Entrare Nel Mondo Di Qualcuno
Oggi, 21-05-2019, Matt.
Il mondo di Rise va a fuoco. Questa non è una particolare metafora per indicare quanto di senta asfissiata, quanto non sappia come salvarsi, quanto si senta intrappolata (non che comunque la metafora non dicesse il vero). No, letteralmente, il modellino in cartapesta della terra fatta da Rise, con tutti i particolari e colorato al millimetro sta letteralmente andando a fuoco davanti agli occhi stupefatti di Matt che no, non ha idea di come possa aver appiccato un incendio senza nmeno avere un accendino in mano.
E allora Matt resta lì, a guardare il fuoco espandersi, senza nemmeno pensare che si, effettivamente potrebbe prendere fuoco anche il tavolo. Non si muove, in preda al panico, diviso tra due diversi istinti di sopravvivenza, uno che gli dice di spegnere il fuoco e scappare, terrorizzato dalle spiacevoli conseguenze a cui si deve fare fronte quanto dai fuoco, anche se accidentalmente, a dei progetti scolastici in un laboratorio di scienze, e l'altro forse peggiore, che gli ricorda che non può solo scappare dopo aver distrutto il lavoro di due settimane di Rise. E così avvicina il progetto della migliore amica a quello di Dave, che è già attaccato a quello di Scott, che è praticamente un insieme di fiammiferi, quindi il resto si fa da solo, ma almeno nessuno potrà dire che Rise stava cercando una scusa, perché si sono salvati si e no, quattro progetti.
Mentre adorabilmente viene scortato dalla presa ferrea del signor Robinson nell'ufficio del preside, pensa che si, il suo primo istinto era corretto.
Ma pensa anche che almeno non sarà Rise a finire nei guai.
Il punto è, realizza mentre viene rilasciato in corridoio con la promessa di una punizione seria, che la sua amicizia con la ragazza di colore poco più bassa di lui era in pratica tutto ciò che aveva di bello.
Lo sa anche mentre -Che cazzo Matt, come hai fatto a incasinarti anche questa volta?- Rise urla, più che chiedere, appena prima di tirargli un pugno nel braccio, che sa di per certo gli lascerà un bell'ematoma violaceo.
E Matt non lo sa, ma è per quello che è quello strano. Perché c'è un attimo di vuoto, di buio, un blackout, in cui Matt vede le sue mani agire come non fossero le sue. Prende le medicine per quello.
-Non hai preso le medicine, razza di coglione.- afferma infatti Rise, mentre guarda la confezione e gli porge una bottiglietta di acqua per fargliela prendere quella dannata pillola, prima che incendi un bosco, o la dannata foresta Amazzonica, o magari un asilo nido senza provare niente di niente fino alla fine del black-out.
Mentre butta giù la compressa bianca, si chiede cosa cazzo passi per la testa di quelle persone che non vogliono provare niente, perdere il controllo e sentirsi "liberi"-nulla fa più male al castano di non provare niente, di non avere il controllo.
Vorrebbe essere come Rise, che viene dallo schifo e non ha niente se non il cervello più brillante del Dannato paese e quella libertà strana che Matt non capisce. Vorrebbe essere come quei ragazzi che hanno tutto e lo sanno, e se ne accontentano.
Una nube di capelli rossi si muove verso di loro-Matt vorrebbe essere coraggioso come Layla, che sorride ancora, che ha ancora paura delle mani che non conosce, che non sa come gestirsi, ma va avanti, e mette i suoi Jeans e una camicetta e un bel paio di sandali, perché sa che non è colpa sua.
-Come cacchio hai fatto a incendiare il laboratorio di scienze senza accendini?- chiede divertita e Rise rotea gli occhi.
-Non ha preso le medicine, ecco come ha fatto.-
-Ma come cavolo–Sono la prima cosa che faccio la mattina, come fai a scordarle?- Layla prende degli antidepressivi, e funzionano a quanto pare, anche se questo mette fuori gioco le possibili sbronze adolescenziali che si sarebbe guadagnata in quanto cheerleader se non fosse successo il fatto, ma in fondo nemmeno Matt può prendersi quelle sbronze, quindi in un modo o nell'altro, è Rise quella ad andarci in mezzo.
La riccia sembra fregarsene, comunque, mentre continua a ripetere a fil di labbra "logico, è logico, non è un buon giorno" e allora Matt e Layla si guardano, perché è quello che fanno quando Rise borbotta, e la circondano incastrando le braccia sulle spalle, e la sollevano a qualche centimetro da terra per farle fare un saltelli, e la ragazza sbuffa e ridacchia.
-Vi conviene aiutarmi a rifare il progetto di scienze, o la vostra unica amica sana di mente verrà rinchiusa in manicomio.-
Anche la rossa ridacchia mentre prende un vassoio iniziando a riempirlo del disgustoso cibo della mensa. -Oh certo capo!- esclama, e Matt sorride, e si rende conto di aver detto una cazzata, la sua amicizia con Rise era tutto ciò che aveva di bello fino all'anno prima. Ora c'era anche Layla.
Anche se sapendo come è entrata nella sua vita, avrebbe preferito per lei che non lo avesse fatto.
Prima, 15-03-2018, Rise.
La definizione di "Gionata di merda" nella vita dell'afroamericana non esisteva. A modo suo, ogni giornata di Merda trovava modo di stroncare la sua voglia di restare educata verso una qualsivoglia divinità pur rimanendo totalmente diversa dalle giornate di merda che aveva avuto fino a quel momento.
Sta camminando e chiacchierando con Matt, e nemmeno su quel dannato skate riesce a superarlo in altezza.
Rise non ha mai una buona giornata. Si alza sempre con sorriso, poi si ricorda che suo padre non è da nessuna parte di preciso, che sua madre è depressa fino al midollo, e che lei campa con gli alimenti pagati dal padre e con i soldi che la madre spilla allo stato fingendo di essere terrorizzata dall'uscire di casa. E Rise è una secchiona, il che vuol dire un gran bel "guadagnati una borsa di studio, sfigata!". E poi c'è Matt, il suo migliore amico da quando ha imparato a dire "ciao" e sono fratelli da così tanto tempo che a volte si sveglia la mattina, e rimane stranita dal non trovare il ragazzo in cucina.
Ad ogni modo i soldi bastano appena, e Rise sa di non potersi permettere nemmeno di rompersi un braccio in quella merda in cui vive.
Se mai riuscirà a diventare una biologa e trovare un lavoro stabile, crede che se lo romperà apposta quel braccio, solo perché può permetterselo.
Naturalmente i soldi non bastano nemmeno per lo skate. Quello glie lo ha portato Matt, e Rise sa che lo ha rubato ai suoi vicini di casa, perché ogni gionata è di merda per Rise, e lui prova in ogni modo per migliorarla, e Rise lo rimprovera, perché non è una persona affettuosa e perché prima o poi lo beccheranno, ma il suo sguardo è grato, e Matt lo sa leggere bene.
Matt è stato più furbo del solito perché nemmeno lui può permettersi uno skate, e allora lo ha nascosto nel cespuglio versο casa, e nessuno ha avuto modo di avere dei dubbi, e Rise sa che tutti i suoi rimproveri fino a quel momento hanno avuto un buon risultato.
Sta giusto per ricatalogare la sua giornata a una buona, quando sente urlare, genere, urlare di dolore. Matt e Rise si guardano, e vivono da abbastanza tempo in quel quartiere da sapere che si, c'è uno stupro in corso. E si conoscono da abbastanza tempo da sapere che no, nessuno dei due scapperà.
E allora si infilano della stradina, e alla vista di un uomo più alto di lei di una trentina di centimetri che stupra una sedicenne, la prima cosa che le viene in mente è farsi saltare in mano lo skateboard non suo con una tallonata e darlo in laterale sulla schiena dell aggressore, una, due tre volte, e poi in faccia di piatto, quando si gira per fronteggiarla.
