Passarono due settimane da quando erano arrivati nell' Istituto, tutto sembrava andare bene, ma una mattina Liam si svegliò completamente cieco, cominciò ad urlare svegliando i compagni, le suore corsero da lui per capire cosa fosse successo e quando provarono a chiederglielo, lui rispose che non vedeva più niente e che era avvolto dal buio, dopo la colazione lo portarono dal dottore che disse che si aveva perso completamente la vista, il piccolo rimase deluso, gli avevano detto che sarebbe guarito, che avrebbe potuto tornare a vedere come gli altri bambini e invece era solo peggiorato; il dottore gli diede un paio di occhiali neri e il bastone, ma lui fece fatica ad accettarli, scappò via piangendo. Quando arrivarono a casa, i bambini lo invitarono a giocare ma lui disse che non aveva voglia, si arrampicò su un albero e rimase li solo, ad un certo punto sentì qualcuno salire e cercò di mandarlo via ma padre George disse:" Hey campione, come mia sei così arrabbiato oggi?" Liam rispose:" perché tutto va storto, voglio la mia vita di prima, voglio essere normale, non così" e padre George gli disse:" vedi Liam, io ti capisco benissimo, sai ho perso la vista quando avevo 12 anni per una malattia, non è stato facile vedere la luce sparire, però non mi sono arreso sono riuscito a realizzare i miei sogni e ora sono qui che parlo con te, è vero non è facile, ma per fortuna abbiamo altri 4 sensi, non fermarti solo sul problema vai oltre, guarda con gli occhi dell'anima e con quelli capirai la bellezza della vita" dopo quelle parole padre George scese e andò via e Liam rimase a pensare, quelle parole gli rimasero nel cuore l'avevano colpito così tanto che riuscì a sorridere di nuovo, scese dall' albero e corse dai suoi amici che furono felicissimi di vederlo, lo abbracciarono e lo invitarono a giocare, finita la pausa andarono a fare la preghiera del pomeriggio poi fecero le docce e andarono a cenare e poi dopo un po' di svago andarono a dormire.