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10. Finale

"Buon compleanno!" mi svegliai di scatto mettendomi seduta, mi guardai attorno con occhi stanchi. Intorno al mio letto erano presenti tutti gli Avengers che mi stavano fissando con grandi sorrisi.

"Che cosa succede?" mormorai con uno sbadiglio, guardai l'orologio sul mio comodino e sbuffai. "Sono le 6 del mattino! Siete impazziti?" mi sdraiai e mi coprii con la coperta pronta a tornare nel mondo dei sogni dove ero finalmente in grado di mangiare senza ingrassare.

La coperta venne tolta di scatto. "Forza ragazzi, al mio 3!" esclamò Clint. "1... 2... 3!"

"Tanti auguri a te! Tanti auguri a te!" partirono a cantare tutti assieme. "Tanti auguri a Renata! Tanti auguri a te!" infine iniziarono tutti ad urlare e gioire mentre io facevo ancora fatica a ricordare quale fosse il mio nome e il perché avessi degli amici così invasivi.

"Sia maledetto il giorno in cui ho rotto l'unico lucchetto che proteggeva la mia stanza da voi." mi alzai in piedi. "Perché questo casino?"

"È il tuo compleanno." mi ricordò papà spettinandomi i capelli, come se non fossero già disastrosi. "Come ci si sente ad essere una 17enne?" domandò divertito.

"Oggi... è il mio compleanno!" realizzai infine con un sorriso. "Questo vuol dire che sono ad un passo dal diventare maggiorenne!" battei le mani entusiasta.

"Quasi." intervenne subito Steve. "Non puoi ancora votare, signorina." annuii in accordo, sicuramente non stavo aspettando i 18 anni per poter votare, ma questo non era qualcosa che andava detto a lui.

Poi il mio sguardo su soffermò su una persona in particolare. "Peter!" esclamai saltandogli letteralmente addosso.

"Auguri!" disse abbracciandomi. "Spero questo giorno sia uno dei più belli per te." mi baciò la guancia.

"Aw, lo sarà sicuramente." mi staccai. "Perché riceverò dei regali stupendi!" lui mi guardò confuso e cercai di riprendermi dal mio momento da pazzoide. "Diciamo che abbiamo una tradizione in questa torre." alzai le spalle. "A fine serata, ognuno presenta il proprio regalo al festeggiato che poi decreta un vincitore."

"Per il momento sono io." Thor alzò la mano soddisfatto. "Vincitore per 5 anni consecutivi."

"Barando." Clint fece finta di tossire e il biondo lo guardò male. "Diciamo che è una scena alquanto divertente vedere Renata che sclera." aggiunse poi cambiando discorso.

"In che senso?" domandò allora Peter guardando gli altri.

Natasha sbuffò. "L'ultima volta che non le è piaciuto il regalo ha mandato in crisi Clint per una settimana. Diventa abbastanza isterica. Per questo mi tiro fuori dalla competizione." spiegò e sorrisi innocentemente.

"Ah." Peter rimase a bocca aperta.

"Hey." ripresi tutti. "Non spaventatelo, non sono così cattiva." cercai di calmare l'atmosfera che si era creata.

"Signorina Stark, mi sento in obbligo di far vedere il video dell'anno scorso." s'intromise Friday proiettando un video sulla parete di fianco a noi.

C'ero io seduta sul "trono del festeggiato", come l'avevamo ribattezzato quando ero più piccola. Di fronte a me c'era Steve con un pacco regalo. "Sono sicuro che ti piacerà, abbastanza da nominarmi vincitore." mi fece l'occhiolino.

La me del video iniziò a scartare il pacco per poi osservare l'interno scrupolosamente. "È un vestito." pronunciai.

"Esatto, della tua marca preferita." aggiunse rapidamente Steve con un sorrisi no soddisfatto.

"Ma è della vecchia stagione!" urlai indignata. "Non posso uscire con questo! Vuoi rovinarmi per caso la reputazione?!"

"Wow, divento davvero così?" domandai indicando il video.

"Affermativo." rispose Friday.

"Ah." alzai le spalle. "Sono sicura che questa sera non andrà così." cercai di rassicurare Peter che sembrava impietrito davanti a ciò che aveva appena visto. "Oh andiamo, mi fate scappare il ragazzo." misi il broncio abbracciando il braccio di Peter.

"Tesoro, a volte ti fai prendere dall'emozione." papà cercò di farmi ragionare. "Semplicemente durante queste occasioni, perdi la calma."

"I-io-" Peter si staccò velocemente da me. "Dovrei andare, zia May mi aspetta a casa e... Ci vediamo sta sera alla festa!" e con questo corse fuori dalla stanza.

"A dopo." mormorai delusa per poi alzare gli occhi al cielo. "Dovevate per forza nominare la gara di regali?" sbottai infastidita. "Peter pensa che io sia una ragazza così carina e tranquilla e voi state rovinando tutto!" incrociai le braccia.

"Come dirlo." papà posò un braccio sulle mie spalle. "Peter sa benissimo che sei fuori di testa, semplicemente ti adora così come sei."

