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Capitolo 3: Misterioso e terme


Davanti al quartiere degli Uchiha, quattro giovani stavano rientrando da una sessione d'allenamento, in cui i tre ragazzi avevano appena concluso grazie al supporto dell'unica ragazza del gruppo.

Due di essi erano fratelli, Itachi Uchiha e Sasuke Uchiha, quest'ultimo il minore, poi con loro c'era il migliore amico del maggiore, Shisui Uchiha e la giovane era Sakura Haruno, la compagna del ragazzo più giovane dei tre Uchiha.

Il fratello maggiore era un ragazzo dal fisico ben allenato, dai capelli lunghi fin sotto le spalle, tenuti in una coda bassa e con qualche ciocca a contornargli il viso, ma essi erano neri come la pece come i suoi occhi e con delle occhiaie che con la sua carnagione rosea e chiara, ben poco si notava.

Il suo migliore amico aveva i capelli corti e spettinati, come esattamente i propri occhi, stessa cosa valeva per la carnagione, tutto molto simile a Itachi, ma leggermente più scura e col fisico più definito.

Questi due ragazzi indossavano l'abbigliamento da jonin, pantaloni e maglione blu scuro, sopra un gilè verde foglia secco, i sandali di un blu leggermente più chiaro, la solita fasciatura bianca nella coscia destra, con il solito astuccio per gli attrezzi ninja, di colore nero, e in più una spada legata dietro la schiena.

Sasuke invece portava i capelli poco lunghi e dalla pettinatura quasi ad assomigliare a quella di una papera, la colorazione invece era nera come la piuma di un corvo, ma dai riflessi bluastri, pelle più chiara rispetto agli altri Uchiha e il fisico definito grazie ai suoi allenamenti.

Lui vestiva con una semplice maglietta blu scuro, con lo stemma degli Uchiha sulla schiena, portava dei pantaloni neri che gli arrivavano fin sopra le caviglie e per finire, con i soliti sandali neri.

L'ultima ed unica ragazza del gruppo, portava i capelli lisci fino a metà schiena e di un rosa simile ai fiori di ciliegio, i suoi occhi versi come smeraldi nascondevano una sua particolarità di carattere, con un fisico atletico e con buoni lineamenti, solo aveva poco volume sui suoi seni.

Lei indossava una maglietta rossa dalla sfumatura fucsia, con le maniche bianche, una gonna corta di colorazione blu chiara e tendente al verde-acqua, con dei sandali del medesimo colore.

I tre Uchiha portavano un coprifronte col simbolo di Konoha, sulla propria fronte, mentre l'Haruno lo portava come cerchio sopra la testa.

- Era da un po' che noi tre non ci allenavamo insieme! - Shisui fu il primo a parlare, costatando la verità in quelle sue stesse parole, lui che era il più grande della banda, che aveva 24 anni e che a seguire venivano Itachi di 21 anni, Sasuke e Sakura che avevano invece 16 anni.

- Hai proprio ragione Shisui, ma purtroppo le missioni che ci vengono affidate sono molto impegnative. - gli rispose Itachi preoccupato su ciò che sarebbe arrivato di lì a poco, ma che non avrebbero potuto evitare e tutto ciò si sentiva anche all'interno del loro clan.

- C'è il rischio che scoppi una quarta grande guerra ninja e purtroppo, con la scomparsa del Yondaime Hokage, non riusciamo a mantenere un giusto equilibrio di pace! - disse Shisui mostrandosi, anche lui, molto preoccupato perché quello che aveva appena detto, era semplicemente la pura verità e molto probabilmente sarebbe accaduto.

Se il precedente Hokage fosse ancora tra loro, la pace tra le cinque grandi nazioni sarebbe stata mantenuta, anche se ancora non si sapeva come lo Yondaime riuscisse a compiere una così grande impresa, ma non per nulla era considerato uno dei più grandi Hokage che fossero mai stati incaricati a quel titolo.

- Davvero pensate possa... - Ma Sakura non ebbe nemmeno il tempo di concludere la sua domanda, che un'altra voce le diede la risposta tanto temuta.

- Si Sakura, purtroppo le cose stanno così. - le rispose Itachi con serietà, mentre Sasuke stava nel suo solito silenzio, ma poi qualcosa attirò la loro attenzione.

