Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Cap. 17

Pochi minuti dopo ero in camera con Hanna, che non faceva altro che domandarmi cosa fosse successo con Brann, era normale visto che ormai sapevamo ognuna tutto dell'altra.

Ero semplicemente entrata in camera mia con mille pensieri nella testa, lei era apparsa come se l'avessi chiamata e mi aveva domandato cosa fosse successo, sconvolta dall'episodio le avevo raccontato tutto e lei come sempre mi aveva ascoltata con pazienza e aspettando che mi sfogassi con lei.

Erano questi i momenti in cui capivo che lei era davvero molto importante per me, a lei succedeva come a me di avere un momentaccio e quelli erano gli episodi in cui ci aiutavano con un semplice gesto.

Non eravamo brave con le parole, nessuna delle due, ma quando una stava male, l'altra sapeva anche fin troppo bene cosa dire o fare, diceva sempre che già la mia presenza la confortava, ma io in quei momenti mi sentivo inutile, anche se lei diceva il contrario, mi sentivo male sentendo quello che le dicevano solo per il colore della pelle, era impensabile, come si poteva trattare male una persona solo perché era più scura di pelle?

In quei momenti sapevo che se fosse successo davanti ai miei occhi, se qualcuno le avesse detto qualcosa di brutto o se solo la avesse guardata male, avrei dato di matto, non sarei riuscita a trattenermi dal ribattere e Hanna lo sapeva bene.

Demon era uguale a me, molto protettivo, quasi un fratello maggiore, certo non lo dimostrava apertamente come me, ma sapevo che se fosse successo mi avrebbe affiancata.

Dopo il mio sfogo Damon entrò nella stanza senza nemmeno bussare e si sedette.

<allora? Come è andata?>

Lo guardammo male ma risposi normalmente:

<mah abbastanza bene dai>

Demon lanciò uno sguardo ad Hanna, aveva intuito fosse successo qualcosa, Hanna, impostora, gli comunicò con lo sguardo che avevo mentito per non farlo preoccupare, Damon si lanciò su di noi e si mise a farmi il solletico con l'aiuto di quella che doveva essere la mia migliore amica.

<ba...basta vi prego> dissi tra le risate, loro non smettevano, quando finalmente mi diedero un attimo per respirare, mi vendicai iniziando a fare il solletico a tutti e due, mi avenano fatto ridere, per questo li amavo.

Hanna si mise ad urlare:

<Lu! Basta abbiamo capito! Adesso facci respirare!>

Risi e mi buttai sul letto in mezzo ai miei due migliori amici, poi notai in Damon uno sguardo perso e malinconico, sembrava quasi combattuto.

<Demonuccio? Tutto okay? Dobbiamo farti da psicologhe?>

Lui ci lanciò uno sguardo distante e io d'istinto guardai Hanna, che aveva gli occhi gia puntati su di me, stavamo pensando la stessa cosa:

<Mathilda?>

Lui voltò la testa di scatto, avevamo azzeccato, sorrisi in modo premuroso e lo incitai a raccontare:

<oh ma non vi si può nascondere proprio nulla eh?>

Hanna sorrise in modo vittorioso, e il ragazzo sospirò pesantemente, ma continuò a parlare:

<prima ho chiamato Mathilda ed era felice di sentirmi, ma...>

Hanna ed io dicemmo contemporaneamente:

<ma?>

<ma mi ha anche detto che dovevo tornare, che se non fossi tornato, lei avrebbe trovato un'altro ragazzo, ma io non voglio abbandonare voi>

Io ero paralizzata, non riuscivo a capire come mai Mathilda avesse detto quella cosa, Hanna mi lesse nel pensiero, ma essendo molto ma molto più brusca di me:

<ma stiamo scherzando? Ma che ha fatto quella lì? Si è fumata qualcosa? Lo stiamo facendo per Selene! Per non lasciarla sola! E lei vuole avere il suo fidanzatino a casa? Ma che cazzo! Adesso capisco perché non mi andava molto a genio!>

Hanna era un fiume in piena così mi intromisi cercando di non peggiorare le cose:

<Hanna, calma, tranquilla ora risolviamo tutto ok? Damon se vuoi raggiungere la tua fidanzata, fallo, tranquillo, qui sono al sicuro, magari è una cosa importante...>

Damon annuì lentamente e mi ringraziò con lo sguardo, in risposta lo abbracciai e gli dissi all'orecchio:

<tranquillo, e ricorda che se ti tratta male, ce lo devi dire subito che la sistemiamo noi per le feste!>

Damon rise e Hanna disse:

<hey! Che avete da sussurrare voi due! Ci sono anche io!>

La guardai, era in posa da guerriera, le mani sui fianchi, legambe larghe e lo sguardo assassino, se non la conoscessi avrei avuto paura, ma siccome la conoscevo come le mie tasche scoppiai a ridere insieme a Demon, Hanna ci guardò offesa:

<siete cattivi!>

Con un braccio, Damon la prese e ci avvolse tutte e due tra le sue braccia e ci stritolò, manco fossimo dei peluche.