Sbuffai. "Se sta sera non si presenta vi raso i capelli a 0. Tutti."

Thor si toccò i capelli biondi con uno sguardo spaventato. "Non di nuovo."

**
Erano le 7 passate, la torre era piena di gente tra parenti degli Avengers e amici vari. La maggior parte erano VIP, ma al momento non era quello il mio problema principale, Peter non si era fatto vivo e avevo già provato a chiamarlo almeno una ventina di volte. "E se mi volesse lasciare? Non lo farebbe il giorno del mio compleanno, vero?" chiesi sconsolata.

"Non penso, sarebbe da stronzo." commentò Michelle alzando le spalle. "State insieme da quasi un anno, non vedo perché dovrebbe lasciarti adesso."

"Non lo so!" esclamai infastidita. "Sono fantastica! Ho i soldi, un carattere meraviglioso e con un padre con un'eredità pazzesca." passai una mano tra i capelli. "Per il suo compleanno gli ho regalato un'auto, non capisco quale sia il problema."

"Un'auto." ricordò lei annuendo. "Mai visto Peter più felice, ha fatto la patente solo per poterla usare." poi si guardò intorno. "Oh mio dio, penso di aver appena visto Lady Gaga al buffet."

Alzai gli occhi al cielo. "Ovvio, Brad Pitt è al karaoke." indicai l'uomo poco più in là mentre stava cantando con Shakira. "E dire che papà non ha ancora aperto il rum." scossi la testa divertita.

"Renata." Venni richiama e, sia io che la mia amica, ci girammo verso Happy. "Questo ragazzino dice di essere tuo amico." portai lo sguardo sul ragazzino che stava trattenendo dal braccio.

"Ah." sbuffai. "Ciao Flash." forzai un sorriso falso.

"Visto? Te l'ho detto che siamo amici." disse Peter verso la mia guardia del corpo che mi guardò incerto sul da farsi.

Michelle alzò un sopracciglio con aria disinteressata e non potevo far altro che essere d'accordo con il suo atteggiamento. "Lo conosco." annuii. "Ma non siamo amici." dissi infine.

"Andavamo a scuola assieme!"

"No, quella era Samantha." ridacchiai. "Ugh, oggi però mi sento buona, lascialo dentro." decisi comunque di farlo partecipare alla festa, per lo meno lui era in orario mentre Peter non si era ancora fatto vedere. "Se inizi a molestare qualcuno ti sbatto fuori." avvertii Flash che annuì spaventato.

"Sarò invisibile." promise per poi passarmi una piccola scatolina confezionata. "Buon compleanno!" e dopo di ché sparì all'interno della festa.

"Fantastico." buttai il suo pacchetto nel mucchio insieme agli altri regali. "Spero non sia un biglietto con il suo numero di telefono." borbottai e Michelle scoppiò a ridere. "Me ne ha già regalato uno a San Valentino." dissi schifata.

"A volte va in giro per la scuola a dire che siete amici, ha iniziato a trattare meglio Peter solo per poter dire a tutti che vi conosce." spiegò la mia migliore amica per poi indicare Steve e Tony con fare confuso. "Perché stanno portando una sedia d'oro?"

"È il trono per lo scarto dei regali." scossi la testa. "Ormai è ora di iniziare a scartare i regali, forse è meglio che Peter non assista a questa scena." ammisi per poi camminare verso mio padre. L'intera torre era stata addobbata al meglio e tutti erano vestiti elegantemente, io e Michelle eravamo andate a fare shopping qualche giorno prima e avevamo comprato dei vestiti meravigliosi. "Papà, è ora?" chiesi mentre lui finiva di sistemare la sedia.

Lui guardò l'orologio. "Peter non è ancora qui?" scossi la testa malinconica e lui sospirò. "Beh, abbiamo già tardato abbastanza. Iniziamo." prese un microfono e richiamò l'attenzione di tutti. "Invitati! È con un dispiacere enorme che dichiaro l'inizio della gara dei regali!" tutti iniziarono ad applaudire.

"È la mia parte preferita della festa." sentii dire da Jhonny Depp con voce emozionata.

"Come sempre, il campione in carica andrà per primo." annunciò papà indicando Thor che venne verso di me con un pacco.

"Lady Renata, sono più che sicuro di vincere anche quest'anno." mi fece l'occhiolino. La verità? I regali di Thor facevano schifo, erano strani e privi di senso. Ma quando ero piccola mi aveva promesso che se lo avessi fatto vincere sempre avrebbe preso sul serio la mia proposta di matrimonio e io, beh, diciamo che ci tenevo a sposarmi con un dio.

In quello momento, però, la mia testa era altrove. Era davvero possibile che Peter avesse deciso di non presentarsi spaventato da una mia possibile reazione? Tutta questa cosa era partita che ero solo una bambina, crescendo la prendevamo sul ridere ma non ero veramente quel tipo di mostro. "Oh wow." dissi senza entusiasmo mentre aprivo il pacco e tiravo fuori una targhetta d'oro con sopra scritto il mio nome. "È bellissimo." alzai gli occhi al cielo.

