Erano le 04 e mi trovavo su Tumbrl.
***
Erano le quattro di una notte buia e tempestosa. Louis se ne stava con il muso immerso dentro una tazza di cioccolata calda e marshmallow, quando l'ennesimo tuono squarciò il cielo appena fuori dalla finestra. Odiava starsene a casa da solo in nottate come quella. La piccola villetta in periferia in cui abitava insieme al suo ragazzo, di notte si trasformava, e i mobili sembravano proiettare ombre malvagie lungo le pareti, sempre pronte a attaccare Louis al momento giusto.
Sbuffò tentando di reprimere il senso di disagio e la pelle d'oca che ormai si era fatta spazio lungo tutto il suo corpo. Si strinse maggiormente la coperta in pile addosso e si rannicchiò meglio contro il bracciolo del divano. Il vapore caldo della cioccolata aveva fatto appannare le lenti dei suoi occhiali da vista, e adesso non ne voleva sapere di sfilare le mani da sotto quell'antro caldo e sicuro per pulirli.
Si guardò furtivamente intorno temendo un attacco da chissa quale mostruosa creatura della notte prima di posare la tazza sul piccolo tavolino in legno sul quale se ne stava adagiato anche il suo pc con il film messo in pausa da una decina di minuti.
Louis era un ossimoro vivente.
Il film in questione era un film horror. Scream per la precisione. Il fermo immagine, ritraeva la bella Sidney addormentata sul suo divano mentre il sole dietro la finestra iniziava tramontare.
Louis asciugò le lenti spesse dei suoi occhiali con il tessuto della coperta sistemandoseli nuovamente sul naso alla francese, riappropiandosi immediatamente della sua tazza fumante.
"Cos'è stato?"
La sua voce, gia femminile di per sé, si alzò di almeno due ottave.
"Hai sentito? Penso che ci sia qualcuno in casa!"
Maggie, il gatto, al quale Louis si era rivolto, non fece una piega, anzi sventolò la coda grossa e pelosa e se la adagio sul muso in modo da allontanare Louis dal suo campo visivo.
"Grazie tante!"
Il ragazzo sbuffò adagiando nuovamente la tazza sul tavolino.
"Harry? Amore sei tu?"
Sapeva che sarebbe stato poco probabile che si trattasse del suo ragazzo. Harry era partito quella mattina per l'America e non sarebbe tornato prima di tre giorni.
Un altro tonfo dal piano di sopra fece sobbalzare Louis e questa volta anche Maggie saltò fischiando e rizzando il pelo.
Una volta in piedi, il gatto gli saltò in grembo tentando di allacciarsi alla sua maglia con gli artigli.
"Ah adesso hai bisogno di me non è così?"
Louis prese un grosso respiro facendosi coraggio.
-Ok, Louis. Stai tranquillo, sarà la finestra che sbatte, o un ramo che è caduto per via del vento e della pioggia, non stai per essere squartato da un assassino vestito da fantasma triste che poi appenderà i tuoi resti in giardino come se fossi uno spaventapasseri-
Armato di coraggio, e di un mestolo raccattato in cucina, Louis iniziò a salire i primi scalini in direzione della sua stanza da letto.
Un altro tuono squarciò il cielo e il gatto appollaiato sulla sua spalla saltò giù sparendo nel buio del corridoio.
I rumori adesso si erano fatti sempre più forti, era come se qualcuno stesse bussando contro una parete all'interno della stanza dal letto di Louis.
Louis si avvicinò alla porta tentando di non fare rumore. Con una mano abbassò piano la maniglia, mentre con l'altra si preparava a fendere l'aria con il suo mestolo.
Una volta aperta la porta, il rumore cessò di colpo. Accese la luce.
Era tutto in ordine. I comodini, il letto sistemato alla perfezione come piaceva a Harry e le finestre chiuse.
Quando stava per voltarsi e chiudersi la porta alle spalle, i rumori ripresero.
Un battere forte e continuo arrivava da dentro l'armadio.
Louis si morse il labbro indeciso sul da farsi.
