Emelyn, Emelyn, Emelyn.
Perchè corri così in fretta?
La velocità dei tuoi passi fa a gara con quella dei tuoi battiti, e l'attesa dell'arrivo ti distrugge.
Come corri in fretta, Emelyn.
Non ti fermi un solo secondo, un solo granello di tempo andato al vento potrebbe portare tutta la clessidra alla sua fatale caduta. E lo sai com'è fragile il vetro.
Ma.. vedi che si sta facendo buio?
Devi sbrigarti, ragazzina.
Se non lo fai, i lupi sentiranno il tuo odore, annuseranno i brandelli che il tuo bianco vestito ha lasciato nel fango e ti inseguiranno. Sei a conoscenza della loro rapidità selvaggia e incontrollata, ti raggiungono in una manciata di minuti quelle belve e non c'è più scampo, tutto diventerà un vicolo cieco.
Emelyn, ma lo sai com'è brutto?
Vederti così disperata, aggraparti a delle piccolezze che non hanno fatto altro che distruggere ciò che avevi.
Non hai tempo e non lo hai mai avuto. E se è per questo, non hai mai avuto la capacità di stringerlo a te e farne buon uso. Ti scivolava via dalle mani, come quando da piccola cercavi di afferrare l'acqua nel lago vicino a casa. E ostinata ci hai provato ancora ed ancora, fino a quando sei cresciuta e hai capito che l'acqua scorre e che le tue esili pallide mani non erano in grado di fermarla.
E sempre per quel colpa del tuo nemico mortale ma inesorabilmente inevitabile, il tempo, hai scelto la scalinata dell'abbisso.
Sei scesa, e nonostante l'oscurità ti togliesse il fiato e la paura ti facesse tremare le ossa e stringere la pancia, tu scendevi decisa.
"Devo salvarlo." dicevi "Devo salvarlo prima che sia troppo tardi."
Sono passata dal non vederti mai versare una lacrima e ammirarti stringere con pari forza i denti e i pugni a vederti a terra, con le braccia a scudo sulla faccia, a proteggerti dagli sguardi che ti riservavano gli altri.
E un mare intero di lacrime blu scuro ai tuoi piedi, talmente profondo che neanche tu sapevi rimanere a galla.
Eri una bambola di porcellana, che il tempo ha sgretolato.
Un fiore sullo sbocciare, pronto ad offrire la sua corolla profumata alla prima aria di vento. Non ti saresti di certo aspettata un monsone tu, piccola margherita.
Emelyn, sei stanca? Non smettere per favore, corri ancora.

Io li sento gli ululati, e tu? Arrivano.

Questa è una storia particolare che ho voluto scrivere, un piccolo e breve esperimento.
Vorrei infatti, che ognuno di voi lettori anonimi, scrivesse nei commenti il perchè secondo lui Emelyn correva, perchè era così disperata, perchè è caduta in rovina.
Sarei dannatamente curiosa, fatemi questo favore. :3

Tutto l'amore,
Rocky xx