<ragazze, vi voglio bene!>

Hanna sbuffò e rispose:

<si si, risparmia le coccole per quando arrivi dalla tua fidanzatina>

Damon le diede un leggero pizzicotto e la ragazza dai capelli scuri fece segno di averle fatto male, intanto io mi trattenevo dallo scoppiare in una fragorosa risata.

Damon le lanciò il suo tipico sguardo di chi sta per dire una delle sue e infatti disse:

<ah si? E tu che mi dici di quel ragazzo? Come si chiamava? Raul?>

Hanna girò velocemente lo sguardo verso di me, ero sconcertata, Raul? E chi cavolo era Raul? La guardai male:

<Hanna? Mi devi dire qualcosa?>

Lei iniziò a torturarsi le mani e abbassando la testa e tono di voce, sussurrò:

<forse c'è qualcosa che non sai>

Hanna's pov

Raccontai tutto a Selene, almeno tutto quello che riguardava Raul.

Raul, nei giorni seguenti all'episodio della zuffa, aveva iniziato a considerarmi in modo diverso, mi considerava come una sua simile.

Selene, che era rimastascossa dalla conversazione avuta con Brann, cosa davvero strana conoscendo all'incirca i caratteri di tutti e due, era rimasta ad ascoltare con l'espressione di chi la sapeva lunga; sapevo esattamente a cosa pensava, infondo dentro di me ero famosa nel farmi film mentali e Raul era un bel ragazzo.

Era incredibile la capacità di Selene di accantonare un pensiero per poi ripescarlo in un secondo tempo, anche in questo eravamo diverse, io per un problema non potevo aspettare, dovevo risolverlo il prima possibile, mentre lei sapeva essere paziente.

Quando mi aveva detto che anche lei era la rappresentazione di una carta, più specificamente la carta della Luna, non ne ero rimasta tanto stupita, non era normale che tanta gente rischiasse per salvare una persona qualunque, una persona che tra l'altro non avevano nemmeno conosciuto di vista.

I giorni seguenti li passammo a far riprendere peso a Selene e ad aiutare Damon a far le valigie, avrei voluto dire tante cose al riguardo, ma preferivo non esprimermi per non creare più scompiglio di quanto ce ne era già.

Selene mi fece pure conoscere Miriam, una ragazza molto ordinaria e sapientina, diciamo che non mi stava particolarmente simpatica, ma era una ragazza per bene.

Un altro giorno si prestava davanti a noi lungo e noioso, ma oggi una nuova emozione si inseriva in quella che ormai chiamavo quotidianità, era il giorno della partenza di Damon, ero leggermente preoccupata che incontrasse un'altra tempesta, ma lo ero di più sapendo che Mathilda, la sua ragazza, lo avrebbe fatto soffrire, e aveva già iniziato con l'allontanarlo da noi.

Molti si preoccupavano per le ragazza, perché sono le più deboli, ma molti uomini hanno sofferto per colpa di una ragazza, certo non fisicamente, ma distruggendo pian piano tutto quello che il ragazzo ha a cuore.

Verso le quattro del pomeriggio molti erano sulla spiaggia per salutare Damon inclusa me, Selene, accanto a me, nascondeva il dispiacere nel doverlo salutare.

Damon era ancora combattuto, non sapeva ancora se andare dalla sua fidanzata o restare con le sue amiche, infondo sapeva anche lui, che Mathilda lo stava allontanando da tutto e da tutti.

Quando Damon avvolse la vita ancora troppo sottile di Selene tra le braccia, io, da rompipalle professionista quale sono, mi tuffai tra loro e per la prima volta nella mia vita, ero io quella che abbracciava qualcuno e non il contrario.

<Hanna? Sei davvero tu? Sei per caso posseduta? Mostro! Esci subito dal corpo della mia amica!>

<il solito sbruffone Damon eh?>

Intanto Slene se la rideva e noi la guardammo male, lei vedendo la nostra reazione sollevò le mani in segno di resa, scoppiammo a ridere come dei cretini, dopo pochi secondi Selene disse con serietà:

<è l'ora, ci mancherai, ma torneremo presto anche noi, giusto il tempo di rimettermi in sesto, tu non combinare casini ok?>

Damon la guardò con dolcezza e annuì, quando mi accorsi delle parole appena dette dalla mia amica, cercai di ribattere:

<ma Selene sei sicura di voler andare via subito? Non vuoi esplorare questo mondo?>

<ci ho pensato ma...>

<Damon?>

Selene non riuscì a continuare la frase che una voce bassa e roca la interruppe pronunciando il nome del mio amico.

Mi voltai verso quella voce, un ragazzo si presentò davanti ai nostri occhi, era identico a Damon solo per gli occhi, erano marroni.

La voce confusa del ragazzo vicino a me mi distolse dai miei pensieri, confondendoli ancora di più.

<Davon?>

Guardai Selene che aveva già lo sguardo puntato sul mio e ci guardammo sbigottite.

I due ragazzi identici si avvicinarono con le lacrime agli occhi, guardai con  più attenzione il viso di Damon, quel viso che mi sembrava di conoscere, ma che in quel momento vedendolo per la prima piangere, mi sembrava quasi sconosciuto.

Tutta la spiaggia era sbigottita, quando quei due ragazzi si abbracciarono con tanta passione da far invidia a due innamorati.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro