<Io me ne sarei andata comunque Cameron, non è colpa tua. Sono arrivata qui grazie a te e hai fatto abbastanza, non potevo rimanere per sempre a casa tua.>>
<<Perché no?>> chiese.
<<Come perché no? Perché tu troverai una fidanzata prima o poi e non credo che la mia presenza in quel caso sarà gradita e poi perché è la tua privacy, la tua casa, è un posto solo tuo. >>
Mentre mangiava un pezzo di pizza si bloccò e lo riposò sul cartone.
<<Troverò una fidanzata prima o poi?>>
Il suo sguardo era davvero pesante. Guardandolo bene, mi resi anche conto della sua immensa bellezza. Insomma, togliendo i lividi qua e là era veramente perfetto in viso.
<<Si..>> risposi. Incapace di smettere di guardarlo.
<<Non ho in programma nessuna fidanzata.>>
<<E Leila?>>
<<Sai che me la faccio e basta.>>
Dopo questa frase si rese conto della mia espressione del tutto schifata e cambiò tono di voce.
<<Insomma..>> riprese << Sa che non provo nulla per lei e continua a venire a letto con me. È consensuale, non le prometto amore eterno e per lei va bene.>>
<<Ma lei prova dei sentimenti per te?>>
<<Si.>> abbassò la testa.
<<Te lo ha detto in faccia?>>
<<Mi sussurra ti amo ogni volta che finiamo di scopare.>>
Il suo volto divenne di colpo un ammasso di rughe. Corrucciò le sopracciglia, probabilmente rendendosi conto solo adesso del fatto che quella situazione fosse uno schifo.
<<E come fai? Cioè, non provi tenerezza per lei?>>
<<Lei mi aiuta in questo modo quando magari ho bisogno di affetto.>> ammise.
<<Non si usa così la gente..>>
<<Per lo meno non la illudo.>>
Notando il suo sguardo triste mi avvicinai di più a lui e lo abbracciai. Non ci pensai due volte perché sapevo che mi sarei fermata se lo avessi fatto.
<<Facciamo così: da adesso ogni volta che avrai bisogno di affetto verrai da me. Magari non posso offrirti le notti di fuoco che ti offre lei ma faccio una buonissima cioccolata calda.>> ridacchiai.
<<Parli sul serio?>> chiese, restando serio.
<<Certo che parlo sul serio. Non voglio che quella ragazza, seppur sia una stronza, si illuda per niente. So cosa significa e non lo auguro a nessuno.>> abbassai lo sguardo, cercando di scacciare via in pensieri cattivi di un passato amareggiante.
<<Sai cosa si prova?>>
<<Preferisco non parlarne. È una cosa che ormai è finita nel dimenticatoio per me.>>
<<Solo per te?>> alzò un sopracciglio.
<<Adesso spero per entrambi.>>
Per fortuna il discorso troncò lì e potemmo passare al gioco del domino, trovato in un ripostiglio. Forse lasciato lì da qualche bambino che ci abitava prima di me.
Cameron era proprio una frana, non riusciva a far stare in piedi due tasselli e quindi ogni volta che ci metteva le mani dovevamo ricominciare. Però non era fastidioso, tutt'altro. Adoravo passare del tempo insieme a lui, soprattutto quando si comportava in questo modo.
<<Cassie?!>> urlò dall'altra stanza mentre preparavo gli preparavo il letto visto che, più convincente dei bambini scout che vendono i dolci porta a porta, aveva deciso di restare a casa mia per vedere, a suo dire, se era sicura. Sapevo che era solo una scusa per restare con me e mi faceva davvero piacere perché nel suo essere burbero sapeva anche farti sentire speciale.
<<Che c'è?>> dissi tornando in salotto.
<<C'è questo tizio qui per te. Io vado a dormire.>> salutò con un cenno antipatico e si dileguò.
Davanti alla mia porta c'era Zed con un mazzo di fiori coloratissimi e un sorriso decisamente spento sul volto.
<<Ciao...>> disse.
<<Ciao! Entra pure!>> gli sorrisi, decisamente imbarazzata.
<<Questi sono per te.>> non finse cuore nel porgermi quegli splendidi fiori ma non entrò in casa.
<<Perché non entri?>>
<<Perché hai già compagnia e non voglio essere di troppo.>> si imbarazzò.
