Caleb-" Come facevi a sapere che ero io?"-
Cammy-" Ho visto... i tuoi occhi..."-
La ragazza parlava con un fil di voce: era evidentemente scioccata da ciò che aveva visto.
Cammy-" Io... ora ho capito... ora mi ricordo di te."-
Caleb probabilmente avrebbe fatto i salti di gioia, ma si trattenne.
Cammy-" Ma dopo... cos'è successo, precisamente?"-
Caleb-" Mi hanno operato, poi io e gli altri ci siamo riconciliati con tuo padre perché ti tenevamo in ostaggio. Un giorno stavo per andarmene; alla stazione ricordi?"-
Incredibilmente, Cammy annuì e continuò il discorso del ragazzo.
Cammy-" Eri sul binario numero 10, la somma tra le lettere dei nostri nomi. Volevi andartene in giro per il mondo e io non ho voluto fermarti. E poi..."-
Caleb-" Già, e poi."-
Abbassò la testa, imbarazzato. La faccia gli stava andando a fuoco al ricordo di quel dolcissimo bacio.
Che dopo un po' non fu più solo un ricordo.
Infatti, le labbra dei due si erano riunite.
Cammy-" Sentivo di aver perso qualcuno di importante... ma non ricordavo chi."-
Disse la ragazza appoggiando la fronte a quella di Caleb, che sorrise a quell'affermazione.
Caleb-" Non hai esitato neanche un po'? Insomma... mi hai baciato così, di colpo..."-
La ragazza rise e gli arruffò i capelli.
Cammy-" Sono passati anni, ma sei sempre lo stesso timidone, eh Caleb?"-
Caleb-" Ehm, già... Ad ogni modo, come faremo con Camilla?"-
Cammy-" È una bambina molto gentile e comprenisiva; se le spieghiamo tutto non si sconvolgerà. E poi ti adora, sarà felicissima di averti come padre."-
Caleb-" Non lo so... Non mi sento pronto."-
Avrebbe voluto maledirsi per quelle parole; che avrebbe pensato ora di lui?
Cammy-" Non importa. Neanche io mi sentivo pronta, ma ora siamo in due e affronteremo le difficoltà insieme."-
Caleb-" Ehm... ti andrebbe di festeggiare da un'altra parte? Un tombino non mi sembra il luogo più romantico del mondo..."-
Cammy-" Ti ricordi il grattacielo dove ti eri rifugiato una sera?"-
Caleb-" Vuoi andare lì?"-
Cammy annuì. In pochi minuti, i due erano affacciati alla grandissima città di Tokyo, in tutto il suo splendore. Cammy appoggiò la testa alla spalla di Caleb.
Cammy-" Dovresti rifarti l'acconciatura che avevi una volta."-
Ammise rossa in viso. Di tutta risposta, Caleb le stampò un bacio sulla guancia.
Caleb-" Ogni tanto ci faccio un pensiero. Ma se serve a farmi piacere di più..."-
Cammy-" Ma tu mi piaci già. È solo che... insomma..."-
Caleb-" Ma sta' zitta..."-
Il ragazzo le prese le guance e la baciò ancora; entrambi sorridevano sotto i baffi. Evidente che avevano aspettato quelle sensazioni da una vita, anche inconsciamente.
Cammy-" Sai... stavo pensando... un giorno mi piacerebbe..."-
Si voltò dalla parte opposta al viso di Caleb, rossa in viso e con le unghie in bocca.
Caleb-" Cosa?"-
Cammy-" Ehm... sì, insomma... regalare una sorellina a Camilla..."-
Caleb-" Vuoi adottare un altro bambino?"-
Cammy-" Non volevo... adottarlo..."-
Caleb arrossì dieci volte Cammy.
Caleb-" Vuoi... fare un figlio con me?"-
Cammy-" Sì. So che ti sembrerà una cosa stupida e avventata, ora che ci siamo ritrovati da poco, però io..."-
Il ragazzo le mise un dito sulla bocca.
Caleb-" Mi... mi piacerebbe tantissimo avere un bambino con te."-
La ragazza lo abbracciò.
Cammy-" Ti amo, Caleb."-
A lui mancò un battito, però ricambiò l'abbraccio.
Caleb-" Anch'io ti amo."-

Dopo tanti anni alla ricerca di un amore perduto e di una memoria svanita, entrambi si erano ritrovati, superando la distanza, il coma, il dolore, le difficoltà. Ciò dimostra che la speranza è sempre l'ultima a morire. Il loro amore li ha portati a rimanere uniti nonostante la distanza e la perdita di memoria.

Ciò che hanno fatto è ammirabile.

E ora potranno vivere insieme.

Per sempre.

Fine