Quando prova ad avvicinarsi, lei è già pronta, con lo skate di nuovo il laterale, e glie lo sbatte lì, proprio lì, con forza, e Matt può giurare di aver sentito quelle ossa rompersi in modo irreparabile prima di sentire l'uomo gridare di dolore e piegarsi in due. Un altro schiaffo con lo skate e l'uomo, evidentemente sulla cinquantina è steso a terra, svenuto.
Rise si rimangia tutto, è una giornata di merda. Ma non per lei.
Layla
La prima cosa che vede quando l'uomo esce violentemente da lei, è un ragazzo che viene alla sua stessa scuola, ed è piuttosto sicura di averlo in aula di chimica.
Matthew Carlson? Qualcosa del genere.
Ne è terrorizzata. Quando le mani del ragazzo vendono verso di lei, lei ci rivede il cinquantenne. Lo conosce anche quel cinquantenne, cazzo.
Urla spaventata, e lui "calma. Tranquilla. Voglio solo chiuderti i Jeans. Va bene?"
E lei è terrorizzata, spaventata, e rivede le mani del cinquantenne, spalmete sul suo addome mentre glie lì slacciava, quegli stessi jeans, e allora chiude gli occhi prima di annuire, li strizza, spaventata.
Le mani di Matt nemmeno la toccano.
Restano sulla stoffa dei Jeans finché non li ha chiusi e tirato giù la camicetta.
Chiede il permesso di abbottonarla, per darle un aspetto decente, e lei nemmeno ci pensa al suo pudore, al fatto che un ragazzo l'ha vista con le tette di fuori, perché sa che se apre gli occhi rivedrà l'uomo. Ha un taglio nella schiena, se lo è fatto indietreggiando, e sente la camicetta bagnarsi di sangue quando il ragazzo la abbottona, ma le sue mani non la sfiorano nemmeno. È rispettoso. E lei vuole ricordare quel viso, il viso di un ragazzo che non la tratta come un pezzo di carne con due belle tette. Pensa che forse lo rovinerà, ci vedrà quel bastardo.
Invece non lo fa. Vede solo un ragazzo dai capelli spettinati, con le mani alzate per rassicurarla, e che la guarda solo il volto, preoccupato, ed è solo in quel momento che Layla Rivers, capo delle Cheers, scoppia a piangere.
Così quando Matt si siede accanto a lei, la rossa si lascia abbracciare, perché quelle mani non le faranno male, lo sa bene, mentre guardano una ragazza di colore pestarlo con uno skate.
Lei si chiama Rise, crede, ma forse sbaglia, perché devi proprio odiarla, tua figlia, per chiamarla "Sorge".
-pistola...- sussurra. - nel... Nella tasca destra.-
-Rise...- esclama Matt preoccupato, e lei, -ho sentito.- mentre lo perquisisce in cerca dell'arma.
E Layla, mentre Matt chiama delle ambulanze, si sforza di pensare che ricordava il nome di quella ragazza.
Allora, il punto è: i paramedici sono maschi. Matt ha chiaramente detto "la ragazza è stata stuprata" e quei geni hanno mandato paramedici maschi.
Quando provano a sfiorarla per farla alzare, mentre trema terrorizzata tra Rise e Matt, lei urla, perché hanno il volto di lui,lo hanno. Le mani somigliano alle sue, vogliono farle lo stesso male nella sua testa.
-Non toccatela, coglioni!- afferma Rise. -Non ci vuole un genio per capire che non si fiderà dei maschi a breve!- esclama, e quello è l'unico motivo per cui permettono ai due si salire in ambulanza anche se in realtà è contro le regole, perché l'hanno protetta, e non salirà su una macchina con degli uomini senza quei ragazzi.
Rise
Mentre fanno i test per determinare che Rivers è stata stuprata, la ragazza affida con mani tremanti il cellulare a Rise e Matt, gli dà la password e gli chiede di chiamare i genitori, il fidanzato e la migliore amica, e naturalmente i due annuiscono, perché è appena stata stuprata e perché loro sono Rise e Matt.
Così si dividono i numeri di telefono e chiamano la lista.