<<Cameron, beh, lui...>> mi impallai. <<Mi dispiace.>>
<<E di cosa? Siete solo amici no?>>
<<Si, siamo solo amici ma so che te lo aspettavi decisamente diverso il mio nuovo mondo fuori casa sua.>>
<<Che posso dirti? Se devo essere sincero lo sapevo che sarebbe andata così. Tu vedi qualcosa in Cameron, qualcosa che probabilmente nemmeno c'è però. Mi dispiacerebbe sapere che lui si comporta con te come si comporta con chiunque altra perché per quanto mi riguarda ti considero unica.>>
<<Sei davvero dolcissimo ma se pur è vero che vedo qualcosa di buono in Cameron, non è possibile che lui mi tratti come tratta le altre. Dovrebbe esserci qualcosa in più di un amicizia per far sì che questo accada.>>
<<Quindi lo stai sottolineando? Non c'è niente?>>
<<Quante altre volte devo ancora dirtelo?>> ridacchiai.
<<È che mi piaci troppo Cassie.>> mi strinse forte a se. <<Vorrei avere la possibilità di farmi conoscere come si deve e di diventare io qualcosa di più per te.>>
<<Hai detto che saremmo usciti no? Non mi hai ancora invitata.>> mi finsi offesa.
<<Oh, si, giusto.>> rise. <<Domani sera? Cena a lume di candela e poi cinema?>>
<<Sembra allettante ma domani sera devo andare a trovare delle persone nel Queens, con Cameron.>> mi dispiaceva troppo dirgli sempre che Cam veniva prima, ma era così.
<<Possiamo farlo quando torni allora.>> chiese speranzoso.
<<Non vedo l'ora!>>
<<Anche io.>> mi stampò un bacio sulla guancia e andò via con un sorrisone sulle labbra. Era proprio dolce.
Una volta rientrata sistemai per bene i fiori in un vaso e aggiunsi dell'acqua per non farli seccare.
<<Sembra la fantasia antica delle tende di mia nonna.>> borbottò Cameron, appoggiato a petto nudo sul bancone della cucina.
Una vista non poco gradevole.
<<Smettila!>> lo ripresi.
<<Dai Cassie, davvero vuoi uscire con Zed? È noioso e tragicamente problematico.>>
<<Sono due cose che si contraddistinguono lo sai?>>
<<Appunto!>> urlò. <<Immagina la noia mortale che proverai in un ristorante elegante con lui. Tutti in silenzio, col tintinnio delle posate sui piatti e gli sbadigli che proverai a placare. Per non parlare del cinema!>> la sua drammaticità mi fece quasi venire da ridere.
<<Ma al cinema si deve stare zitti!>>
<<Ma tu sei mai andata al cinema con un ragazzo?>> chiese con un espressione confusa sul volto.
<<Si.>>
<<E avete solo guardato il film?>>
<<Si Cameron. Che altro si fa al cinema?>>
<<Non posso crederci.>> si mise una mano sulla fronte.
Andò verso il divano e sistemò la TV davanti a questo. Mi invitò a sedermi e io presi tutto come un gioco. Mise intorno a me i cuscini così da ricreare una sorta di sedile da sala cinematografica e accese la tv, dopo aver spento la luce.
<<Mi spieghi cosa stiamo facendo?>> chiesi confusa.
<<Prima regola: indossa sempre una gonna quando vai al cinema.>>
<<Perché?>>
<<Perché con i jeans non tutti riuscirebbero a farti divertire. Devi essere estremamente bravo.>>
Si sedette vicino a me e mi sorrise. Io non capivo cosa volesse fare ma era divertente quella scenetta che aveva ricreato.
<<Adesso?>> dissi guardandolo.
<<Adesso inizia il film.>> indicò la TV e io mi girai verso di essa.
Dopo circa dieci minuti di "Titanic" il suo braccio si alzò, posandosi intorno al mio collo.
<<È una cosa da elementari.>> sussurrai.
Lui sorrise ma non rispose.
Diversi minuti dopo iniziò a giocherellare con i miei capelli, senza smettere di guardare il film.
Poi iniziò ad accarezzarmi il braccio, guardando me stavolta. Un espressione seria, decisa. Si avvicinò lentamente, spostandomi i capelli dall'altra parte per far sì che la sua lingua potesse appoggiarsi sul mio collo. Era una sensazione tremendamente piacevole.
<<Qualsisi cosa succeda adesso ricordati che è una dimostrazione. Non andrò oltre, a meno che non sia tu a chiedermelo.>> sussurrò nel mio orecchio. Io annuii.
