Se io morissi non vorrei essere dimenticata.
Vorrei vedervi entrare in una libreria,
spostare lo sguardo per caso su un libro di Shadowhunters e,
ricordandomi,
accennare un piccolo sorriso.
Vorrei sentirvi raccontare le mie storie ai vostri figli.
Se io morissi vorrei essere ricordata.
Vorrei essere ricordata per quella che cantava nei momenti meno opportuni,
quella che,
a volte,
quando parlava invertiva la t e la d.
Ricordata per i piccoli gesti che nemmeno ricordo di aver fatto.
Se un giorno morissi,
vorrei vedervi tutti insieme,
ridere.
Raccontarvi storie,
essere felici,
felici che vi scorra ancora la vita nelle vene.
Se io morissi vorrei avere la certezza che non sarete soli.
Non so perché sto scrivendo queste cose,
non sto morendo,
non per ora;
ma se io morissi,
non vorrei che le persone smettano di stare bene:
vorrei che realizziate i vostri sogni come io avrei voluto realizzare i miei.
Vorrei che,
se vi capitasse sotto il naso una mia foto spolverando tra gli scaffali,
tiriate su con il naso,
e poi sorridiate.
Sorridiate perché io ero lì,
con voi.
Perché ci sono stata,
perché in quel momento c'ero.
Voglio che voi continuate a vivere,
consapevoli che io c'ero,
e che avrei voluto esserci.
Ma è andata così;
e non possiamo farci nulla.
Vorrei essere ricordata,
ma non vorrei portare tristezza,
non perenne.
Vorrei che voi viviate,
e lo facciate anche per me.
Forse lascerò un piccolo vuoto.
Voi riempitelo con dei fiori, 
delle orchidee,
o dei girasoli.
Il vuoto rimarrà lì,
ma fiorirà.
Sí,
fiorirà.
Se io morissi,
mi mancherà sorridere,
mi mancherà piangere,
muovere la matita sul foglio,
sentire il venticello in faccia,
la quiete del mare d'inverno,
scrivere.
Se io morissi,
mi mancherete.
Voi,
che ho conosciuto.
Voi,
che avrei voluto conoscere.
Voi,
con i quali mi sono scontrata.
Voi,
con i quali non l'ho fatto.
Voi,
che vi ho visto piangere.
Voi,
che i pianti me li avete solo raccontati.
Mi mancheranno le persone che,
senza accorgersene,
si sono insinuate sotto la mia pelle.
Magari non lo volevano,
forse,
non lo volevo nemmeno io;
ma ora,
pensandoci,
senza queste persone la mia vita non sarebbe stata così...
così brutalmente meravigliosa.
Se io morissi,
vorrei che sappiate che vi ho voluto bene,
che ve ne vorrò per sempre.
Se io morissi,
vorrei che sappiate che ho amato.
Ho amato le piccole cose che acadono in silenzio,
che cadono.
Ho amato i vostri piccoli gradi gesti.
Ho amato ognuno di voi in modo diverso e,
probabilmente,
non me ne sono nemmeno resa conto.
Se io morissi,
vorrei che mi perdoniate.
Non perché sono morta,
ma perché,
ora,
in questo momento,
vi sto chiedendo scusa.
Scusa per tutto quello che vi ha arrecato dolore,
per tutto quello che dovevo fare,
ma che non ho fatto.
Perché avevate bisogno di me,
e non c'ero.
Perché non vi ho compresi.
Se io morissi,
vi perdono.
Perdono tutti quelli che pensano di avermi fatto un torto,
tutti coloro che si struggono perché non potremo chiarire a voce.
Vi perdono.
Se io morissi,
voglio essere ricordata per quello che ero per voi,
niente di meno,
niente di più.
Non importa se per voi ero odio,
o amore.
Una stronza,
o una santa.
La verità è che io non mi considero niente di tutto ciò.
Sono grigio,
come tutti.
Per me non esiste nero,
o bianco.
Male,
o bene.
Si collidono insieme,
in ognuno di noi.
So papà che non la pensi così.
Ma anche se avevi ragione,
io morirò credendoci.
Se io morissi;
sarei morta.
Non posso dirvi che ci rivedremo in futuro,
non posso saperlo,
ma lo spero,
e continuerò a sperare.
L'importante è che noi ci siamo stati;
ci siamo incontrati,
sorrisi.
Siamo esistiti nello stesso momento,
insieme,
e ne sarò grata,
in eterno.