Capitolo 25
Entrai in stanza e il mio sguardo cadde su qualcosa sul mio letto.Avevo dormito sul divano la sera prima,troppo stanca per andare a letto.
Era una busta.La presi.
La aprii e la rovesciai.Ne fuoriuscirono un bracciale e un foglio piegato.
Presi il bracciale : era d'argento con un'incisione in latino che non seppi tradurre.Lo allacciai al polso quasi d'istinto e presi il foglio.Lo spiegai e lessi : Rose,
per quanto ovvio,credo sia d'obbligo dirti che sono io che sto scrivendo questa lettera : Scorpius.
Non c'è un motivo particolare,forse volevo solo dirti ciao.
Spero che sarai felice senza di me,come desideravi.
No,non ci riesco.Vorrei smettere di scrivere,firmare e chiudere,ma non posso.La veritá è che dirti ciao non mi basta.Ciò che aveva detto Albus era vero e io sono stato un codardo per non avertelo detto.So che probabilmente questa lettera ti starà annoiando,so che avrai già buttato da qualche parte il bracciale,ma ti adoro per questo : sei unica,incredibilmente sorprendente,sei Rose ed è tutto ciò che c'è da dire.Ho solo una richiesta.So che non posso chiederti di essermi amica,ma magari potresti provare ad odiarmi di meno.
Lo so,dirai che sono patetico.Mi dispiace per averti annoiato,ma guarda il lato positivo : è l'ultima volta,dalla prossima settimana si torna ad Hogwarts ed ognuno per la propria strada.
Addio,Rose.
Scorpius Malfoy.
-Cazzo-scesi le scale alla velocità della luce-cazzo,cazzo,cazzo-
Troppo tardi.La macchina era sparita.
Diedi un calcio a un sasso e l'unica cosa che ottenni fu un dolore allucinante all'alluce.
-Insomma,ci sará un motivo se sono nella squadra di Quidditch-dissi più a me stessa che altro mentre adocchiavo la scopa posata al lato della porta.
Un attimo dopo stavo sfrecciando in quella che speravo fosse la direzione giusta.
Poco dopo,un SUV nero apparve sotto di me che cercai di accostarmi ai vetri oscurati.
L'auto frenò e ne scese l'autista seguito da Draco.Entrarono in un bar.
Atterrai praticamente al volo e cercai disperatamente di aprire la portiera.
Stavo giusto prendendo la bacchetta quando venne aperta dall'interno e riuscii ad arrampicarmi scompostamente sul sedile di pelle.
-Rose-sembrava sorpreso.Aveva gli occhi spalancati dietro gli occhiali,come se l'ultima cosa che si sarebbe aspettato fosse vedermi lí.
-Scorpius-boccheggiai-mi dispiace,mi dispiace tanto.Sul serio.-
-Di cosa,di preciso?-
-Non lo so.Di tutto.Non volevo che te ne andassi.Mi dispiace-continuavo a parlare senza neanche più ascoltarmi-ho fatto casini,mi spiace-
Non sapevo più cosa dire quindi,senza neanche riprendere fiato,lo baciai.
Le sue labbra rimasero inerti.
Feci per staccarmi ma le sue mani si allacciato indietro il mio collo spingendomi contro di lui e facendo incontrare le nostre labbra.
Il bacio fu delicato,ma fu seguito da uno molto piú passionale.
Continuai a baciarlo finché non capii che se non avessi ripreso fiato sarei morta.
-Rose-sussurró lui.Non gli diedi il tempo,lo stavo già baciando di nuovo.Era una droga,non potevo smettere.
Poi fu il panico.
Lo sentimmo insieme : rumore di passi.
-Stanno tornando-sbuffai togliendomi da sopra le sue gambe(ero seduta a cavalcioni su di lui)e riabbotonandogli il bottone della camicia che avevo appena sbottonato.
-Resta-supplicò lui.
Lo baciai di nuovo,al diavolo Draco.
Magari non era neanche lui quello che camminava fuori dall'auto.
Lo afferrai per la camicia strattonandolo verso di me ma mi sbilanciai e finimmo sdraiati sul sedile,lui sopra di me.
Mi baciò con foga mentre mi accarezzava il seno da sotto la maglia che indossavo.
Mugolai contro le sue labbra quando mi strinse il seno e sentii la sua erezione premere contro il mio interno coscia.
In una sorta di trance,gli sbottonai pantaloni mentre sentivo,come da un altro mondo,le sue mani vagare sulle mie cosce nude fino a raggiungere la mia intimitá che sfiorò da sopra gli slip.
Lasciai andare l'elastico dei suoi boxer quando mi resi conto che aveva scostato gli slip.
-Sei bagnata-osservò.Non lo fece con malizia ma quasi con stupore,tanto che scoppiai a ridere.La risata si trasformò presto in un gemito quando prese a tracciare dei cerchi con il dito fino ad entrare.Gemetti più forte mentre muoveva il dito dentro di me e mi aggrappai alle sue spalle,mordendomi un labbro per non urlare.
Da quando quel ragazzo sapeva fare cose del genere?
Gli sfilai i boxer ma proprio in quel momento udimmo chiaramente la voce di Draco.
-Sta volta devo andare sul serio-dissi,cercando di ricompormi.
Lui arrossí violentemente e si allontanò,rivestendosi.
Aprii la portiera dalla parte opposta e sgattaiolai verso la mia scopa.
Era ora di tornare a casa e, sta volta,non ci sarebbe stato nessun microbo platinato ad aspettarmi.
Fine.
Ebbene,siamo giunti alla fine.Tuttavia,la mia idea era quella di un sequel.Dunque,se l'idea vi piace,fatemelo sapere nei commenti.
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