Rise parla con la madre, che dopo un "Quella ragazza è un caso perso, tante lamentele per niente" che ha fatto venire voglia all'afroamericana di volare fino in Arizona solo per tirarle un ceffone, spiega alla ragazza che non potrà essere lì prima di tre mesi.
Matt parla col padre, invece, che ha la voce preoccupata, ma proprio non può tardare a cena, o la sua nuova moglie ci resterà male. Non verrà nemmeno lui.
Kimberly James riceve la telefonata dal cellulare di Layla, ma è Rise a parlare, e se Matt venisse stuprato lei volerebbe al suo capezzale e non lo mollerebbe mai più, ma lei è a fare shopping e davvero, Layla avrebbe dovuto atteggiarsi meno da troia.
Mike invece riceve una telefonata direttamente dal telefono di Matt, che è tecnicamente il suo tutor in cinese, nonostante la madre del giocatore di football venga letteralmente da Hong Kong, e la reazione del ragazzo è "si è fatta un altro?" e Matt ci prova, ci prova con impegno e dedizione a spiegargli che è una cosa diversa, che lo stupro comporta che lei non volesse, che stava urlando terrorizzata quando l'avevano trocara, ma Mike non vuole sapere nulla di nulla, e manda a fanculo Matt, Rise, Layla, ma non lo stupratore, si dice Matt, e quindi si deve trattenere per non mandarlo a fanculo a sua volta.
Quando hanno esaminato e ricucito Layla, decidono di tenerla la per la notte, e la ragazza è stupita di trovare Matt e Rise al suo capezzale.
Ok, in realtà ci trova solo Rise, Matt è andato a prendere dei caffè e la ragazza sta leggendo un libro sulla biochimica, almeno crede, e ha legato i capelli in una coda alla buona, ma l'elastico è lì lì per cedere.
-Se vuoi ho un elastico spesso in borsa.- dice quindi, e la ragazza fa in piccolo saltello sulla sedia, prima di sorridere.
-Non preoccuparti. Come ti senti?- e Layla è appena stata stuprata e il suo corpo non è più il suo e... Dove cazzo sono i suoi parenti?
-I miei...-
-Tua madre non tornerà prima di qualche mese, tuo padre stava per cenare. Mike e Kim erano...-Rise cerca un modo carino per dirlo.
-Impegnati a rinnegarmi?- suggerisce Layla e sa che quel giorno sarebbe arrivato, ma sperava che non sarebbe arrivato in un momento così.
-se voi volete andare a dormire non é un...- inizia, ma Rise sorride, -non dormiremo comunque, quindi sta a te. Se vuoi che andia... -
Layla scuote la testa, -vi prego restate.-
E loro restano. Layla sa che non è una cosa da tutti.
Layla
Quando la dimettono lei aspetta una settimana per tornare a scuola, e mette su la maglia più larga che ha.
Non vede il volto del suo giardiniere stupratore sulle facce di ogni ragazzo di sesso maschile, se non altro, ma sa che sarà sola. Sarà sola.
Le sue amiche cheerleader stanno con Kim e la chiamano troia, i suoi amici maschi stanno con Mike e la chiamano puttana e lei è sola.
Ma non lo vede ovunque e allora entra.
Sente le persone sussurrare, sussurrare che avrebbe dovuto vestirsi in un altro modo, che se l'è cercata, che le sta bene, che è una troia, ed è quello che è scritto sul suo armadietto. Troia. Prende fiato, poi qualcuno le tocca il sedere. Qualcuno le sfiora la retta sinistra. "sei una troia uh?" le sussurra qualcuno all'orecchio, "andiamo puttanella, ti scoperai anche i professori" Qualcun'altro, "potrei stuprarti anche io, scommetto che ti è piaciuto" qualcun'altro ancora. Una mano sul culo mentre passa, una prova ad infilarsi tra le cosce e all'improvviso tutti hanno la sua voce, "sei la mia troia", "ti scoperesti anche gli orsi, puttana", "ti è piaciuto, vero? ", "sei una bella troietta, perché non gemi, uh?" "Urla troia. Urla" e lei lo fa. Urla, e la folla di persone si allontana da lei, e smette di sussurrare, per guardarla. Qualcuno prova ad avvicinarsi e a tirarla su, ma appena si avvicina lei strilla si nuovo e si rannicchiata per terra contro gli armadietti e piange, cazzo se piange, mentre strilla, e trema ogni volta ch equal uno prova a sfiorarla, anche verso i professori.
