<<Allora, come mai hai scelto questa scuola?>>.

<<Vorrei diventare avvocato...so bene che è un sogno irrealizzabile...>> <<Non è vero! Io non voglio diventare avvocato ma... confido lo stesso per il mio futuro..>>.

''Quelle parole erano davvero importanti?''

Armin's pov:

Forse ci ho pensato un po' troppo su, però quelle parole di incoraggiamento quel giorno sono state importanti. Da tempo io conosco Mikasa dalle medie e fino a quel tempo non ho mai avuto modo di avere pareri diversi dai suoi. Oviamente questi erano sempre, o almeno nella maggior parte delle volte, a favore alle mie decisioni o comunque ai miei pensieri, quindi sentire Eren che dice e pensa una cosa del genere mi ha davvero tanto motivato nell'inseguire il mio sogno. Io e Mikasa abbiamo sempre fatto tutte le cose assieme, ci siamo stati sempre nei momenti difficili, in quelli felici, quando litigavamo o quando non eravamo d'accordo su qualcosa.

Come quei tempi, anche ora abbiamo scelto di stare nella stessa scuola per inseguire un sogno, sebbene I nostri non siano tanto simili, il nostro percorso al contrario lo è; affronteremo cinque anni di superiori insieme superati le quali ci divederemo e andremo ognuno per la strada, ma questo non ci impedirà di rimanere in contatto.

Lei vuole aiutare I più bisognosi, lo ha sempre voluto fare e l'ha sempre fatto, specialmente con me. Vuole diventare una infermiera capo sala in ospedale per guarire coloro che non riescono a farcela da soli, il suo sogno è molto ambizioso, molto simile a quello di Eren. Se c'è però un momento in cui lei mi abbia davvero aiutato è stato quando:

***

<<Perché?!>> alzo la voce mentre le mie ginocchia sentono la superficie fredda del pavimento.

<<Armin, calmati ora..>> dice con una voce tranquilla per cercare di rassicurarmi.

<<Calmarmi? Spiegami come faccio dai..>> dico con una voce retorica senza nemmeno guardarla in faccia.
<<Armin....>> dice lei sottovoce mentre mi prende il viso con le mani cercando di tirarmelo su per rivolgere il mio sguardo sui suoi occhi.
<<Cos..>> dico mentre la mia voce si ferma. Le sue mani si bagnano con le mie lacrime e I miei occhi diventano tutti rossi, questi stanno guardando finalmente I suoi, solo che la mia vista era appannata dalle gocce salate. Un nodo tremendo alla gola mi prese e mi impedì di fare qualsiasi cosa, anche di mandare giù la saliva. Mikasa mi guarda stupita per quella scena, quindi lascia subito il mio viso e si butta tra le mie braccia abbracciandomi, con una mano mi massaggia la testa per rassicurarmi.

<<S..pie..gami... come... fa-re>> dico singhiozzando tra una parola e l'altra, poi mi lascio finalmente andare nel pianto senza alcuna resistenza. Mikasa cerca di rassicurarmi in tutti I modi, nonostante la sua spalla fosse completamente bagnata di lacrime e saliva. Mi stringevo ai suoi vestiti con tutta la forza possibile, I miei pensieri erano rivolti a lui, a quella persona che non avrei voluto che ci fosse in quel momento nella mia testa.

<<Non è colpa tua... succede.. Non preoccuparti>> dice quando finalmente sembrava mi fossi calmato un po'.

Lascio andare la presa e mi allontano leggermente da lei che mi guarda fissare il pavimento. Mi accarezza I miei capelli biondi mentre piano piano guadagno più sicurezza e la guardo in faccia. I miei occhi, ancora rossi e lacrimosi, fissano I suoi che sono un misto tra blu e grigio. Mi sorride e mi da un ultimo abbraccio mentre appoggio il mio orecchio al suo petto sentendone il battito cardiaco.

<<Eren.... Perché tu..>> dico con la voce che sembra esser tornata normale.

<<Non preoccuparti..>> mi massaggia la guancia mentre I miei occhi si chiudono lentamente lasciandomi andare.

***

Non ho mai smesso di ringraziarla per quel momento, sebbene sia stato doloroso, anzi lo sia tuttora, ma mi ha permesso di andare avanti e non fermarmi ai primi ostacoli. Vivo per quello che sono e per quello che voglio essere, con un sorriso anche, per non essere più tristi.

Il mio sogno è quello di proteggere coloro che non riuscirebbero a farlo da soli, anche se può compartare degli svantaggi in quanto potrei esser affidato a persone che effettivamente hanno commesso reati, quindi difenderei una parte del torto, ma essendone perfettamente consapevole mi prendo la responsablità.

Non so perché io abbia scelto te, forse per le tue parole, forse per le tue ambizioni che assomigliano alle nostre, però non mi interessa più di tanto. Studierò meglio questa cosa e come andare avanti, ora so che hai trovato qualcuno che ti permette di andare avanti, hai fatto le tue scelte come io ho fatto le mie. Possono non piacerci ma sono le migliori per andare e fare quello che vogliamo veramente e con lui crescerai molto, lo sento.

<<Eren... ci vediamo!>> gli grido mentre entra in macchina.

''Si ci rivedremo''.