Il cielo nuvoloso copre quel bellissimo azzuro primaverile che mette gioia a tutti I bambini che di solito giocano nel parco e gridano come dei forsennati. Dopo una decina di minuti, piccole gocce cominciano a cadere velocemente fino a toccare il pavimento e altre superfici, come la mia finestra. Con il mio solito the guardo dal terzo piano quella che è diventata una brutta giornata, o almeno, definita così da tutti. Le scariche elettriche in cielo sono appena percettibili da dove sono io, i tuoni non si sentono ancora però non passerà tanto tempo finché qualche cane o gatto scappi di fretta e furia. La pioggia comincia ad imperversare sempre più e il colorito del cielo assume un bluastro grigio meraviglioso. Io non sono come gli altri, preferisco queste giornate piovose e tetre a quelle piene di luce e solari. Certo, quando si sta fuori con questo tempo non è il massimo, però è solo un piccolo sacrificio da poter fare. Vedo persone correre ovunque pur di ripararsi dalla pioggia, altre invece preparate che estraggono l'ombrellino dalla borsa o dallo zaino e lo aprono con completa tranquillità, continuando la loro passeggiata. Una cosa che mi ha sempre affascinato è il rumore delle pozzanghere che si rompono al passare delle auto che sfrecciano sull'asfalto. Al terzo piano non è molto percettibile, però ricordo quando abitavo in una palazzina più distante rispetto a qui, con la scuola più lontana; lì abitavo al pian terreno e quel rumore mi metteva sempre tranquillità.

Mi discosto dalla finestra e mi siedo sul divano pensante, fra qualche giorno sarei dovuto tornare a scuola, la voglia non è molta, però se penso che ci sarà Eren da un lato non aspetto altro.

Non faccio in tempo a immergermi nei miei pensieri che mi arriva un messaggio sul telefono. E' proprio lui:

''Ehi Levi! Oggi è una brutta giornata... mi chiedevo se ti andasse di venire con me a fare qualche passo o fare qualcosina insieme.. A casa mi annoio e sono tutto da solo. Marco è andato dalla sua ragazza... ti va di venire?''

Sorrido al pensiero di quanto sia stupido ed ingenuo questo ragazzo. Gli rispondo e poi comincio a vestirmi per dopo posando la tazza di the nel lavandino.

''Per me va bene, ma idiota, non è meglio se vengo a casa tua proprio perché piove?''

Mi infilo nei pantaloni e ottengo una risposta affermativa al mio messaggio. Lo metto in tasca e comincio ad avviarmi.

Cammino sotto il mio bellissimo ombrello trasparente e vedo che le strade si sono svuotate leggermente. Cammino un po' sovrappensiero finché non raggiungo l'incrocio di dove ci lasciamo di solito dopo scuola.

Ricordo solo dopo di non conoscere l'ubicazione di casa sua, allora lo chiamo per chiedergli di spiegarmi dove sia.

Mi avverte che mi viene a prendere lì dove sono, allora aspetto paziente.

Dopo qualche minuto lo vedo correre e leggermente affannato.

<<C-ciao Levi>> dice quasi a fatica mentre tenta di riprendere fiato.

<<Sai che non c'era bisogno di correre vero?>> lo avverto e gli tiro una frecciatina perché adoro prenderlo in giro.

<<S-si lo so>> arrossisce leggermente e comincia a camminare verso casa sua. Noto il suo ombrello enorme e gli chiedo il motivo per il quale ne avesse preso uno di tale dimensioni.

<<Beh io di solito uso questi perché mi trovo più comodo. Almeno sono sicuro di non bagnarmi...>>

Dopo qualche metro chiudo il mio e mi aggrappo al suo braccio stringendolo a me.

Lui un po' scettico comincia a chiedermi il motivo per cui dovessi stare sotto il suo ombrello invece che usare il mio.

<<Perché ci stiamo benissimo in due e poi... non vuoi stare vicino a me? Pensavo ti piacesse>>

<<Ehm... s-si non intendevo...>>

Amo prenderlo in giro ancor più di quanto ami lui.