E poi vede due mani familiari, una bianca e piena di cicatrici, l'altra delicatamente color caffè latte. Alza di poco lo sguardo e incontra quello di Matt e Rise.
-Lui non è qui, tesoro.-afferma Rise, spostandole i capelli da davanti la faccia. -Va tutto bene. Non è qui.-
-Ora ti tiriamo su, va bene?- chiede lui, e la rossa annuisce, prima che uno a destra e uno a sinistra la tirino su, mentre lei trema ancora, e piange ancora, e si stringe a entrambi, che le fanno a scudo contro la folla.
-Fateci passare, figli di puttana.- sibila fredda Rise, e si spostano tutti, Kim compresa, anche se mentre le passano accanto afferma "la pazza deve stare con i pazzi sfigati, è ovvio", e allora Rise passa alla storia per essere la prima persona che abbia osato fare un dito medio in faccia alla ragazza più popolare del liceo.
E quando, una settimana dopo, Kim, stanca di tutti quelli che pensano di poterla superare, va da Rise per darle una lezione, l'afroamericana passa alla storia per averle rotto il naso con un pugno, e neanche il preside osa darle una punizione.
Perché Kim ha affermato "dovrei sputtanare la tua amica Layla e te, sai?" e non le ha nemmeno dato il tempo di finire il discorso, prima di sganciare un bel gancio destro sul l'nasino alla francese.
Perché Layla ormai fa parte del gruppo. Ne farà parte finché vorrà restare.
Rise
Matt ha scordato le pillole quella mattina.
Matt ha scordato le pillole ed è finito a fare rissa mentre lei era a lezione di storia e allora Layla lo ha aiutato ad alzarsi, gli ha fatto prendere la sua medicina, e lo ha accompagnato in infermeria.
Layla non se ne è andata in sostanza.
La madre di Rise aveva avuto una crisi, e lei si era messa alla guida verso casa del loro medico, che, poco male, li faceva pagare la metà.
Poi Matt aveva avuto la febbre e lei aveva aiutato Rise.
Layla non se ne é andata.
È entrata nelle loro vite, Rise ringrazia il cielo per questo, anche se per essere allegra ha bisogno degli anti depressivi, anche se sono passati sei mesi e per quanto la sua PTSD migliori, ogni tanto ha qualche crisi di troppo e allora loro sono lì.
È entrata nelle loro vite, e quando Kim, ormai declassata da tutti a troia antipatica si avvicina per chiedere scusa e tornare amiche, Layla la perdona, la manda a quel paese, e poi torna a mangiare il suo panino e a chiacchierare con Matt su un particolare episodio di Supernatural che la rossa doveva proprio essersi persa, mentre Rise scoppia a ridere.
Layla è nelle loro vite, Rise è grata. Perché ogni giorno era di merda, ma tra Matt e Layla, era un po' meglio.
Ora, 21-05-2019, Matt
Si incontrano a casa di Rise, come fanno sempre e lui arriva prima di Lay come al solito ma considerando che Lay oggi è dallo psichiatra non è colpa sua.
C'è odore di pioggia nell'aria, e Matt lo ama, è disposto scommettere tutti i soldi che non ha che nel giro di venti minuti scoppierà un bel temporale di quelli che lui ama tanto.
Venendo verso casa di Rise ha incontrato uno di quei pastori che urlano per le strade tutte quelle teorie tipo "il mondo presto finirà" e "il signore vi ama".
Ha sempre voluto farci quattro chiacchiere con quel signore.
Era un gioco che faceva da bambino, ogni volta che ne incontrava uno per strada, pensare cosa gli avrebbe detto.
