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Capitolo 20: Persone care

La mia visuale è concentrata su uno strato azzurro circolare. Sembra quasi un oceano calmo di prima mattina, sebbene si veda qualche onda di nervosismo a monte, però il panorama è così piacevole che non ci faccio nemmeno caso. Chiudo per qualche secondo gli occhi per lasciarmi trascinare da quel momento, immagino il rumore delle onde calme a riva, la dolce sabbia delicata sul piede, le voci delle persone che contornano l'ambiente, il calore del sole sul corpo. Mi lascio trasportare da tutto quel benessere mentre sorrido all'immagine di una persona che mi aspetta all'orizzonte. Si gira verso di me e mi chiama.

<<Eren..>> sento la sua voce, ma molto flebilmente, però man mano che corro verso di lei il suono si amplifica.

<<Ereeen...>> sono poco distante, riconosco la figura a stento, è un ragazzo, particolarmente basso che mi guarda sorridendo. Sento ancora la sua voce...

<<EREN!!>> sento un urlo che mi fa cadere dalla sedia e mi fa schiantare a terra.

<<Ahi...>> dico alzandomi mentre mi massaggio la parte che ha sbattuto.

<<A-armin?>> dico subito dopo essermi rialzato e ricordandomi dove fossi in realtà.

<<Cavolo Eren... ti stavo parlando di una cosa importante e ti sei addormentato..>> fa una faccia delusa e stranita allo stesso tempo.

E' vero, mi sono addormantato mentre mi parlava di una cosa importante. Fissando I suoi occhi mi è venuto in mente il mare, le vacanze, il periodo estivo e non ho saputo resistere all'impulso di immergermi nel tutto.

Rimetto la sedia a posto e mi giro con tutto il corpo verso di lui mentre vedo la faccia di Mikasa che sembra quasi sconvolta dal mio comportamento. Rido non appena vedo la sua reazione, poi lei sorride a sua volta per non farmi sentire un perfetto imbecille.

<<Beh... ora mi ascolti?>> dice prendendomi il braccio mentre sto guaedando la ragazza mora.

<<Sisi scusami, è che mi ero incantato nei tuoi occhi>> dico sorreggendomi la testa con una mano posta sulla guancia, mentre lo fisso intensamente.

<<E-eh... Eren...>> dice balbettando e arrossendo, sentendosi in imbarazzo per la mia affermazione.

Lo guardo incosciente delle mie parole, senza essermi reso conto di aver detto una cosa dolce e del tutto imbarazzante per una persona.

<<Cosa?>> dico inclinando la testa da un lato per cercare di capire il punto.

<<Va beh... la cosa che dovevo dirti è->> continua ma viene interrotto dal professore di biologia che fa la sua entrata in classe.

<<Ragazzi ho le vostre verifiche>> dice con tono serio, ma anche leggermente soddisfatto. Io, senza alcuna preoccupazione, so benissimo di aver fatto un compito eccellente.

<<Te lo dirò un'altra volta>> dice mettendomi una mano sulla spalla, tirandola verso di se per farmi recepire le parole.

Gli faccio un segno di approvazione poi ci sediamo a nostri banchi, mentre il prof chiama ad uno ad uno I compagni. Mi giro dall'altra parte guardandolo, aspettando che pronunci il mio nome, mentre le voci dei miei compagni coronano l'atmosfera.

Narratore:

<<Non preoccuparti Armin, verrà il momento di dirglielo>> dice Mikasa a bassavoce cercando di incoraggiare Armin, il quale si gira facendo un falso sorriso, mentre si poteva leggere chiaramente un senso di tristezza.

Mikasa prende la spalla di Armin e passa la sua mano sulla sua schiena, in segno di incoraggiamento del ragazzo che sembri apprezzare il gesto, ma che comunque sa bene che le cose non sarebbero cambiate.

Eren si gira verso I due ragazzi per chiedere il loro voto, che comunque non è superiore al suo poiché questo ha preso 9 mentre gli altri due rispettivamente: 7 per Armin e 8- per Mikasa.

Al suono della campanella gli studenti si dirigono all'uscita tutti ordinatamente e senza fretta. Eren intravede una macchina e una persona con gli occhiali da sole che l'aspetta davanti all'uscita.

Armin, che parlava con lui, lo vede sbracciarsi per attirare l'attenzione di quella persona. Mikasa riconosce il suo volto.

<<Levi!>> grida Eren andandogli incontro lasciando con Armin il discorso che stavano facendo a metà.

Deluso egli lo raggiunge e riconosce il ragazzo dai capelli a caschetto mori.

<<Tu sei... quello di quinta che faceva la nostra stessa scuola vero?>> dice a Levi avvicinandosi mentre Mikasa lo scruta meglio.

<<Si>> risponde lui freddamente mentre Eren gli si affianca.

<<Piacere, mi chiamo Mikasa>> gli allunga la mano mentre lo guarda dritto negli occhi con un leggero sorriso.

<<Levi>> gliela stringe. Finite le presentazioni anche con Armin, Levi spiega di esser venuto lì a prenderlo. Eren sale in macchina salutando gli altri due con la mano.

<<Eren... ci vediamo!>> gli grida mentre questo sale sul sedile che risponde affermativamente urlando.

Anche Mikasa gli urla un saluto poi la macchina parte e lascia il ragazzo e la ragazza da soli.

<<Sai come si dice...>> dice la mora stringendo con un braccio Armin.. <<Se ami qualcuno lo devi lasciare andare>>.

Dice continuando mentre il biondo sembra afflitto dalla scena appena successa.

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