"Ovviamente." lui sorrise soddisfatto per poi andarsene. "Sento profumo di vittoria anche quest'anno." sghignazzò raggiungendo gli altri.

"Il prossimo." sbuffai annoiata.

Clint venne verso di me con un sorrisino. "Beccatevi questo!" urlò verso gli altri per poi passarmi delle chiavi.

"Delle chiavi?" domandai confusa osservandole.

"Sono di un elicottero." spiegò sperando di vedermi saltare dalla gioia, io alzai semplicemente un sopracciglio. "Oh andiamo! Ho speso una fortuna!"

"Lo aggiungerò agli altri 3 elicotteri che mi hai regalato gli anni scorsi." borbottai disinteressata. "Il prossimo." sbuffai annoiata.

"Sono in ritardo?" dalla porta entrò Peter, era vestito in uno smoking nero. Aveva il fiatone ed era tutto in disordine. "Oh wow, quello è il presidente?" domandò indicando il presidente che stava mangiando i pasticcini mentre parlava con Xavier.

"Peter!" esclamai entusiasta, lui mi sorrise. Mi alzai dalla sedia e gli corsi incontro per poi abbracciarlo. "Pensavo non saresti mai arrivato." confessai tristemente e lui corrugò le sopracciglia.

"E perdermi il compleanno della mia ragazza? Mai." mi lasciò un bacio sulla fronte e sorrisi felicemente. "Spero di non essermi perso niente." disse poi guardandosi attorno.

"Abbiamo iniziato lo scarto dei regali." intervenne Thor. "È il tuo turno ora." ci spinse poi di nuovo verso il "trono".

"Non devi partecipare per forza." cercai di rassicurarlo. "È un qualcosa fatto per ridere, non è così importante."

"Ma è la parte migliore!" urlò Jhonny Depp e gli lanciai un'occhiataccia. "Certo anche il buffet non è male." mormorò tornando a mangiare gli stuzzichini.

"No, va bene." Peter annuì per poi prendere un cofanetto dalla tasca interna della sua giacca. "Questo è per te." me lo porse, ma prima che potessi prenderlo mi fermò. "Prima però, voglio scusarmi per il mio ritardo. Dopo questa mattina, ho capito che avresti ricevuto dei regali fantastici da parte di tutti loro." indicò tutte le persone presenti. "E il mio... beh, è molto semplice e per niente costoso o prezioso." spiegò imbarazzato. "Quindi sono stato tutto il giorno in cerca di un regalo fantastico, qualcosa che ti facesse dire "Oh mio dio, è la cosa più bella che abbia mai ricevuto", ma alla fine non sono riuscito a trovare niente." abbassò la testa sconsolato.

"Peter." sorrisi intenerita. "Non è una gara per il regalo più costoso."

"Ah no?" chiese Clint confuso.

"No." alzai gli occhi al cielo. "È una gara al regalo più significativo."

"Ah, ecco perché non vinco mai." disse per poi mostrarmi le chiavi di prima. "In questo caso, l'elicottero lo tengo io."

Decisi di ignorare il suo commento e presi il cofanetto per poi aprirlo lentamente. Dentro ci trovai una catenina argentata con un ciondolo a forma di cuore, sorrisi intenerita per poi prenderla in mano, era così luccicante e ben fatto. "Si può aprire." mi fece notare Peter, aprii lentamente il cuore e spalancai gli occhi.

"Oh mio dio, è la cosa più bella che abbia mai ricevuto!" esclamai emozionata, all'interno erano presenti due nostre foto: la prima era stata scattata da May quando ci aveva visti addormentati sul divano di casa sua una sera, invece l'altra l'aveva scattata Michelle durante una nostra uscita. "Peter, è stupendo!" lo abbracciai.

"Ti piace davvero?" domandò sorpreso.

"Stai scherzando?" misi la catenina al collo. "È il regalo più pensato e sentimentale che mi abbiano mai fatto. Dichiaro il vincitore di quest'anno Peter Parker!" annunciai felicemente.

"Ma non hai neanche guardato gli altri!" replicò Steve facendomi vedere il suo pacco regalo.

"Non ne ho bisogno." al ché lui buttò a terra il pacco, mi girai verso Peter e gli lasciai un bacio a stampo. "In realtà, il regalo migliore è poter stare qui con te."

"Ti amo." Mi abbracciò stretta a sé e ridacchiai. "Non pensavo l'avrei mai detto, ma mi piacciono le tue feste." rise una volta che tutti erano tornati a farsi i fatti propri.

Sorrisi. "E non hai ancora visto Madonna che parte a fare le sue sfide di ballo." lo presi per mano e insieme raggiungemmo Michelle che stava spiegando al presidente il perché gli edifici costruiti dagli schiavi andassero eliminati.

E la verità era che nessun regalo avrebbe mai potuto eguagliare la mia felicità nel poter stare con la mia famiglia e i miei amici, avevo acquistato una nuova libertà che non avevo idea di volere: quella dei miei sentimenti.

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