•Argento•
Questa notte
la perla eburnea su nell'onice
mi sfiora il collo con nocche piene d'insolenza
mi infila in bocca corposi refoli di bruma e d'ossidiana
e io li bevo
e ne bevo
perché è di questo che ho bisogno.
Questa notte
i rami sotto le mie piante son passi croccanti
che fan da eco nel silenzio
che mi orpellano la pelle come pennini cremisi su fogli
di bianca voluttà
Questa notte
vago con iridi sperdute
in quest'immutato silenzio
che così tante parole invece
avrebbe da dire
E ti cerco
sotto la durezza delle pietre
fra le piume esili degli uccelli
nelle fenditure ruvide degli alberi
E ti sento
nella voce eterea del vento
nella foschia delle ombre che si allungano sui sassi
nel fulgore di una stella che cinge l'ebano della mia chioma
E poi ti vedo
sulla corazza lattea della luna
fra le dita che schiudo a ventaglio sull'astro
nei barlumi iridescenti che mi ornano le ciglia
E mi sei dentro gli occhi
e mi sei dentro la pelle
e mi sei dentro le labbra
E mi Sei
Argento screziato che
stanotte
sulla mia bocca di rosa
lentamente si lascia morire.
*Aesthetic di mia creazione.
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