- Sakura! - la chiamò Rika che subito le corse incontro e l'abbracciò di getto, vedendo il suo gesto ricambiato dalla rosa, ritrovandosi poi a ridere insieme e a fare i loro soliti discorsi da ragazze.

- Sasuke!! - sorrise gioiosa la ragazza bruna nel vederlo, c'aveva messo poco nel notarlo nel gruppo e la rosa la guardava leggermente scocciata, infondo sapeva che l'amica Rika provava qualcosa per Sasuke e a lei non andava già, d'altronde troppe ragazze gli andavano dietro.

- Rika come mai da queste parti? - gli chiese svogliatamente il più giovane degli Uchiha, senza neanche degnarle uno sguardo e anzi, sentiva la schiena bruciarli, anche se non c'era fuoco e capì immediatamente cosa fosse: Sakura con uno sguardo furente.

- Oh già, dimenticavo! Sono qui perché Shisui-sama voleva parlarmi. - e come lo disse, Rika si voltò verso il ragazzo nominato, che le sorrise appena e diede la conferma ai compagni.

- Esatto! Era per parlarti della... - le parole gli morirono in gola quando i suoi occhi incontrarono quelli di Tatsuo, sorpreso di vedere un membro di quel clan.

- Tu fai parte del Clan Mytake, non è così? - gli chiese Shisui, che più una domanda sembrava più un affermazione, attirando verso l'interlocutore, l'attenzione di tutti i presenti.

La giovane Harizawa lo guardò curiosa, finalmente avrebbe scoperto qualcosa su quel misterioso ragazzo, che l'aveva salvata dai problemi, mentre il Mytake a quella domanda sussultò, mostrando sorpresa nel volto, mutandolo poi in uno sguardo diffidente.

- Come fai a conoscere il mio clan? Nessun ninja che non sia un Kage, dovrebbe esserne a conoscenza! - parole fredde furono le sue, si vedeva l'astio nel suo sguardo e lo si sentiva anche dal tono usato dal ragazzo, ciò faceva capire che non sarebbe andata a finire bene, se la risposta sarebbe stata data sbagliata.

Kakashi portava sulle spalle Megumi completamente messa k.o. da Ayumu, che li seguiva con tutta la tranquillità che madre natura aveva donato alla terra, nel suo viso si vedeva un espressione soddisfatta, quasi sadica e fiera del suo operato.

L'uomo era del tutto ignaro di tale emozione, camminando come se il resto non gli importasse e seguiva un suo percorso del tutto sicuro, quasi avesse del logico, che non c'era in questa occasione.

Dopo poco più di una mezz'oretta arrivarono davanti ad un edificio, che altri non era un dojo, dove si sentivano rumori provenire dal suo interno e alcuni appartenevano a persone, mentre altri sembravano dei corpi che si schiantavano a chissà cosa.

La ragazza dai capelli color lilla guardò quella "casetta" davanti a se, mentre l'argenteo sorrideva beffardamente, ma neanche il tempo di chiedere cosa ci facessero in tale luogo, che l'Hatake aprì la porta scorrevole di legno e si fece largo tra la poca gente che, per pura casualità, gli finiva davanti.

Dopo pochi passi, davanti a loro si ritrovarono un ragazzo dalla pelle abbronzata, con una cicatrice che gli passava sul naso, capelli castani tenuti in una coda alta e gli occhi neri, vestiva col solito vestito da ninja ma lui era un semplice chuunin, nonché il proprietario del dojo.

Insieme a lui c'era un ragazzo dai capelli corti e a spazzola, neri ma tendenti al blu scuro, vestiva anche lui allo stesso modo del compagno vicino, pelle abbronzata ma più chiara, con l'unico occhio, quello destro, dall'iride nera, che sorrideva all'argenteo, mentre l'altro era coperto da una benda nera.

- Iruka! Obito! - li salutò con un accenno di mano, mentre faceva sedere vicino ad una parete di legno, vicino a loro, la giovane svenuta.

- Kakashi-san da quanto non ti facevi vivo al mio dojo! - sorrise gentile, mentre controllava lo stato della svenuta e lanciava un occhiata alla ragazza a fianco a lui, pronto a domandargli se fosse "lei".

- Kakashi! Non ci presenti la tua amica!? - disse ghignando divertito colui che portava il nome di Obito, anche lui un appartenente del clan Uchiha, la sua frase alludeva a qualcosa che i due interpellati non avevano di certo.

- Scusami Iruka, ma ho avuto parecchie missioni ultimamente! - si portò la mano destra dietro la testa, spazzolandosi quella parte di capelli, con fare dispiaciuto, anche la sua tonalità di voce lo faceva capire.

- E Obito, lei sarebbe Ayumu Hisozuana! Ayumu, lui è Obito Uchiha e come capirai dal suo cognome, lui appartiene al clan più famoso di Konoha! - concluse nel minor tempo possibile, le presentazioni, si scocciava di queste cose e solo se in missione era richiesta lo faceva senza problemi, ma in questo caso non ne vedeva il senso, nel suo modo.

- Comunque è un mio compagno di team, ma al momento non può fare sforzi per via di una ferita che lo ha portato a stare per un mese intero in ospedale, uscito solo oggi. - sotto la maschera fece un sorriso beffardo, una piccola vendetta a cui l'amico fece molto caso, che conoscendolo, aveva intuito tutto, anche se non vedeva nulla sotto quella stoffa che gli copriva la bocca.

- Sono finito in queste condizioni per salvare il culo ad un amico, ricordi Kakashi? - disse sorridendo nervosamente e l'argenteo ridacchiò sommessamente, ma il compagno lo sentì bene ma si trattenne dal prenderlo a pugni e tornò la sua attenzione verso gli altri.

- Come mai qua? - disse l'Uchiha per tornare al nocciolo della loro presenza nel dojo, ma prima che l'interessato potesse rispondere, un vulcano eruttò... per così dire.

- Perché mi hai colpito così forte Ayumu-chan?! - si mise a domandare una ragazza dai capelli bianchi, urlando e facendosi sentire da tutti, soprattutto dalla velocità con cui lo aveva detto.

- Semplicemente per farti stare zitta e tranquilla, anche se speravo stessi svenuta per più tempo, peccato! - borbottò tra se e se, pensando che non l'avesse sentita o altrimenti, se la sarebbe ritrovata a darle altre noie.

- La solita sadica che colpisce e non ottiene il risultato sperato! La solita esagerata, dico bene? - la stuzzicò Kakashi, ghignando divertito per lo sguardo che Ayumu gli lanciò furente, perché anche se lui l'aveva sussurrato, lei l'aveva sentito, capendo che il suo borbottare era stato udito da qualcuno e dalla persona più provocante al mondo, l'unico a farla arrabbiare con poco più di due parole.

- Maledetto Kakashi, da quando ti interessi di ciò che faccio? - gli disse stizzita la ragazza dai capelli lilla, anche se questo loro dialogo veniva sentito solo da loro due, caricando di più proprio se stessi.

- Hai ragione, non sono affari che mi riguardino - disse l'Hatake, come se ciò non gli interessasse davvero e ciò fece surriscaldare l'Hisozuana, stringendo il pugno col dubbio se dargli una manata alla nuca o ignorarlo.

Tutto ciò non passò inosservato come speravano, Iruka aveva osservato i due e gli aveva letto le labbra, capendo l'argomentazione e ridacchiando piuttosto divertito, attirando l'attenzione di tutti.

- Voi due formate davvero una bella coppia di novelli sposi. - e scoppiò a ridere nel vedere la faccia scioccata dei due, che prima si fissarono con tale espressione e poi si voltarono verso l'Umino, questo il cognome del giovane uomo a capo del dojo, con un leggero rossore appena visibile, sulle gote dei due.

- COOSAAAA?!! - urlò Ayumu mentre Kakashi ridusse i suoi occhi a due fessure che non preannunciavano nulla di buono, così i due, sentendosi in sintonia, si guardarono in cagnesco e ciò fece ridere i compagni.

- Su, non prendetevela a male! - continuò Iruka, pronto nuovamente a ridere per come i due si comportavano e non solo lui, anche Obito ghignava beffardamente, mentre Megumi rideva silenziosamente come una pettegola che sapeva tutto, ma che invece non aveva compreso affondo.

- Credo sia meglio per voi chiuderla qui. - disse minacciosa Ayumu, il suo sguardo al momento poteva persino uccidere, se fosse stato nelle sue capacità.

- Sono venuto soltanto per accompagnare le due ragazze proprio qua al dojo quindi, se volete scusarmi io... - l'argenteo era pronto ad andarsene, peccato che alla ragazza che gli stava accanto, non andava a genio questo suo atteggiamento distaccato e anche troppo.

- Cos'è Kakashi, hai paura di perdere contro di me? - lo punzecchiò Ayumu in un modo leggero, ed era soltanto l'inizio, perché non si sarebbe fermata solo a questa domanda.

- Sempre il solito codardo, buono solo a fare l'eroe di passaggio e sfuggire via come il fulmine! - sorrise beffardamente vedendo come l'interpellato si era fermato ad ascoltarla, ma lei sapeva qual'era la motivazione di questo suo atteggiamento, o almeno in parte.

- Fai come vuoi! Io non ti aiuterò col riscaldamento per domani. - la ragazza aveva intuito tutto e l'Hatake non si sorprese più di tanto, la conosceva abbastanza per sapere cosa le passasse per la testa e sapeva bene perché lei lo stava provocando.

- Va bene! Quando vuoi! - si voltò verso di lei l'uomo con la maschera, mentre la ragazza dagli occhi verdi lo fissava dritto nei suoi, neri come la pece, la sfida era stata accolta ed ora i due si posizionarono ai lati opposti del campo che era a disposizione, all'esterno dell'edificio, esattamente nel suo retro.

- Ragazzi, ne siete sicuri? - chiese conferma Iruka, non li avrebbe fermati e anzi, avrebbe osservato come sarebbe finita la loro battaglia, anche se sapeva che non si sarebbero impegnati più del dovuto, infondo era un riscaldamento.

Le terme, questo era il luogo dove quattro ragazzi erano giunti con un piccolo cesto di legno, con dentro un sapone per il corpo, per la pelle, e un altro per i capelli, in più una spugna per grattar via meglio lo sporco, insieme al tutto, un asciugamano dal dolce profumo.

Naruto era tornato il solito ragazzo sulle sue, Hinata era più timida e imbarazzata del solito, Ayumu con un ghigno sulla faccia e Kakashi come sempre, il tipo che non mostra alcuna emozione.

Il gruppo vi entrò e la prima cosa che notarono fu il bancone, dove si diressero immediatamente e presero due stanze, così si separarono nel modo più logico che ci fosse: ragazzi con ragazzi e ragazze con ragazze.

Dopodiché, il gruppo indossò lo stesso tipo di kimono, era a strisce grosse che si suddivideva in blu e in un azzurro più scuro, poi si riunirono davanti la stanza delle ragazze e così si diressero ai bagni termici.

Una volta arrivati davanti alla porta dello spogliatoio, ciascuno raffigurante un sesso, il gruppo si divise in due e vi entrarono dentro.

Le due ragazze incominciarono a togliersi il kimono insieme alle infradito, rimanendo solo con l'intimo, subito dopo anch'esso fu tolto, lasciando libere sia i seni che la femminilità.

Indossarono attorno al proprio corpo un asciugamano bianco panna, che le copriva dal petto fino a sopra le ginocchia, lasciando scoperte le proprie cosce.

Aprirono la porta scorrevole che conduceva alla vasca termale all'aperto, si avvicinarono ad essa e vi immersero prima un piede, per capirne lo stato della temperatura.

Guardandosi intorno notarono che, tale bagno era circondato da un pavimento in pietra liscia, la bordatura invece aveva pietre sporgenti ma più sferiche, il tutto era circondato da delle sbarre di legno rettangolari unite e abbastanza alte da non permettere la visibilità a nessuno.

- Ahhh! Come si sta bene! - si disse Ayumu, immergendosi sempre di più nelle acque calde di quelle terme, togliendosi l'asciugamano e posarlo nella bordatura, voltandosi e mettendosi a pancia in giù, incrociando le braccia sopra la pietra tiepida e posandovi sopra la testa, rilassandosi in quel tepore unico al mondo.

- Hai ragione Ayu-chan! - disse dolce Hinata, facendo la stessa cosa dell'amica, solo che lei rimase seduta e si copriva il suo seno prosperoso con fare imbarazzante.

- Su Hina-chan, ci siamo solo noi due qui! Non hai bisogno di vergognarti! - gentile le rivolse un sorriso la ragazza dai capelli color lilla, trovandola tenera anche in quella circostanza, se fosse nata maschio, di certo non se la sarebbe lasciata fuggire e visto che non poteva averla tutta sua, non avrebbe permesso a quei stupidi ragazzi che vivevano a Konoha, di prendersela.

Si sa che le belle cose durano pochi attimi, proprio in quel momento, una seconda porta scorrevole che conduceva al bagno termale, notato solo in quel momento dalle ragazze, si aprì davanti ai loro occhi, mostrando la figura di due ragazzi.

Questi non erano altri che Kakashi e Naruto, quando le due li videro, Hinata si immerse nell'acqua fin sotto al naso, mentre Ayumu scattò in piedi e si presto ad uscire dalla vasca, pronta a picchiarli.

Una volta uscita da esso, vedendo l'espressione di Naruto e Kakashi, guardò il suo corpo e ricordò solo in quel momento di essere completamente nuda, per l'imbarazzo arrossì ma ripensando alla motivazione, alzò lo sguardo e il suo viso si colorò di un rosso fuoco, mostrando un espressione irata e che metteva i brividi.

- Voi... - l'Hisozuana li ringhiò contro furibonda, dopo pochi secondi, i due si ritrovarono stesi a terra con un bel bernoccolo nella loro stupida zucca vuota.

D'un tratto, la porta che avevano usato per entrare nel bagno termale, si aprì e fece la sua apparizione una giovane donna che li guardò uno per uno, poi sorrise nel vedere la scena che le si presentava davanti e fece per parlare.

- Scusate il disturbo, voi siete arrivati oggi e penso che non sappiate il piccolo dettaglio della giornata. - fece una pausa abbastanza lunga la donna, dove la ragazza dai capelli color lilla ebbe il tempo di rientrare nella vasca, mentre i ragazzi si rianimarono dai colpi subiti e bene o male l'asciugamano era rimasto stretto nella loro vita, coprendone il cavallo di battaglia.

Tutte queste cose fecero parecchio infastidire Ayumu, mentre la giovane signora lanciava occhiate apprezzanti sui ragazzi e Naruto si buttò subito nell'acqua, per coprirsi e far sparire quello sguardo languido della donna, cosa che gli metteva i brividi.

- Perché non ci dice cosa ha da dire e non sparisce dalla nostra vista?! - fece notare il fastidio la giovane Hisozuana, facendo sentire la signora fuori luogo, ricomponendosi e facendo il suo lavoro.

- Solo per oggi, se non per richiesta del cliente o della cliente, i bagni sono misti! Detto questo, vi auguro una buona permanenza! - fece un leggero inchino e prima di andarsene, lanciò una nuova occhiata verso i giovani e in quel momento l'Uzumaki sentì un nuovo brivido di disgusto salirgli su per tutta la spina dorsale, mentre a Kakashi poco importava, la ignorava solo.

- Quella donna mi mette i brividi! - commentò il biondo, sentendo il disgusto assalirgli la gola e cercando qualcosa che gli facesse dimenticare l'esperienza e il ricordo.

La trovò dentro la vasca termale, immersa il più possibile nell'acqua, a vergognarsi di se stessa per essersi fatta vedere nuda, anche se ben poco si era visto e quindi non vi era nulla da essere imbarazzati.

- Su, andiamo Hina-chan, lasciamo i maschietti da soli! - disse ancora irritata Ayumu, mentre prendeva il proprio asciugamano e se lo legava attorno, anche se lo aveva bagnato nel farlo.

La mora fece come richiesto dall'amica, infondo si sentiva troppo imbarazzata per restare in una vasca con dei ragazzi a fissarla, così si mise l'asciugamano a coprirle il suo corpo formoso ed uscì dall'acqua.

In pochi attimi, i due giovani rimasero da soli nel bagno, anche se Naruto aveva notato quanto la Hyuuga fosse ben messa nel fisico e si ritrovò leggermente rosso nelle gote! Da quando pensava e faceva cose da pervertito?! Con queste domande, il biondino si immerse nell'acqua calda e cercò di rilassarsi.


Angolo Autore

Alla fine ho deciso di aggiornare questa fanfiction e se vi piace, ho una bella notizia da darvi: ho altri tre capitoli pronti da postare ma... si sa ormai, 5 voti e 5 recensioni per l'aggiornamento e almeno con questa sarò veloce per la ragione scritta su xD
Spero che mi diciate cosa ne pensiate e magari cosa vi aspettiate, io nel mentre vi attendo quidni, grazie per l'ascolto e a presto *^*

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