\\Nico's pov//

In quella fredda mattinata, mi sono diretto come sempre verso scuola, ero stato uno stupido a credere seriamente che qualcuno del genere potesse interessarsi ad uno come me. Non avevo dormito quella notte per la delusione e le mie più marcate occhiaie, cioè più del solito, ne erano la prova, almeno però mi ero svegliato...non che fosse proprio un piacere.

Arrivato velocemente in classe, sospiro annoiato ascoltando la lezione, facendo passare le ore fino all'intervallo, quando decido stranamente di uscire...ed è in quel momento che lo vedo. Lì. In mezzo al corridoio intento a guardarsi intorno, chissà cosa diamine guardava. Decido quindi di allontanarmi, andando dall'altra parte, tanto non avevamo mai parlato molto dal vivo e quindi che bisogno c'era? Per sentire bugie? Era meglio dimenticarsi tutto come se niente fosse.

Ma poi sento il mio nome venir pronunciato dalle sue labbra.

Mi giro alquanto confuso e il ragazzo   dai capelli biondi si avvicina a me.
<<Nico...Senti, dobbiamo parlare.>>
<<Ma davvero? Io pensavo volessi farti una tazza di tè, visto che ci sei.>>
<<Sono serio, io ero serio quando ho detto di volerti vedere, di voler uscire con te e insomma...Tutto quello che ti ho scritto in tutto questo tempo.>>

Non ho il tempo di reagire che vengo preso per mano, nel mentre che mi portava fuori, in cerca di un posto più appartato e continuava così a parlare.
<<In tutto questo tempo non c'è niente su cui io ti abbia mentito, sai molto di più delle persone che si reputano mie amiche, quel parlare con te in quel modo inizialmente era divertente, niente di serio, ma pian piano...È diventato importante, poi quando ho capito che sei sempre stato tu, ero così felice...Mi spiace ancora se i nostri rapporti quando eravamo piccoli si sono interrotti, ma è da allora che non faccio che pensarti, rivedendoti nella mia stessa scuola volevo riavvicinarti ma sono timido persino io quando si tratta di te, così mi sono fatto amicizie superficiali, ho studiato, ho continuato la mia vita ma non sono mai riuscito a distogliere lo sguardo da te ogni volta che passavi per i corridoi, quando sorridevi a tua sorella e non riuscivo a non pensare che volevo esserne anche io la causa...E diamine potrei continuare ma non mi crederesti.>>

Lo guardo basito, sento il cuore esplodere, ma era la cosa giusta? Quel ragazzo...anche il solo pensiero di poterlo rovinare mi faceva male, io non sapevo rendere le persone felici e il maggiore non meritava un peso come me...Certo che mi ricordavo della nostra infanzia insieme e del fatto che fossimo stati migliori amici, ma da quando l'avevo rivisto avevo solo sperato se ne fosse scordato per il suo meglio, ed era sembrato così fino ad ora, ma adesso non sapevo come reagire.
<<I-io...Mi dispiace Will, non so cosa ti è successo ieri o i tuoi problemi personali ma...Sento di non poterti dare quel che sono sicuro che meriti. Ti auguro il meglio, ma il meglio per te non sono io, dimenticami.>>
E così, lascio la sua mano, sentendo la campanella suonare e torno in classe, reprimendo i miei sentimenti, così per tutto il giorno, anche se ovviamente, non riuscì nuovamente a dormire quella notte. Faceva male doversi allontanare dalla persona che più si "brama" ma in quel caso era la cosa giusta, io non ero abbastanza per Will. Non lo sarei mai stato e lo sapevo. Perché quella testa bacata si rifiutava di capirlo? Il suo discorso mi aveva stupito e non poco, in fondo a quanto pare ricambiava quei sentimenti ma...Era soltanto un problema per entrambi e lo sapevo.

Spazio me: Manca poco :3.