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"Tutto questo è ridicolo!!!"

Harry uscì di tutta fretta dalla tana ritrovandosi in pochi secondi a respirare l'aria pulita dello spiazzo frontale alla casa, pieno adesso di cespugli in cui crescevano diverse varietà di rose, per poi dirigersi verso il vecchio capanno degli attrezzi di Artur e far saltare il lucchetto con un singolo movimento della sua bacchetta

Cosa cazzo gli stava succedendo?

Lui era il mago più potente del mondo magico per la miseria!

Aveva combattuto contro un Basilisco, si era scontrato contro un intero esercito di dissennatori per poi, a malapena adolescente, aver sconfitto un'intera orda di Mangiamorte e Voldemort stesso!!!

Non si sarebbe fatto prendere per il culo da Malfoy!!! Non di nuovo!

Diversi oggetti ricoperti di polvere e detriti vennero scaraventati al suolo con il solo utilizzo delle mani, in modo che sentisse la rabbia puramente umana trovare uno sfogo adeguato, per poi lanciare un incantesimo di Mufflato e riafferrare la bacchetta in mano e puntandola successivamente contro un vecchio manichino che faceva parte della collezione del capo famiglia Westley.

Gli occhi verdi del Grifone si assottigliarono in preda alla furia più letale ed il polso si mosse solo di un misero millimetro prima che il SectumSempra venisse scagliato e che sulla superficie di legno apparissero decine e decine di squarci.

Harry continuò a lanciare l'incantesimo più e più volte, con sempre più rabbia e con il cervello azzerato ad ogni tipologia di raziocinio, per poi puntare la bacchetta diritto in testa al manichino e inspirare a fondo

"BOMBARDA!!!"

La testa dell ignaro pupazzo saltò via scheggiata in mille pezzi, la mano del corvino che si mosse a malapena in tempo per crearsi uno scudo per se stesso, ed Harry urlò ancora una volta continuando a bombardare le braccia e le gambe fino a puntare la bacchetta sul torace, dove ci sarebbe stato il cuore, e stringerla tra le dita trattenendosi a stento dal pronunciare una maledizione senza perdono... La peggiore...

Per poi guardare lo scempio intorno a sé e lasciare cadere la bacchetta a terra mentre le sue ginocchia la seguivano nello sbattere al suolo.

Facendolo ritrovare ansimante, e con gli occhi sbarrati, a fissare il pavimento chiedendosi ancora una volta cosa diamine gli stesse succedendo.

°^°

"Malfoy...gradisci un po' di burrobirra?"

Hermione arrivò dall'algido Serpeverde tenendo una bottiglia in mano e sorreggendo nell'altra due bicchieri dal manico lungo.

Alla ragazza non era di certo sfuggito il crescente nervosismo che sembrava aver avvolto Harry da quando quella storia di omicidi era iniziata ma quando li aveva visti discutere, la voce talmente tanto bassa che però non era riuscita a capire nemmeno una parola, aveva intuito che qualcosa di grosso pesava ancora tra quei due e che di certo non era la solita litigata per una partita a Quidditch come quelle che avvenivano a scuola.

La castana scosse i lunghi capelli mossi sospirando, quando Draco non la degnò nemmeno di uno sguardo, per poi appoggiare i bicchieri su un tavolino e sforzarsi di sorridere affiancandosi al biondo

"Sai... Scorpius si sta davvero divertendo in compagnia di Rose ed anche Hugo, nonostante sia così piccolo, sembra gradire particolarmente la presenza di tuo figlio. Forse perché sono entrambi maschietti e..."

"Potresti smetterla per favore?"

Il viso di Draco si girò verso la Grifondoro con un'espressione imperscrutabile stampata addosso, le iridi argentee che sembravano delle lame acuminate piantate nei suoi occhi, per poi piegare le labbra in un gesto di disgusto e sistemarsi i guanti bianchi sulle mani

"Come ho già detto al tuo caro prescelto non sono stupido. Potete tranquillamente evitare tutta la parte della finta redenzione e della finta amicizia. Non ho sofferto la vostra indifferenza a scuola e di certo non la soffrirò adesso. Non tutti vogliono essere vostri amici Granger..."

Anche le labbra di Hermione si piegarono, ma in questo caso in un'espressione di sfida e quasi di divertimento, mentre si spostava le lunghe ciocche dietro l'orecchio e scrollava le spalle con indifferenza

"Ma davvero Malfoy? Allora Patsy dev'essersi sbagliata quando mi ha raccontato di come hai distrutto il dormitorio Serpeverde la prima sera del primo anno "

La mascella dell'albino si serrò, muscoli che scattarono sotto la mandibola mettendo in evidenza la grossa vena che gli si era gonfiata sul collo, mentre Hermione si versava con tutta calma un bicchiere stra colmo di birra e si sedeva comodamente sul divano

"O magari mi sono sbagliata io quella sera che, passando davanti ai bagni dei prefetti, ti ho sentito parlare con Zabini della tua...uhmmmm... ossessione? per il prescelto..."

Le mani pallide ed affusolate del maggiore si strinsero ancora di più, milioni di parole velenose pronte ad esplodere alla prima occasione di silenzio della castana, ma Hermione puntò i suoi occhi nocciola su di lui e stirò le labbra in un sorriso ancora più grande

"O magari, e dico magari, mi sono sbagliata anche poco fa? Io l'ho visto Draco... Io ho visto il modo in cui lo guardi e se c'è qualcuno che deve stare attento a fingere fidati...quello sei solo tu "

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