Iniziò a scendere con le labbra. Baciò ogni strato di pelle che gli capitò sotto le labbra, saltando il seno. Arrivò sui jeans e con una mano aprii il bottone e la cerniera. Poi mi sorrise.
Avevo i brividi.
Mentre afferrava i jeans con entrambe le mani sollevai istintivamente il sedere e lui li tirò via. Non riuscivo a pensare a nient'altro, scordai per qualche istante che era solo una dimostrazione di quello che potrebbe succedere in un cinema.
Cameron baciava le mia gambe, saliva sempre di più. Era lento, conciso, faceva aumentare una voglia che non credevo nemmeno potesse esistere nei suoi confronti. Sentii di volerlo ma non glielo avrei mai detto.
<<Qui devo fermarmi.>> disse poi col naso quasi appoggiato sulle mie mutandine. <<A meno che tu non mi chieda di finire la mia dimostrazione.>>
Successe un qualche tipo di guerra dentro di me dopo la sua frase. La parte in balìa degli ormoni mi diceva di cedere a quel ragazzo fantastico, la parte intelligente mi diceva di chiedergli di spostarsi, così da evitare la tentazione anche lei.
<<Allora?>> chiese ancora. <<Credo che tu non abbia mai provato qualcosa di così bello. Se solo mi facessi provare...>> guardava le mie mutandine bianche con così desiderio che mi sfuggì anche un piccolo gemito.
<<È meglio di no.>> dovetti dire a denti stretti.
<<Lo vuoi. Lo vedo da come respiri.>>
<<Non importa cosa voglio. È comunque meglio di no.>>
Cameron non obiettò ancora, si alzò da per terra con un ghigno sul volto. Sapevo che per lui quella era stata una mezza vittoria ma decisi di non dargli importanza per non litigare.
<<Comunque in un cinema non si possono fare queste cose. Sono atti osceni in luogo pubblico.>> ribattei sistemando i cuscini e infilandomi i jeans.
<<Io non sono mai stato arrestato.>> mi fece l'occhiolino e si diresse verso il corridoio. <<Vado a dormire.>>
<<Buonanotte!>> urlai finendo di sistemare.
Quando tutto fu in ordine decisi di andare a letto anche io. Stavo morendo di sonno e per giunta l'indomani dovevo ricordarmi di portare tutte quelle buste a casa dal lavoro.
Feci una capatina veloce in bagno, pipì che trattenevo da ore ormai e uscii libera e assonnata.
Tolsi i pantaloni prima ancora di entrare in stanza, senza nemmeno accendere la luce mi misi sotto le coperte sciogliendo i capelli e chiusi gli occhi.
<<È incredibile che tu emana così tanto calore!>> borbottò Cameron facendomi venire un accudenti.
<<Ma che ci fai tu qui?>> urlai.
<<Ti avevo detto che andavo a dormire.>>
<<E io che ti avevo preparato il letto per dormire, di là!>>
<<Ah...>> fece lui. <<Vabbè ormai sono qui quindi dormiamo. Domani dobbiamo affrontare un lungo viaggio.>>
<<Prima di partire devo riportare la spesa a casa dal negozio.>>
<<D'accordo.>>
<<E comprare le salviette umidificate.>>
<<Va bene.>>
<<Ah Cameron...>> dissi notando il suo fastidio.
<<Non hai un interruttore o qualcosa del genere?>> borbottò sonnecchiante. <<Che c'è?>>
<<Dovremmo proprio andare al cinema insieme.>>
Nella stanza calò il silenzio e si udì solo un leggero risolino.
Spazio autrice:
Ciao bellezzeeeee❤️❤️ fra poco saremo a 1000 visualizzazioni e per quel giorno usciranno non uno ma DUE capitoli! In un solo giorno ❤️❤️❤️
Comunque aggiorno solo oggi perché sono stata poco bene. Adesso mi sono ripresa e non vedo l'ora di pubblicare ancora e ancora e ancora!!!!
Comunque mi è venuta un'idea!
Siccome adoro i vostri commenti (molti mi fanno morire dal ridere, altri sono dolcissimi) ho pensato che sarebbe davvero bello se commentaste le frasi ogni volta che pensate qualcosa. Qualsiasi cosa vi viene in mente durante la lettura fatemela sapere!
Quando leggo un libro vorrei proprio farlo con gli scrittori dei miei top ma non posso farlo purtroppo perché sono cartacei, qui possiamo farlo! :D
Fatemi sapere che ne pensate... Baci ❤️
Grazie sempre ❤️❤️❤️
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