P*&€# Sei Tu??
Eren s'incamminò nel bosco e finalmente riuscì a vedere la base nemica. Doveva solo scendere e non farsi beccare dalle guardie.
Stava per scendere quando qualcuno disse.
- Jeager dove vai?! - chiese Hanji.
- Hanj-ji? Cosa ci fai qui?! - disse Eren.
- Hey, signorino io non sto con le mani in mano, ora ce ne andiamo e... - venne interrotta.
- No! Dobbiamo riportare indietro Mikasa! - urlò Eren.
- Ok, ok - disse.
- Grazie - ricambiò Eren.
- Sasha, Connie, Jean voi distraete le guardie, Eren e Armin con me! - ordinò Hanji.
Entrarono nel castello e uccisero i soldati tra cui Kenny Ackerman (lo zio di Levi).
- Bene bene bene - disse una voce.
- Aiuto! - urlò Mikasa.
- Mikasa! - esclamò Eren.
- Vuoi indietro Mikasa? Beh è semplice o ti uccido e ti mangio o combatti contro tutti noi. Immagino che non veda l'ora di riabbracciare la tua cara Mikasa - esclamò Levi.
- Brutto bastar... - urlò Eren.
- Basta! - disse Hanji.
- Jeager, Mikasa è mia - disse Levi con gentilezza.
- No non è ve... - venne interrotto.
La ragazza albero gli aveva seguiti.
- Levi Ackerman - disse.
- Ti sei... -.
- Io sono la ragazza albero, ti ricordi? Ora lascia andare Mikasa - disse.
- S-sì - annuì Levi.
- Ma che cosa?! - esclamarono in coro.
- Io ero morta ora sono risorta - spiegò lei.
Eren si stava innervosendo. Abbracciò Mikasa e le disse cosa stesse provando.
- Io non mi fido di lei - disse Mikasa.
- Tranquilla è mia amica - rispose Eren.
- Tua cosa?! Basta ora la faccio fuori - esclamò Mikasa.
Levi era incantato da lei...
Hanji diede il segno della ritirata ma i Giganti lo fermarono: Zeke insieme e Reiner e Berthold fermò Sasha, Connie e Jean. Annie invece se ne stava in disparte.
- Lasciateli andare - ordinò Levi.
Delusi e stupiti seguirono gli ordini.
Dopo un po' Levi disse:
- Arriverà il momento della battaglia - e se ne andò.
Il Corpo di Ricerca non capì cosa stesse succedendo tranne Mikasa. Lei era innervosita non solo dal fatto che Levi stava tramando qualcosa ma anche per il "lei è mia amica" detto da Eren.
- Come può una sconosciuta essere più bella, più coraggiosa e più simpatica di me? - pensò.
Mikasa era gelosa. Si capiva. Ma nessuno se ne accorse.
- Nella prossima battaglia avrò un obbiettivo: uccidere lei - disse Mikasa e ritornò normale.
- Ti hanno ferita?! - disse Levi.
- Solo quella ragazza... M-mikasa - disse Petra.
- I-io non mi senti bene - disse Petra.
- Mi vendicherò - disse con decisione Levi.
Mikasa prima di uscire diede un colpo dietro la schiena a Petra con la lama.
Nessuno se ne accorse perché Petra non iniziò a piangere e si sdraiò sul pavimento con la schiena rivolta in giù.
- Già ti ho perso una volta, non ti voglio perdere ancora - concluse Levi.
- Grazie - disse.
- Guarisci presto - e ordinò - Reiner, Berthold guardate Petra, tu invece Zeke sorveglia l'ingresso e... Annie? Stai bene? - chiese Levi.
- S-sì - rispose.
- Ok - disse.
- Ci vedremo domani mattina - disse Zeke.
- Buonanotte - dissero in coro.
E Levi si addormentò nei suoi pensieri.
Intanto Eren si era trasformato in Gigante e non smetteva di prendere a pugni una parete.
- Perché fa tutto questo? Cosa gli ho fatto? - scavò nei suoi pensieri.
- Così finirai di creare un varco nel mura - disse Armin.
- Oh, Armin - si lamentò Eren.
- A cosa pensi? - chiese Armin.
- A Mikasa, a quel creino di Levi, al futuro - rispose Eren.
- Beh, ricordati che ci sono io al tuo fianco - e sorrise.
- Grazie, ora andiamo a dormire - disse Eren.
E si abbracciarono.
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