capitolo 4
-Clove,Clove - sento una voce che michiama e una voce che mi scossa. Era Blaite.
-sono io Clove, sei al sicuro -
-cosa?-
-Non lo so cosa ti é successo ma stavo andando in palestra, poi ti ho visto accasciata a terra. Sei svenuta-
Delle immagini si insediarono nella mia mente : Camill, Cato, un pugno in faccia, uno sputo in faccia e poi nero .
-Camill, io non poss... Cato - balbettai
-Clove parlami cosa ti ricordi . Come sei svenuta? -
-Bl...Blaite Camill non vuole...non vuole che io... che io stia vicino a Cato... perché se no mi farà male...e poi mi ha colpito e io non ho visto più niente...ho sentito solo Camill che mi sputava in faccia...poi nero- balbettai con molta difficoltà.
Mi sentivo pulsare la testa in un modo incredibile.
Poi mi ricordo . Mia madre. Lo sparo. E crollo in un pianto pieno di singhozzi.
-okay ora Clove tu vai in infermeria e ti curi - disse stringendomi in un abbraccio spacca costole ma era quello cbe mi serviva, essere confortata .
-no Blaite... io vengo con te in palestra -
- no Clove,ti accompagno. Vieni-
Blaite mi porta in infermeria. Li mi medicano e mi fanno riposare.
Il giorno dopo il male si é attenuato ma comunque é rimasto un livido enorme in faccia. Mi avvio in mensa e tutti mi fissano. Mi sento male. Mi siedo vicino a Blaite e lei mi abbraccia forte. Anche Cato mi fissa . Io gli faccio un segno per dirgli dopo. Lui mi fa si con la testa . Ora Camill avrà la via libera . Ma io non ci avrei provato comunque sono troppo piccola per provare sentimenti così forti come l'amore. Comunque Cato me lo terrò stretto come amico .
Appena prima di entrare in palestra aspetto Cato per spiegargli cosa è successo .
-Clove cosa ti ...-
-Camill credeva che io ci avessi provato con te ... Mi ha detto che ci proverà con te ... Ma io ti vedo solo come amico . Ovviamente-
-si Clove anche io ti vedo come un'amica -
-okay dillo alla troietta - lui ride .
-si non ti preoccupare ...ma gli e la dobbiamo far pagare . E io so come -
-okay ...fai ...ora vado ad allenarmi-con questo mi dirigo alla postazione dei coltelli . Tiro ,tiro , tiro . Mi sento troppo bene a contatto con quell'arma . Mi sento protetta. Arriva il pranzo ma non ho fame quindi resto ad allenarmi .
Salgo sulla rete poi scendo dalla fune . Mi alleno con la spada . Con l'arco .
Arriva presto la sera . Ceno poi vado in camera . Appena arriva Cato gli vado incontro.
-allora come gli e la farai pagare?-
-le ho detto che se mi vuole su deve offrire alla mietitura di domani - domani la mietitura. Me ne ero completamente dimenticata . Ma tanto io non posso essere estratta . Ho solo 11 anni .
-ma ha solo 13 anni -
-vuol dire che morirà- un sorrisetto sadico mi spunta . Nessuno mi pesta i piedi senza pagarla cara .
-e se dovesse vincere?-
-se dovesse vincere sarebbe così piena di ragazzi che non mi vorrà più - fa spallucce . E io rido . Nessuno mi fa qualcosa senza pagarne il prezzo.
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