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Prima tappa, primi ricordi

Quel giorno era nuvoloso, ma il cielo non preannunciava pioggia. Caleb aveva preso una decisione: doveva portare Cammy a visitare i loro posti in fretta. Non poteva più aspettare l'amore.
Quella mattina Camelia dormiva tranquillamente con la piccola Camilla, accoccolate nelle coperte del comodo letto matrimoniale. Fu una telefonata a svegliarla; per fortuna la figlioletta dormiva lo stesso. Quando lesse "Caleb" sullo schermo si affrettò a rispondere, in preda a un sentimento che non riusciva a decifrare: forse preoccupazione?
Cammy-" Pronto?"-
Caleb-" Ehi... Vorrei vederti, devo portarti in un posto."-
Cammy-" Adesso?"-
Caleb-" Ora. Subito."-
La giovane lanciò uno sguardo alla figlia e probabilmente Caleb la lesse nel pensiero attraverso il cellulare.
Caleb-" È vicino alla villa di tuo padre. Possiamo lasciarla lì."-
Cammy-" Il tempo di prepararci e arriviamo."-
E riagganciò.

Cammy-" Grazie mille papà."-
Travis-" Non preoccuparti, penso io a lei."-
La ragazza si allontanò dalla villa del padre e raggiunse Caleb in macchina.
Cammy-" Allora... Perché mi volevi vedere?"-
Caleb-" Per mostrarti un posto. Vieni, scendiamo. Possiamo benissimo andarci a piedi."-
I due scesero dal veicolo e si condussero, guidati da Caleb, in una via dagli edifici praticamente uniti tra loro. Ogni tanto, tra uno e l'altro, si insinuava un vicoletto buio. Cammy non immaginava che Caleb l'avrebbe condotta proprio in uno di essi.
Il ragazzo, infatti, svoltò in un vicoletto difficile da notare, perché buio e stretto. Ci si infilò assicurandosi che Cammy fosse dietro di lui; la ragazza pareva disorientata o spaventata. Che stesse cominciando a ricordare?
Cammy-" Dove mi stai portando, Caleb?"-
Chiese poi con voce tremolante, fermandosi di colpo.
Caleb-" In un posto molto particolare. Non preoccuparti, non corriamo pericoli, qui."-
Cammy si lasciò convincere e i due proseguirono l'esplorazione. Giunti alla fine del vicolo, Caleb scostò dei grandi pezzi di cartone vecchi e consumati da un angolo; messi lì, avevano lo scopo di nascondere un buco.
Caleb-" Vieni."-
Disse alla ragazza prima di sparire dentro al buco. Cammy, un po' più impacciatamente, lo seguì e i due si ritrovarono in una specie di stanza, angusta e ancor più buia del vicolo. Guardandosi intorno, Cammy ebbe delle allucinazioni: vide due ragazzi seduti al tavolino alla sua destra, uno con i capelli rossi e l'aria furba e uno dall'aria tranquilla, fredda, con i capelli bianchi come la neve. Girando la testa, Cammy vide altri due ragazzi e una ragazza; uno dei due e lei avevano l'aria angelica, di una bellezza ultraterrena. I capelli rossi di lui erano raccolti in una lunga treccia, mentre quelli della ragazza erano biondo chiaro, sciolti sulle spalle. L'altro ragazzo aveva anche lui un aspetto chiaramente non umano, ma mentre i primi due sembravano angeli caduti dal cielo lui pareva un demone risalito sulla Terra: sorriso malvagio in faccia, denti appuntiti che si scorgevano spuntare appena sotto il labbro superiore, occhi che sprigionavano cattiveria. I capelli sembravano una criniera.
Poi c'era un altro ragazzo; era isolato dagli altri, intento ad incidere disegnini e scritte sul muro con un coltellino. Aveva la testa rasata eccetto un ciuffo di capelli castani che gli ricadevano sul viso e sugli occhi color petrolio. Era vestito stile dark: canottiera nera con scritte in stile graffito in bianco e jeans sempre neri. Quel ragazzo la colpiva, e non riusciva a capire il perché. Aveva un'aria misteriosa e strafottente, e ciò la attraeva...
Ma perché?
Caleb notò che Cammy era bloccata da un po', immobile e senza dire nulla, occhi spalancati.
Caleb-" Cammy?"-
La ragazza scosse la testa per riprendersi e guardò il ragazzo negli occhi.
Cammy-" Chi sono loro?"-
Caleb non capì cosa intendesse, così la ragazza gli spiegò tutto.
Caleb-" Sono Torch, Gazelle, Sael, Gaiel e Destra. Erano tuoi amici quando avevamo la loro età."-
Cammy non seppe come reagire; sembravano dei delinquenti e lei non riusciva a credere di essere stata amica di gente del genere. Però quel ragazzo... la attirava.
Cammy-" E il ragazzo con la testa rasata e il ciuffo sugli occhi?"-
A Caleb mancò un battito; se le avesse detto chi era quel misterioso ragazzo si sarebbe ricordata del loro passato?
Caleb-" Lui... si chiama Caleb. È il capo della gang."-
Per Cammy non cambiò nulla, ma Caleb aveva ancora due assi nella manica. Scostò un tappeto dal pavimento: serviva a nascondere una botola. Caleb la aprì e ci si infilò dentro e Cammy lo seguì a ruota. Si ritrovarono in un tunnel. Lo percorsero e sbucarono in un luogo che assomigliava molto a una fogna. Anzi, in effetti lo era stato: si trovavano nella ex rete fognaria della città. Caleb condusse Cammy a un tombino il quale fondo era raggiungibile solo con una scala a pioli. I due vi entrarono.
Caleb-" Ora tu osserva e dimmi cosa vedi."-
La ragazza iniziò a guardarsi intorno.
Cammy-" Vedo... vedo Torch e Gazelle che si consolano... Destra, Sael e Gaiel fanno lo stesso, e lei è spaventata. Invece Caleb... sta ancora incidendo disegnini sul muro."-
Caleb-" E poi?"-
Cammy-" Poi... c'è un'altra ragazza... con i capelli viola e gli occhi azzurri..."-
Trasalì quando capì che quella ragazza era lei. Finalmente stava iniziando a ricordare.
Cammy-" Sento degli spari. Caleb si alza in piedi e... pare voglia uscire di lì, ma la ragazza... cioè, io... lo trattengo in tutti i modi. Però lui si libera e esce."-
Caleb-" E poi?"-
Cammy-" Gli spari cessano. Poi si sentono delle urla selvagge e... un unico sparo."-
Vedo che sgrana gli occhi, poi grida.
Cammy-" NO!!"-
E cade in ginocchio con una mano sulla testa.
Caleb-" Cammy!"-
La soccorro.
Caleb-" Stai bene?"-
Il suo respiro è irregolare e per un po' i suoi occhi evitano di incontrare i miei. Ma quando succede, quando quell'oceano si scontra con i miei occhi...
Cammy-" Ti ho visto morire."-

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