9
"Sai che è la scelta giusta Harry"
"Io posso anche saperlo Hermione ma questo non renderà più semplice dirlo a lui"
"Beh, LUI non ha molta scelta ed ha poco da fare lo schizzinoso. Stiamo parlando della sua sicurezza e della salute di suo figlio "
"Credo che preferirebbe farsi mangiare da FieroBecco piuttosto che venire a cena alla tana"
"Ed io credo che non hai capito l'ultima parte! Oh andiamo Harry! Sai che è la scelta giusta!!!"
Il labbro inferiore venne pizzicato sotto i denti di Harry, le iridi verdi che cercano la figura di Draco in mezzo alla gente accorsa per il funerale di sua moglie, per poi posarsi anche sulla figura del piccolo Scorpius che se ne sta in disparte al suo fianco
"Harry... Rose ha più o meno la sua età ed Hugo è appena nato. Non può che fargli bene stare a contatto con bambini come lui che riescano a distrarlo ed a cancellare per qualche ora il dolore che sicuramente prova. Domani tornerete a Grimmauld Place e tornerete a deprimervi come sempre ma, per stasera, lascia fare a me ok?"
Un timido cenno di consenso provenne dal corvino ,gli occhi ancora fissi sulle spalle incurvate del piccolo , che sembrava portare su di sé già un peso enorme, per poi acconsentire con più forza ma sbuffare nel farlo
"E sia Hermione. Ma sarai tu a dirglielo!!!"
°^°
La tana non era cambiata più di tanto negli anni...
C'era ancora quell'incredibile casino che però sapeva di casa, con le pentole accatastate nel lavandino e la scopa che girava per inerzia spazzando della polvere invisibile, ma c'era anche la presenza di Hermione che aveva invaso i pochi spazi liberi rimasti riempiendoli di pile e pile di libri e di manuali per i diversi comitati che aveva creato.
I colori alle pareti erano diventati più caldi e dai toni del pastello, i colori preferiti dalla piccola Rose, ed anche qualche mobilio era stato variato e modernizzato includendo il mondo babbano a quello "magico" dei proprietari.
Ma la cosa che veramente stonava in quell'accozzaglia che Harry tanto amava era di sicuro la figura che se ne stava immobile, vicino al grosso camino, con gli occhi argentei fissi sulla metropolvere e con le sopracciglia alzate in un'espressione schifata.
Harry lo osservò per qualche minuto a distanza, la voce di Hermione a risuonare nelle sue orecchie mentre la castana faceva vedere la casa al piccolo Scorpius, prima di avvicinarsi a lui e cercare di intavolare una conversazione
"Sei consapevole del fatto che non puoi usarla si? Ogni via di comunicazione con l'esterno è stata bloccata per oggi e non ci si può smaterializzare, trasportare e né trasmutare finché si resta nei confini della tana. Nemmeno dall'esterno possono in nessun modo entrare e...."
"Dì un po' Potter... Pensi che io sia stupido?"
Gli occhi di Draco tornarono su di Harry, le sopracciglia aggrottatte in un'espressione di biasimo e di schifo, prima di passare un dito sulla metropolvere e sfregarla tra pollice ed indice
"Non avrei accettato se la mezzosangue non mi avesse mostrato tutte le misure di sicurezza adottate. E soprattutto, se te ne fossi dimenticato, mio figlio è qui con me e mai lo lascerei con questa..mmmh... marmaglia"
I pugni di Harry si strinsero, il tono mellifluo della serpe che sembrava strisciare dentro il suo cervello per il puro scopo di far incazzare ogni sua cellula, per poi fare un altro passo avanti e digrignare anche i denti
"Vorrei davvero che ti rivolgessi ai miei amici con parole meno offensive Malfoy. Sono loro che ti stanno proteggendo e sono sempre loro che stanno mettendo a rischio la loro sicurezza per pararti il culo. Quindi vedi di abbassare la cresta da purosangue se no..."
"Se no?"
Il viso di Draco arrivò ad un soffio da quello di Harry, la schiena leggermente inclinata a causa della differenza di altezza, e l'albino sorrise mentre avvicinava la bocca al suo orecchio e vi sospirava dentro
"Se no che fai Potter? Vuoi punirmi?"
Il cuore di Harry perse un colpo, un intenso calore che invase ogni parte del suo viso arrossandolo e rendendolo di una calda tonalità ciliegia, e Draco ridacchiò prima di distanziarsi da lui e togliersi il lungo mantello da viaggio che ancora indossava
"Te l'ho già detto sfregiato... Non sono stupido e so , esattamente, dove colpire. E lascia che te lo dica...le tue difese fanno veramente pena."
Harry rimase immobile quando Draco si allontanò da lui, Ron a chiamarlo con l'espressione contrariata ma con una tazza di caffè bollente in mano, per poi portarsi una mano sul torace ed osservare quella schiena regale allontanarsi da lui
Chiedendosi ancora una volta cosa diamine gli stesse succedendo e perché, ogni volta, non riusciva mai ad allontanarsi da lui
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro