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Capitolo 22: Ritorni

<<Armiin... aspetta..>> dico mentre scorgo il biondo salire le scale per entrare a scuola. Faccio una breve corsetta per andargli incontro mentre mi nota dal mio fiebile urlo.

<<Oh.. Ciao Mikasa. Come stai?>> mi chiede mentre cominciamo a salire gradino per gradino le scale che portano alla struttura scolastica.

<<Tutto bene dai>> gli sorrido mentre aspettiamo il suonare della campanella. Mancano circa due o tre minuti al suo suono, quindi ci prepariamo a dover per entrare in classe al primo piano davanti alla scalinata che porta di sopra.


Sono passate le vacanze di Pasqua e siamo tornai dopo alcuni giorni, quasi una settimana. Armin non è riuscito a parlare con Eren, ma non so se effettivamente avesse fatto bene a dirglielo così. Non so neanche se faccia bene a dirglielo in generale, penso...alla fine la risposta di Eren potrebbe non piacergli e demorizzarlo ancora di più, però se è una sua volontà io non interferisco e sto dalla sua parte.


''Spero che lui faccia la cosa iù giusta per lui... Io della mia parte devo confortarlo il più possibile.. Del resto anche io so come ci si sente in un amore non ricambiato..'' guardo Armin immersa nei miei pensieri e lui mi chiede se ci sia qualcosa che non va, ma io imbambolata non me ne accorgo e mi scuso subito dopo.

Al suono della tanto agoniata campanella ci dirigiam in classe e ci mettiamo in seconda fila come al nostro solito. Metto la cartella appoggiata al muro e aspetto l'arrivo degli altri miei compagni che saluto educatamente.

Armin sembra affranto dai suoi pensieri, guarda la porta più volte cercando di non fissare l'entrata cercando un suo compagno specifico. Sorrido alzando leggermente il sopracciglio mentre sento una voce dietro di me.

<<Ehy Mikasa>> una voce maschile attira la mia attenzione che mi fa girare verso il ragazzo.

<<Jean..>> dico timidamente vedendolo comparire tutto d'un tratto senza preavviso.

<<C-cosa ci fai qui?>> le mie parole escono con una faccia sorpresa poi continuo a parlare <<Credevo non venissi più>> cerco di riacquistare un tono normale mentre alcuni studenti ci guardano anche loro increduli.

<<Eh, sorpresa di vedermi?>> sogghigna leggermente poi continua a guardarmi con il suo sguardo seducente

<<Allora.. Ti sono mancato? Sono tornato perché la sospensione a quanto pare è finita e devo tornare. Tu che mi racconti, non ci vediamo da un po' di tempo>> stranamente io sono l'unica persona con cui lui parla senza problemi.

Gli altri cercano di evitarlo per non avere problemi, considerando che lui porta solo quelli quando para con gli altri.

E' stato sospeso per aver fatto a botte con alcuni studenti e aver avuto vari diverbi con molti altri, anche di altre classi. La sospensione è durata per quasi un mese, nel corso del quale non si sono avute sue notizie e si pensava avrebbe lasciato la scuola. C'è anche da dire che uno con cui litiga spesso è Eren, essendo un altro con la testa dura... non oso immaginare cosa succederà quando si vedranno.

<<Beh... mancato no, ma la mancanza del tuo rumore si è fatta sentire e non poco>> dico sarcasticamente mentre mi giro dall'altra parte per vitare di continuare la conversazioni.

<<Ooohh.. Sei acida come al solito.. Adoro>> dice con voce gentile mentre lo fa con un sorriso scemo in faccia. Cerco di non farci troppo caso e noto Armin che dice qualcosa...

<<Uhm, Eren non è venuto oggi a scuola>> il professore mette sulla cattedra le sue cose e comincia con l'appello e propri quando arriva al suo nome non sente nessuno che risponde e quindi lo mette assente.

''Strano che si sia assentato, di solito viene'' penso mentre prendo appunti e cerco di seguire le lezioni, anche le più noiose e pesanti.

<<Perché il mr. occhi verdi non c'è oggi?>> sento un commento da Jean dietro di me.

<<Non lo so, non mi sono sentito con lui in questi giorni>> rispondo senza nemmeo girarmi a guardarlo.

<<Oooh.. Capisco>> risponde sempre sorridendo, dal riflesso della finestra vedo che guarda fuori in giardino, poi incrocia il mio sguardo sorridendo. Giro subito la testa e faccio finta di niente.


Dopo sei ore finalmente usciamo dalla scuola e, salutando Armin, mi reco verso casa con la mia musica tranquilla.

Jean mi si avvicina per fare il pezzo a piedi con me.

''Dannazione, dimenticavo che abbiamo un pezzo di strada in comune'' penso cercando di ignorarlo il più possibile, mentre sento che mi parla e istintivamente mi tolgo una cuffia per sentire le sue parole.

<<Beh, non sei cambiata molto vedo, sempre scontrosa con me.. E' perché non vado d'accordo con I tuoi amici? Però non è giusto, potresti calcolarmi>> dice con voce da cucciolo mentre poi sogghigna per vedere la mia reazione.

Io impassibile continuo a camminare davanti.

<<Jean... se la smetti di fare l'attacca brighe allora possiamo andar d'accordo, altrimenti no>> lui sorride prima di cambiare strana. Mi afferra per il braccio per evitare che io continui a camminare.

<<Ci proverò, ma non prometto nulla. Voglio però infastidire ancora un po' erenuccio hihi>> dice ammiccandomi e cambiando strada salutandomi con la mano.


''Proprio non lo capisco quel ragazzo'' penso mentre mi rimetto la cuffia e torno a casa.

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