Avrebbe detto grazie, per la prima volta in vita sua. Grazie.
-Ei bastardi.- entra Layla e si toglie i tacchi a spillo come se fosse stata ad una festa e non da uno psicologo.
È zuppa, e Matt realizza che aveva ragione, e sta diluviando.
Rise gli passa un fazzoletto. -Che dice lo psicologo?-
-Sto migliorando e devo provare ad uscire con qualche ragazzo, ma che per ora non vuole diminuire né ansiolitici né antidepressivi.-
-Ha senso.- commenta Matt perché non ha null'altro da commentare e poi torna ad inzuppare la carta nell'acqua, e va un po' bene così, perché quando va male, e va male quasi ogni volta, allora Rise prende maionese e salsa barbecue dal frigo e prepara quei panini schifosi e incredibilente grassi tutto salsa e patatine precotte, e Layla mette su un episodio casuale di Supernatural, e Matt prende le coperte, e va meglio, nel salotto di Rise, sul divano di una casa vuota.
Perché a volte va bene, a volte va male.
Ma loro sono li, sempre.
Matt direbbe definitivamente grazie.
E Rise, in quel piccolo mondo dettagliato fatto da loro tre preciso al millimetro, ci ha preso una bella A+.
Dopo, 15-07-2027, Rise
Layla si sposa. Lo comunica strillando in modo strampalato, ed Ellen, la moglie di Matt sorride e sgancia venti dollari a Kelly.
A volte Rise ricorda quelle cose che diceva sua mamma, ogni tanto per alcuni l'amore semplicemente finisce. E allora in qualche modo guarda Matt e la bionda sveglia e dolce che ha sposato, e la ama così tanto, e ama così tanto il bambino che porta in grembo, ma sa che se mai l'amore finirà potrà andare a piangere da Layla e lei.
Guarda se stessa, ed è una donna e una biologa ed è felice. Lei che "non mi innamorerò, non mi importano quelle cose" e che si era sposata nel maggio di due anni prima con l'avvenente cardiochirurga Kelly Tuckson e che aveva da un anno a quella parte preso con sé una bambina da un orfanotrofio. La guarda battere le mani e con il suo entusiasmo da bambina di quattro anni-Rise non ha mai pensato di avere istinto materno, poi ha visto Sam e ha sentito che quella sarebbe stata la sua bambina.
Ma sa che se il mondo crollasse, che se l'amore finisse, se le cose andassero a rotoli potrebbe affondare il viso nella spalla di Matt o Layla, e piangere fino a finire le lacrime.
Ma tornando a Layla, Matt esulta.
-Quando?- chiede.
-L'anno prossimo. Voglio dare ad El il tempo di tornare una super-modella post-gravidanza- esclama con un sorriso.
-E tu mi fai da testimone, non mi interessa se la sposa può avere damigelle. Ci stai?- E Matt sorride, perché -A costo di ficcarmi in un vestitino tutto balze e strass.- risponde.
Rise dal canto suo lo sa già.
Il mondo di Rise è stupendo, e pensa che si faccia così, entrare nella vita di qualcuno e restarci per sempre, intende.
E le cose vanno bene e poi male, e lei è sicura che Matt e Layla saranno lì, come ci sono state prima, durante e dopo.
Così aspetta che Ryan parcheggi la macchina ed entri in casa e poi riempie i bicchieri e brindano a Layla e Ryan.
Perché no, non permetterà mai che Layla o Matt vengano feriti, ma non sono suoi. E lei è felice che loro abbiano qualcun altro su cui contare, come lei ha Kelly e Sam.
È felice che quelle persone facciano parte della sua famiglia-Lo ama. Ama che presto avrà dei nipotini che la chiamino zia come Sam chiama Layla "zia Lee" e Matt "Zio".
È felice che Layla avrà una sicurezza nella sua vita, qualcuno che non avrà il bisogno di stuprarla per provare sollievo.
È felice che in un luglio lontano una bambina chiamerà Matt "papà" per la prima volta.
Il mondo di Rise non va a fuoco.
È una cosa stupenda.
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