Nonostante i miei tentativi di negarlo a me stessa, ero rimasta piuttosto elettrizzata dalle parole di Scorpius.
Per un po' la mia mente si era persa ripensando a quelle parole e così non mi ero resa conto che stavo andando a sbattere dritta dritta contro una ragazza.

<<Ouch!>>

<<Scusa>>borbottai, facendo per passare oltre.

<<Rose!>> Mi richiamò lei, affrettandosi per venirmi dietro.
Mi voltai a guardarla assottigliando gli occhi.

<<Janette?>>
Lei annuí, evidentemente felice che mi ricordassi il suo nome.

<<Sembri preoccupata>>osservò.
Scrollai le spalle.

<<Stavo solo riflettendo.>>

<<Su cosa?>> Non sembrava volesse ficcare il naso, anzi, sembrava un po' preoccupata.
Il problema è che io non ero in vena di parlare, ne tanto meno di essere gentile.

<<Affari miei>>mi limitai a dire.

<<Oh, certo, mi dispiace>>chinò la testa come se fosse sul serio dispiaciuta e non potei fare a meno di sentirmi in colpa.

<<Scusa>>borbottai. <<Non volevo essere scortese.>>

<<Tranquilla. Ci si vede in giro.>>
Annuii e la salutai con la mano mentre si allontanava veloce su per le scale. Quella ragazza aveva qualcosa di strano.
Entrai nella Sala Grande mentre quasi tutti ne stavano uscendo e mi stravaccaii sulla panca.
Prima che potessi impedirlo, il mio sguardo vagò verso il tavolo di Serpeverde alla ricerca di una certa chioma bionda.
Individuaii Al ma il posto accanto al suo era vuoto. Prevedibile.
Mi riempii il piatto di patate ancora miracolosamente calde e cercai di concentrarmi solo sul cibo. Quella era una cosa che mi veniva piuttosto bene.
Quando fui così piena da riuscire a malapena ad alzarmi, decisi che era tempo di parlare con Scorpius.
E poi cambiai idea.

<<Baby Rossa>>mi sentii chiamare dall'altro capo del tavolo.
Come era possibile che non avessi notato James? Non era certo una persona che passa inosservata.
Lo raggiunsi in fretta, scivolando lungo la panca vuota.

<<Che succede?>>
Non che in lui ci fosse qualcosa di strano, semplicemente riuscivo a capire che qualcosa non andava. Voglio dire, non so bene come accadesse ma in qualche modo riuscivo sempre a capire come si sentisse. E di solito non è che fossi una persona molto empatica, quindi è tutto dire. A volte pensavo che i miei e gli zii avessero fatto confusione con i figli e che James fosse mio fratello e Hugo il fratello di Lily. Sarebbe stato tutto molto, molto più chiaro.

<<Nulla.>>
James scrollò le spalle sorridendo e si passò una mano tra i capelli.
Da quando zio Harry gli aveva raccontato che suo padre era solito farlo, aveva iniziato a farlo di continuo anche lui. Suppongo che ormai gli venisse naturale.
Seguii il suo sguardo puntato verso il tavolo di Serpeverde.
Come avevo fatto a non notare Lola?
Stava ridendo insieme a un Serpeverde di cui non ricordavo il nome...Forse Scott Barnie?
James assottigliò gli occhi e strinse le labbra.

<<Ti piace Lola?>>
domandai incredula.

<<Certo, Baby Rossa, come no>>replicò prontamente lui. <<Ti pare?!>>

Scrollai le spalle prendendo un bocconcino di pollo dal suo piatto.

<<Sei strano>>lo informai prima di mettermi in bocca il pollo.

<<Cos'è, Albus ti ha ingaggiato? Sei una nuova consulente di coppia?>>

Scrollai di nuovo le spalle e presi dell'altro pollo.

<<Hey, quello è il mio pollo, Rossa>>mi fece notare James, tentando di allontanare il piatto.

<<Era>>lo corressi, arraffando l'ultimo pezzo e correndo via.
Per poco non andai a sbattere di nuovo. Avrei dovuto iniziare a guardare dove andavo.

<<Rose!>>
Almeno non era Janette, sarebbe stato imbarazzante.

<<Dominique>>la salutai con un cenno del capo e feci per superarla ma lei mi afferrò risoluta per un braccio.

<<È da un po' che non parliamo>>osservò distrattamente.
Quando Dominique assume un'espressione distratta, potete stare certi che ha qualcosa in mente.
Ora, come è risaputo il Cupido della famiglia è Albus ma anche Dom non scherza. E c'era un tempo, prima di ciò che era successo quest'estate, in cui parlare con lei non era poi così male.
Una parte del mio cervello mi stava urlando di tacere ma l'altra, che evidentemente aveva il controllo diretto della bocca, fu più veloce.

<<Hai visto Malfoy?>>
Lei sorrise immediatamente. Avevo centrato l'argomento.

<<Mi hai capita al volo, vedo. Eccome se l'ho visto>>esibí un altro dei suoi sorrisi, questa volta più malizioso. <<È entrato in Sala Comune di fretta e tutto rosso, che avete combinato?>>
Mi guardai rapidamente intorno.
Il corridoio era pressochè deserto ma sapete com'è, Hogwarts sembra avere orecchie da per tutto. E per qualche motivo sembrano tutte chiamarsi o Potter o Weasley.
La mia famiglia non ha davvero idea di cosa sia la privacy.

<<Vieni>>mormorai a Dominique.
Tastai il muro alla ricerca di uno degli ultimi passaggi che mi aveva mostrato Fred. Feci una leggera pressione contro il blocco di pietra e questo scivolò all'indietro mostrando un tunnel che mandava dritti dritti al bagno dei Prefetti.
Ci infilammo lí dentro e accendemmo le bacchette.

<<Allora?>>domandò Dominique, trepidante.
Valutai l'idea per l'ultima volta. Ormai ero lí, che altro potevo fare?
Presi un respiro profondo e le raccontai tutto.
Per tutto il racconto Dominique rimase miracolosamente in silenzio, limitandosi a spalancare gli occhi o attorcigliarsi una ciocca bionda intorno al dito.

<<Ti piace Scorpius, che novità>>mormorò infine. <<Pensavo fosse successo chissà cosa.>>

<<Non dirlo cosí ad alta voce>>sibilai.

<<Hai fatto un casino con Jacques>>continuò lei imperterrita. <<E comunque a lui non piace Wally, questo è ovvio.>>

<<Dominique! Godric, vuoi dirmi cosa devo fare o no?>>

<<Beh, lui ha fatto il primo passo dicendo che voleva baciarti, no?>>

<<Non ha esattamente detto cosí.>>

<<Per  Salazar, Rose, è esattamente ciò che ha detto. Dunque tu dovresti andare da lui e parlarci.>>

<<Bene, ora so esattamente cosa non devo fare.>>

<<Rose Weasley!>>
Non credevo fosse possibile ma in quel momento Dominique assomigliava più che mai a mia madre.
<<Vai a parlarci.>>

<<Se dovesse andare tutto male te ne farò pentire amaramente, Dominique Weasley>>minacciaii prima di scivolare fuori dal nostro nascondiglio.
Mi incamminai velocemente.
Non ero affatto sicura di star sul serio andando da Scorpius. A dire il vero, non avevo idea di dove stessi andando. Mi ritrovai davanti alla biblioteca.
Spinsi la porta, incerta.

<<Ti dico che non sto scherzando!>>
La voce di Wally era inconfondibile.
Sebbene stesse sussurrando, le parole si capivano chiaramente. Mi infilai alla svelta dietro a uno scaffale, pronta a origliare.

<<Ho qui il biglietto, okay?>>
Un'altra voce, che captai come quella di una Serpeverde del terzo anno, rispose : <<mi stai sul serio dicendo che Scorpius Malfoy ti ha mandato un gufo per chiederti di essere la sua ragazza? Sul serio?>>

<<Dannazione, Trish. Sí, sul serio, quante volte devo ripeterlo?>>