-OK, sii uomo, avanti, magari è solo Maggie che si è nascosta-
Si fece vicino lentamente mentre i rumori diventavano via via sempre più forti.
Una volta raggiunta l'anta dell'armadio, portò indietro il mestolo, pronto a colpire chiunque o qualunque cosa ci fosse la dentro.
Prese un respiro e posò la mano sulla maniglia, tirò aprendo l'anta e.....
"BOOOOO"
"Porca puttana Harry sei impazzito?"
Louis si massaggiava il petto lanciando sguardi omicidi al suo ragazzo che era caduto a terra dal loro letto mentre rideva a crepapelle.
"Oh mio Dio Lou, la tua faccia!" urlava il riccio indicandolo dal pavimento.
"Fottiti Harry, mi hai fatto morire, ero arrivato al punto cruciale della storia!"
"Lou, devi smetterla di leggere quelle storie su Tumbrl seriamente sono tutte cazzate...se poi consideri che usano me e te come protagonisti.."
"Tu dici Harold?"
Il viso di Louis si fece cupo e un ghigno gli increspò le labbra.
"Evidentemente non hai mai sentito parlare della storia di Manuela..."
Il riccio adesso aveva tutta la sua attenzione.
Cosse il capo in negazione mettendosi seduto meglio sul pavimento.
"Beh..c'è una vecchia leggenda, che narra di una giovane ragazza, Manuela appunto, che un giorno per noia decise di fingersi morta agli occhi della gente, sai per vedere cosa avrebbero fatto in sua assenza...così pubblicò un post sul suo social network dove raccontava di come si sarebbe uccisa... il giorno dopo non si fece sentire da nessuno e tutti cedettero che avesse messo in pratica la sua storia, cosi iniziarono a mandare messaggi di cordoglio alla famiglia e a scrivere di lei sui social ricordandola come una giovane e cara ragazza... lei tutta soddisfatta dell'attenzione ricevuta, decise di porre fine allo scherzo e scrisse sulla sua pagina che era miracolosamente rinata grazie al tempestivo aiuto dei medici che l'avevano soccorsa insieme a suo padre..ovviamente a quel punto tutti le si girarono contro dicendole che non erano argomenti sui quali scherzare... la ragazza tentò di difendersi con scarsi risultati..e dopo un paio di giorni la storia finì nel dimenticatoio..."
"Qualche settimana più tardi, Manuela si trovava sola in casa. Fuori pioveva e i telefoni non funzionavano bene..le tv erano interrotte ma fortunatamente il wifii resisteva...stava navigando su tumbrl quando un ladro entrato in casa la agguantò tentando di soffocarla, lei riuscì a scappare e si rifugiò dentro il suo armadio. Scrisse su fb dal suo telefono che qualcuno stava tentando di ucciderla, chiese aiuto disperatamente ma nessuno le credette. Il giorno dopo il suo corpo fu ritrovato sgozzato dentro il suo armadio, il telefono ancora in mano. Nessuno aveva creduto alla sua richiesta d'aiuto perché ormai nessuno le credeva più, e come con la storia del al lupo al lupo fece la fine del bimbo che fu mangiato."
"Lou questa storia è orribile"
"Non è finita Harold!"
"il fantasma di Manuela pieno di collera e risentimento, diede vita a una maledizione...si dice che ci sia un post su Tumbrl, un post maledetto...che gira tra le storie di notte, se sei cosi sfortunato da trovarlo e leggerlo allora il fantasma di Manuela ti verrà a cercare per ucciderti...il post inizia così..Erano le 04 e mi trovavo su Tumbrl.."
"Lou?"
"Si Harry?"
"Guarda lo schermo del tuo pc"
Louis si voltò in direzione del suo pc che aveva lasciato aperto sulla applicazione di Tumbrl dopo lo scherzo del riccio.
Il post in alto recitava : Erano le 04 e mi trovavo su Tumbrl..
Fine.
Non commenterò riguardo la storia VERA di Manuela. Sono solo una che inventa storie per passare il tempo, IO.
Xx -Pat
ps. TumBRL è scritto apposta. so che si dice TumBLR. :)
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