Si avvisa il pubblico che questo capitolo conterrà contenuti osceni e scene di sesso esplicito si sconsiglia la visione a un pubblico più piccolo di me. Inoltre se manu non mi ascolterà potrei sparire tipo... per sempre. Siete invitati al mio funerale. Detto ciò iniziamo!

Era sera, Emanuele e Manuel (che sono diventati maggiorenni) erano a una festa organizzata da alcuni vecchi amici.

-Allora Ema, ho saputo che stai insieme a Manu da un mese ormai, giusto?-

-Esatto Sharon, proprio così-

-Lo sapevo che sarebbe finita così- esclamò la ragazza fangirlando sui due -Quindi... tu e Manu avete già... eh?-

-Oh, no. Tutto a suo tempo, e lui se la prende con calma- le rispose ridacchiando. Neanche a dirlo, il diretto interessato arrivò alle spalle del ragazzo abbracciandolo da dietro -Ehi amore~ come va?-

-Bene, grazie cucciolo, tu come stai?-

-Benissimo, eheh- dalla sua voce si capiva che non era completamente sobrio. Le guance del piccoletto erano leggermente arrossate e faceva un po' fatica a stare in piedi.

-Manu, sei ubriaco?-

-Ma noooo, ho solo bevuto un goccetto- gli rispose ridacchiando

-Quante dita sono queste?- gli chiese mettendogli una mano di fronte al volto

-S-sette-

Il più grande sospirò dicrndo alla ragazza con la quale stava parlando -Scusa, ma è meglio se lo porto a casa. Non vorrei che si facesse male-

-Aww, che tesoro, ti preoccupi per il tuo piccolo~-

-Ci credo, siama fidanzati- ci vediamo in giro, ciao-

E detto ciò aiutò il piccoletto a raggiungere il loro apoartamento lì vicino.

Via torre Vanga, numero 13, terzo piano. Se lo ricordava come il suo nome. Lo aiutò a raggiungere la sua stanza e a sedersi, mettendosi vicino a lui e accarezzandogli la testa

-Come ti senti cucciolo?-

-Se ci sei tu con me io sto benissimo- gli rispose abbracciandolo

-Sicuro di non avere nausea o altro?-

-Certo... posso confessarti una cosa?-

-Dimmi tutto coniglietto-

-Vedi... non sono veramente ubriaco... avevo solo voglia di stare solo insieme a te...-

Il più grande accennò un sorriso alle parole dell'altro, ridacchiando -Devo ammettere che sei veramente bravo a fingere, hai fatto per caso un corso di teatro del quale non mi ricordo?-

-Molto tempo fa, e mi è tornato utile in diverse occasioni-

-Oh, wow, interessante- gli disse facendolo sedere sulle sue ginocchia -Allora, avevi in mente programmi particolari?-

-A dire il vero... si- e detto ciò gli prese il volto con due mani e lo baciò facendolo sdraiare e mettendosi sopra di lui. Il maggiore ricambiò il bacio dell'altro, tenendolo per i fianchi, mentre il minore gli sbottonava la camicia, per poi scendere con i baci fino al collo, dove lasciò un marchio violaceo 

{E già da qui... manuel vorrà uccidermi-}

-Vedo che qualcuno è voglioso questa sera- commentò ridacchiando il più grande osservando il lavoro dell'altro, per poi capovolgere le posizioni

-Nulla in contrario vero?-

-Assolutamente no- rispose Manuel, aspettando che pure l'altro cominciasse

Alla conferma del piccoletto, il maggiore cominciò a replicare i gesti dell'altro, cominciando a baciargli il collo , per poi levargli la maglia e cominciare a scendere lentamente, sentendo i mugolii compiaciuti del fidanzato. Scese al petto fino ad arrivare al basso ventre lasciando una scia di baci e succhiotti, per poi tirarsi su per rimirare il suo lavoro sorridendo

-Vuoi che continui?-

-S-si... ti prego- lo supplicò il ragazzo, mettendosi sui gomiti per guardarlo

-Come desideri~- gli slacciò velocemente la cintura, calandogli i pantaloni e osservando il rigonfiamento nei boxer dell'altro, causato dal suo membro semi-eretto, con il quale cominciò a giocherellare, accarezzandolo e facendo eccitare il minore, che ad un tratto gli disse -V-vai avanti, ti prego-

Il maggiore compiaciuto della richemiesta dell'altro, non esitò a rimuovere quell'ultimo pezzo superfluo di stoffa

-Vedo che il tuo amichetto si è svegliato~- commentò osservando il membro dell'altro, ormai duro come il marmo

-Stai z-zitto e continua- lo zittì

Ridacchiando l'altro riprese la sua opera, inumidendo prima la punta del membro dell'altro con la lingua per poi prenderlo nella sua interezza in bocca, succhiando bramosamente, ascoltato compiaciuto i gemiti del più piccolo

Manuel cercava di trattenere i gemiti mordendosi il labbro, ma non ci riusciva, poichè l'altro ad ogni movimento gli causava un fremito di piacere

Dopo alcuni minuti, il ragazzo lasciò andare un gemito più forte degli altri, venendo nella cavità orale del maggiore

-Ehm... s-scusa... io non...-

Il più grande mandò giù il denso liquido artivatogli in bocca, per poi portarsi all'altezza del suo orecchio sussurrandogli -Non c'è problema piccolo... ma ora tocca a me divertirmi- quindi anche lui si levò velocemente i jeans e i boxer,per poi posizionarsi sopra di lui, divaricandogli le gambe

-Sicuro piccolo? Guarda che poi nonsi torna più indietro-

-E chi vuole tornere in dietro... solo vacci piano, ok?-

Il più grande gli mise due dita di fronte alla bocca, sia per zittirlo che per un altro motivo

-credo tu capisca cosa devi fare-

Il minore intuì e cominciò a succhiare le due dita, per poi sentirle che lo penetravano con delicatezza, prima una e poi entrambe.

Inizialmente faceva male, ma poi il dolore si tramutò in piacere e volle passare al passo successivo

-T-ti prego Ema... t-ti voglio-

-Vedo che non ne puoi più di aspettare~ beh, se proprio mi supplichi...- gli rispose, posizionandosi di fronte al suo orfizio e penetrandolo lentamente, cercando di non fargli male e gemendo nell'intento. Lentamente iniziò a muoversi per poi aumentare gradualmente la velocità sentendo i versi di approvazione dell'altro

-nyaah~ c-continua così amore, è-è fantastico!- gemette tra le spinte dell'altro, inarcando la schiena per il piacere

-Stai. Giù.- gli rispose il maggiore tenendolo fermo con la mano che non era indaffarata sul membro del più piccolo, continuando a mordergli e leccargli il collo

-C-come vuoi... d-daddy~- gli rispose il più piccolo tra un mugolio e un gemito

-Vuoi per caso farmi venire prima cucciolo mio?o sai che ti voglio fare per bene prima~- gli disse cominciando a spingere più forte, facendo quasi urlare il minore, il quale preso di sorpresa gli graffiò la schiena con le unghie, cercando di fare meno rumore possibile, non riuscendo però a fare molto.

Dopo quella che sembrò un ora di spinte e gemiti di entrambi, finalmente i due vennero, il maggiore nel suo cucciolo e il minore all'esterno, sporcamdosi il torso.

Il più grande afferrò un asciugamano lì vicino e ripulì il disastro per poi crollare sfinito sull'altro

-È s-stato...-

-Meraviglioso- completò il minore, capovolgendo la posizione e appoggiandosi al torso dell'altro

-Decisamente- sbiascicò coprendo entrambi con la coperta e stringendolo a se -Buona notte... cucciolo mio-

E FINITA LA TORTURA! SPERO CHE MORIATE TUTTI VOI CHE ME L'AVETE CHIESTA! ORA VADO A BERMI L'ALCOOL DENATURATO PER DIMENTICARE!